
HERNING – L’attaccante Sven Andrighetto è stato il mattatore del pomeriggio, con il suo poker contro la Germania che ha permesso alla Svizzera di centrare una convincente vittoria.
“È speciale segnare quattro gol, è da tanto tempo che non mi capitava, devo semplicemente ringraziare i miei compagni. La nostra linea ha creato tanto e stavolta mi è andata bene, il disco è entrato con regolarità. Malgin è geniale, giochiamo assieme da tempo e Timo Meier è uno dei powerforward più forti del mondo. Alla fine non è importante chi segna, oggi è successo a me, domani sarà un altro, quello che conta è vincere”.
Ti ricordi quando hai segnato l’ultima volta quattro reti?
“Credo a Rouen, in un torneo giovanile, tanto tempo fa, ormai non sono più così giovane (Andrighetto ride ndr)”.
All’inizio la seconda rete era stata assegnata a Meier…
“Timo mi ha detto subito che non aveva toccato il disco. Io ero convinto avesse deviato il puck e il mio era un passaggio destinato a lui, non volevo certo tirare in porta”.
La perdita di Hischier sul finire del primo tempo è qualcosa che vi ha dato ancora più carica?
“Credo di sì. Sono fiero della squadra. Non puoi sostituire evidentemente Nico individualmente, puoi solo cercare di colmare la sua assenza con il collettivo e ci siamo riusciti relativamente bene. Siamo dunque stati ricompensati”.
Alla fine ne è uscita una vittoria roboante, ma all’inizio non sembrava essere il caso…
“Abbiamo iniziato bene, poi siamo calati un po’. Genoni è stato un muro e ci ha permesso di restare in partita. Nel secondo tempo abbiamo giocato in maniera più verticale e con più pressione, riuscendo così a segnare. Nell’ultimo periodo abbiamo sfoderato una prova matura, siamo stati furbi, giocando semplice”.


