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National League

L’Ajoie punterà tutto sugli stranieri ed un gioco offensivo per cercare di staccarsi dal fondo

Il mercato ha portato tre forti attaccanti stranieri, ma difficilmente si vedrà un netto balzo avanti. I problemi di profondità ed una difesa limitata potrebbero essere ostacoli insormontabili per riuscire a fare un passo avanti

L’inizio della stagione 2024/25 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


AJOIE

La rosa 2024/25

PORTIERI
Benjamin Conz, Damiano Ciaccio, Kilian Bernasconi, Noah Patenaude

DIFENSORI
Arno Nussbaumer, Bastien Pouilly, Jannik Fischer, Joel Scheidegger, Kevin Fey, Marco Maurer, T.J. Brennan (🇺🇸), Thomas Thiry, Tim Minder, Valentin Pilet

ATTACCANTI
Adam Rundqvist, Emils Veckaktins, Jerry Turkulainen (🇫🇮), Jonathan Hazen (🇨🇦), Julius Nättinen (🇫🇮), Kevin Bozon, Kyen Sopa, Lilian Garessus, Louis Robin, Marco Pedretti, Matteo Romanenghi, Oula Palve (🇫🇮), Philip-Michael Devos (🇨🇦), Reto Schmutz, Thibault Frossard


(PostFinance/KEYSTONE/Peter Klaunzer)

La sfida per l’Ajoie sin dal momento della promozione è stata quella di essere competitivo nella massima lega, ma oggi all’inizio del quarto anno in National League la strada si presenta ancora molto lunga. È però innegabile che con Wohlwend in panchina ci siano stati dei passi nella giusta direzione, anche se i 39 punti ottenuti nella passata stagione avevano rappresentato un passo indietro rispetto a quella precedente.

In termini statistici i giurassiani erano ancora tra le squadre peggiori della lega ma hanno dato filo da torcere agli avversari in maniera più frequente, anche se le loro partite erano spesso un giocare col fuoco. Lo staff ha puntato tutto su un veloce gioco in transizione guidato dagli uomini migliori, ed anche ora che Audette e Timashov sono partiti – erano le due principali “dinamo” della squadra – ci si aspetta di vedere un Ajoie improntato su fiammate offensive e la speranza di limitare i danni in difesa.

Il mercato ha infatti portato a tanti cambiamenti importanti, con un totale di 13 partenze e l’ingaggio di 11 nuovi elementi, tra cui pedine fondamentali come tre nuovi stranieri ed un portiere. Gli equilibri però non sono sostanzialmente cambiati, visto che in termini di rinforzi svizzeri non è arrivato nessun giocatore in grado di dare maggiore profondità alla rosa e distribuire un po’ di più le responsabilità.

L’Ajoie in questo senso sulla carta mostra chiare le sue intenzioni. La decisione di schierare un solo difensore straniero nonostante un reparto svizzero molto limitato – pochi sanno muovere bene il disco ed avere un impatto che va oltre la fase di contenimento ed il gioco fisico – lascia chiaramente intendere lo sbilanciamento offensivo che avrà il gioco di Wohlwend.

Gran parte del budget è infatti stato dedicato a rinforzare un attacco che ha visto l’innesto di tre stranieri importanti, ovvero quelli di finlandesi protagonisti dell’ultima stagione in Liiga: Jerry Turkulainen (MVP), Oula Palve (top scorer) e l’ex biancoblù Julius Nättinen (23 gol). Questi nomi hanno il potenziale per rappresentare i migliori giocatori che l’Ajoie abbia mai potuto allineare dalla promozione ad oggi, e starà a loro e pochi altri – tendenzialmente Hazen, Devos e Brennan – trascinare la squadra in termini offensivi.

Se i giurassiani vorranno fare dei passi avanti nel gioco dovranno però mostrare maggiore solidità anche a livello di sistema, perché le serate dell’Ajoie erano un po’ sempre “hit and miss” e spesso la squadra finiva per bruciarsi.

Il tutto è risultato nel penultimo attacco e difesa della lega, con la più marcata dipendenza dagli stranieri in assoluto (autori del 61% dei gol della squadra) ed il volume di tiri più basso. Il tutto era aggravato dalla penultima percentuale al tiro e dal concedere troppe conclusioni agli avversari (nessuno ha fatto peggio nella copertura dello slot), senza contare degli special teams non all’altezza.


ARRIVI
Benjamin Conz (G, Ambrì Piotta)
Arno Nussbaumer (D, Zugo)
Louis Robin (F, Zugo)
Jerry Turkulainen (F, JYP)
Emils Veckaktins (F, Lugano)
Oula Palve (F, Ilves)
Julius Nättinen (F, HIFK)
Tim Minder (D, Davos)
Marco Pedretti (F, Losanna)
Marco Maurer (D, Berna)
Kilian Bernasconi (G, Arosa)

PARTENZE
Tim Wolf (G, Zugo)
Alain Birbaum (D, ritiro)
Gilian Kohler (F, La Chaux-de-Fonds)
Guillaume Asselin (F, Olten)
Jesse Zgraggen (D, Ambrì Piotta)
Gregory Sciaroni (F, ritiro)
Ueli Huber (F,Basilea)
Steven Macquat (F, La Chaux-de-Fonds)
Daniel Audette (F, Kloten)
Frederik Gauthier (F, Vityaz Moscow Region)
Eric Gelinas (D, ???)
Dmytro Timashov (F, HK Sochi)
Fabio Arnold (F, ???)

