(Y. Leonardi)
DAVOS – Il lockout sta mettendo a dura prova i nervi di tutti i fans della NHL e dell’hockey in generale, ma grazie allo stop del campionato nordamericano quest’anno potremo assistere ad un’edizione di lusso della Coppa Spengler. Il leggendario torneo natalizio davosiano, giunto ormai alla 86esima edizione, potrà infatti vantare un’infinità di stelle di caratura mondiale che andranno ad illuminare le giornate che da Santo Stefano ci separano al 31 dicembre.
Dopo il ritorno alla conquista del trofeo culminato con la vittoria sulla Dinamo Riga, i padroni di casa del Davos si presentano anche quest’anno con tutte le carte in regola per poter puntare al colpo grosso. Nonostante in campionato gli uomini di Del Curto giochino a corrente alterna, l’ambiente rilassato del torneo casalingo ha più volte caricato Von Arx e compagni che contro formazioni anche più quotate riescono sempre ad esprimersi al meglio.
Quando poi oltre ai “soliti” Thornton, Sykora, Nash (seppure la sua partecipazione non sia ancora confermata al 100%) e Eriksson i gialloblù possono contare su rinforzi di lusso, ecco che il tutto appare ancora più semplice. Gli innesti della superstar Patrick Kane, dell’incontenibile top scorer di NLA Damien Brunner e del difensore dei Canadiens, Diaz promettono di offrire grande spettacolo ed offrono alla formazione grigionese un potenziale offensivo assolutamente impressionante. Se a questo si aggiunge un tandem di portieri di tutto rispetto formato da Genoni e Berra (in prestito dal Bienne), la “mission impossible” di battere un Team Canada formato NHL sembra più alla portata.
(Twitter)
A proposito della compagine nordamericana, ci sentiamo di poter affermare senza timore di essere smentiti che il roster portato alla Spengler quest’anno sia di qualità molto superiore a molte delle selezioni canadesi che disputano ogni anno il Mondiale. I nomi di Seguin, Spezza, Tavares, Gagner e di “capitan Canada” Ryan Smyth fanno venire i brividi e se a questi aggiungiamo anche la presenza dei bianconeri Bergeron e McLean e dei leventinesi Williams, Noreau e Duchene ecco che le ragioni d’interesse sono davvero molte. Se questo non bastasse a fare della compagine con la foglia d’acero la maggiore indiziata alla vittoria finale, sarà sufficiente nominare altri campioni come Holden, Roche, Dupont e Ritchie, “volti noti” che pur non portandosi dietro il prestigio dei colleghi provenienti da oltre oceano spopolano nel nostro campionato da diverse stagioni.
(Bridgetds)
A completare il gruppo Cattini i tedeschi dell’Adler Mannheim, che pur sembrando un gradino sotto alle altre due contendenti si sono già in passato dimostrati avversari molto rognosi. I teutonici possono contare tra le loro fila diversi nazionali con anni d’esperienza (Goc, Seidenberg, Ullmann) e sono guidati dalla star Jason Pomminvile, capitano dei Buffalo Sabres e da una vecchia conoscenza biancoblù, lo sniper Yanick Lehoux che è attualmente il top scorer dell’intera DEL. Anche il difensore luganese Luca Sbisa proverà a dare una mano ai suoi nuovi compagni di squadra, ma come detto in precedenza sconfiggere le due corazzate nonché squadre immagine del torneo sembra un’impresa davvero proibitiva.
Nel gruppo Torriani la competizione sembra invece un po’ più blanda, con il Friborgo che sulla carta sembra superiore alla concorrenza. In aggiunta ad una truppa di svizzeri di qualità impressionante (Sprunger, Bykov, Dubè, Jeannin) ed ai soliti ottimi stranieri, i burgundi hanno colto l’occasione per mettere sotto contratto le stelle Patric Hörnqvist, Max Talbot ed il difensore Bruno Gervais. In porta si daranno il cambio il giovane talento Conz e il muro ambripiottese Schneider, prestato ai dragoni per il periodo del torneo.
(A. Branca)
La più grossa insidia per i romandi sarà rappresentata dai russi del Salavat Yulaev di UFA, sconfitti nel 2007 in una finale mozzafiato dal Team Canada e tornati in Svizzera in cerca di vendetta. Nonostante una rosa di tutto rispetto la formazione dell’est sta però attraversando un periodo molto negativo e proprio pochi giorni prima del suo debutto in terra elvetica ha silurato l’ormai ex allenatore Vener Safin ed il forte attaccante ceco Tomas Rolinek. La compagine ora guidata da Vladimir Jursinov Junior resta comunque ben sopra la media e campioni come Filatov, Saprykin, Zinovyev e Pihlström dovrebbero renderla una preda indigesta per ogni avversaria.
In teoria squadra materasso del torneo, i cechi del Viktovice si presentano alla Spengler dopo la partecipazione dell’anno passato in cui erano riusciti a vincere un soltanto incontro ma dove avevano messo in mostra tanta grinta ed impegno, meritando dunque una seconda chance. Guidati dal difensore ex NHL e Ginevra Marek Malik e dal migliore portiere della scorsa edizione Roman Malek, la formazione che occupa attualmente la nona posizione nell’Extraliga proverà a scrollarsi di dosso il ruolo di vittima sacrificale che le è stato affibbiato, nonostante i bookmaker siano tutti schierati contro di lei.
(A. Branca)
Qualunque sia l’esito del torneo, una cosa è comunque sicura: sarà uno show senza precedenti. Vedere all’opera così tante star non capita tutti i giorni ed in più la possibilità di giostrare in un torneo “amichevole” dovrebbe rendere giocate spettacolari e hockey champagne all’ordine del giorno.
Chiunque ami questo sport non può che gustarsi questa 6 giorni di hockey da urlo, sarebbe un vero peccato capitale perdersi una Coppa Spengler di questo calibro. In ogni caso noi di HeShootsHeScoores vi offriremo giornalmente sintesi dei match e commenti più generali sul torneo, così da tenervi sempre aggiornati.