DAVOS – La Coppa Spengler è entrata nel vivo giovedì sera con la sfida che ogni anno tutti attendono, quel Davos-Team Canada che non manca mai di intrattenere, e che nell’occasione ha visto la selezione allenata da Gerard Gallant imporsi in maniera meritata per 6-2 su una compagine grigionese un po’ troppo imprecisa e distratta.
La sfida ha infatti intercalato momenti di buona intensità – con anche una certa componente fisica – ad altri decisamente più “allegri” e con ampi spazi, anche favoriti da errori che i canadesi sono stati più bravi a sfruttare.
La prima sbavatura della partita l’ha però commessa l’esperto Sam Gagner, che nelle prime battute ha permesso al Davos di sbloccare il risultato con Palve, ma nel giro di qualche minuto i canadesi hanno ribaltato la situazione. Hazen ha fulminato Aeschlimann in shorthand su un contropiede nato da un brutto passaggio di Palve che Andersson non ha potuto controllare, mentre qualche minuto dopo il bianconero Daniel Carr ha infilato il raddoppio su rebound.
Una certa superiorità il Team Canada ha continuato a manifestarla anche nel periodo centrale, soprattutto in termini di fisicità ed intensità che ha ben sopperito a degli automatismi ovviamente ancora da costruire. Il Davos è comunque arrivato al pareggio grazie ad un bel tiro al volo di Zadina – il migliore dei suoi, mentre gli altri stranieri sono apparsi un po’ in ombra – ma la tendenza della sfida ha via via trovato concretezza anche nel risultato.
Nei successivi otto minuti i canadesi hanno infatti trovato ben tre reti – doppietta di Hudon, ex Losanna, e rete di Shaw – indirizzando la sfida in maniera ideale. Le cose non sono infatti cambiate nemmeno nel terzo tempo, con un Davos piuttosto inoffensivo e che anzi ha incassato pure una sesta rete in shorthand.
I grigionesi dovranno dunque tornare in pista già venerdì sera, quando affronteranno i tedeschi degli Staubing Tigers.