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Interviste

Riat: “Crediamo nel nostro sistema e nella capacità di segnare, la pazienza è la chiave”

L’attaccante è andato in gol in tutte le prime quattro partite: “Mi sento bene, è sempre bello aiutare la squadra in questo modo, segnando delle reti, ma alla fine conta solo la vittoria, poco importa chi è il realizzatore”

HERNING – Damien Riat è puntuale come un buon orologio elvetico. Finora l’attaccante del Losanna ha timbrato il cartellino in tutte e quattro le sfide sin qui disputate.

“Mi sento bene, è sempre bello aiutare la squadra in questo modo, segnando delle reti, ma alla fine conta solo la vittoria, poco importa chi è il realizzatore. Sono molto contento di come la squadra sta giocando, questo è quello di cui bisogna tener conto, non certo chi produce i gol”.

Contro la Germania avete impressionato specialmente nel secondo periodo…
“È stata una buona partita, nell’insieme abbiamo giocato bene. Crediamo nel nostro gioco, nel nostro sistema, e riusciamo a segnare quando è necessario. È stata una vittoria dell’intero collettivo”.

Cosa vi siete detti alla prima pausa, dopo un periodo iniziale non certo semplice contro una buona Germania?
“Nulla di speciale. Credevamo in noi, nelle nostre capacità, siamo rimasti pazienti e come già detto con il tempo siamo riusciti a trovare la falla nel sistema difensivo avversario. Lo ribadisco, la pazienza è primordiale in questo contesto”.

Non era però evidente, considerando pure la perdita di Hischier che vi ha costretto a rimescolare i blocchi…
“È la dimostrazione che chiunque entri nel lineup fa il suo lavoro, abbiamo una bella profondità a livello di contingente ed è davvero bello fare parte di questa splendida squadra”.

Hai segnato quattro reti in altrettante partite, Andrighetto contro la Germania lo ha fatto invece in un solo match…
“Conosciamo la capacità di Andrighetto di segnare gol a raffica. Lo fa nel campionato elvetico ed è capace di farlo anche a livello internazionale, come ha dimostrato. È veramente bello, c’è bisogno di gente che tiri il gruppo offensivamente in questa maniera”.

A poco dalla fine si è incassata l’unica rete. Tu sei uno che si arrabbia in queste circostanze, oppure alla fine quel che conta è la vittoria?
“Si è felici di vincere, ma avrei voluto che Genoni potesse ottenere uno shutout ovviamente. Leo ha fatto una grande partita, purtroppo siamo incappati in una penalità un po’ stupida che ha permesso alla Germania di segnare. In questo caso non ha avuto influenza, ma magari in futuro una penalità del genere ti può costare tanto. Quindi bisogna fare tesoro di quanto accaduto”.

Ora ci sono tre partite sulla carta “facili”. Paradossalmente possono rivelarsi più difficili e pericolose rispetto a quelle contro le grandi?
“Io credo che a questo livello non ci siano squadre materasso. Al Mondiale se ti presenti a un match e non sei pronto, perdi contro qualunque avversario. Dobbiamo quindi mantenere lo spirito battagliero, la concentrazione, mettere sul ghiaccio il nostro gioco al fine di continuare a vincere”.

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