STRANIERI
Philip-Michael Devos
(F, 🇨🇦)
T.J. Brennan (D, 🇺🇸)
Jonathan Hazen (F, 🇨🇦)
Jerry Turkulainen (F, 🇫🇮)
Oula Palve (F, 🇫🇮)
Julius Nättinen (F, 🇫🇮)


(Agata Anttonen)

Nel cercare di migliorare una situazione del genere il DS Julien Vauclair si è concentrato sull’unica via percorribile per una realtà come l’Ajoie, ovvero quella di aumentare le bocche da fuoco offensive passando dal mercato straniero. I giurassiani per avere una chance dovranno infatti perlomeno acquisire la capacità di punire con più frequenza gli avversari per i loro errori, e questo passerà dall’avere in squadra un numero maggiore di giocatori con un buon feeling offensivo.

Nel passato campionato l’Ajoie aveva infatti solamente due giocatori nella Top 100 dei marcatori di lega, ovvero Audette al 24esimo posto con 38 punti e Hazen poco più sotto a quota 35. Dietro di loro c’era poi un vero baratro di produttività del top six, oltre ad un grande problema di profondità che porta ad un’assenza quasi totale di secondary scoring.

La formula non sembra poter cambiare nell’immediato, e la fase offensiva sarà giocoforza nuovamente trascinata dagli stranieri a cui si chiederanno tanti minuti e la presenza sul ghiaccio in tutte le situazioni importanti. L’arrivo dei tre finlandesi è intrigante, con Turkulainen che dovrebbe poter raccogliere con successo il testimone lasciato da Timashov, mentre Palve ha in numeri per prendere il posto di Audette.

Un po’ monodimensionale forse il gioco di Nättinen, ma sicuramente può rappresentare un bel terminale offensivo e dare una mano nel migliorare il powerplay, fase di gioco che dovrebbe essere stimolata anche da un Turkulainen che era l’elemento più produttivo della Liiga in superiorità numerica.



In termini di profondità la rosa avrà comunque degli evidenti problemi, ed un aspetto cruciale sarà la capacità di Wohlwend di trovare una terza linea all’altezza perlomeno delle avversarie dirette, verosimilmente con una combinazione che risulterà tra i vari Frossard, Pedretti, Schmutz, Robin oppure Veckaktins.

Senza secondary scoring sarà infatti difficile per l’Ajoie riuscire a staccarsi dal fondo della classifica, e se da un lato quello di Kyen Sopa è un profilo promettente, ci vorrà anche la crescita di qualche giovane per dare ossigeno al lineup. Il club non è però al momento particolarmente attrattivo per i giovani talenti – altre squadre come Ambrì e Langnau sono ad esempio più interessanti – e andrà fatto del lavoro in quel senso, perché potrebbe essere una delle poche vie percorribili per aumentare la qualità della rosa svizzera.

Il reparto che maggiormente lascia preoccupati è ovviamente la difesa, che ha visto l’innesto dei giovani Arno Nussbaumer e Tim Minder, e dell’esperto Marco Maurer. Nel complesso – nonostante la presenza di T.J. Brennan – il gruppo si presenta come il più debole e monodimensionale dell’intera lega, con pochi giocatori abili nel muovere il disco e dei problemi che potrebbero nascere già in fase d’impostazione. Se si vuole fare un confronto con le avversarie dirette, il reparto del Kloten – pur modesto – è di un livello sicuramente più alto.

Un compito importante spetterà dunque agli ex biancoblù Benjamin Conz e Damiano Ciaccio, che formano un tandem discreto e che dovrebbe assicurare un sostegno “di base”, anche se difficilmente vedremo uno dei due rubare una partita ed effettuare molti interventi che vanno oltre l’ordinario. La soluzione trovata per la partenza di Tim Wolf è stata quasi “automatica” visto il ritorno a casa di Conz, mentre per fare passi avanti in futuro le speranze sono riposte nello sviluppo di Noah Patenaude. Il reparto attuale non si profila dunque come un punto debole ma nemmeno uno di forza, e questo se il sistema davanti ai due portieri non saprà essere più solido diventerà verosimilmente un problema.

Complessivamente l’Ajoie non si presenta dunque come una squadra troppo diversa rispetto alle sue passate iterazioni, e le speranze di compiere un vero passo avanti sono da riporre nell’impatto dei nuovi stranieri – ma non ci si deve aspettare un’impennata eccessiva, visto che Audette e Timashov lo scorso anno avevano fatto bene – e nella crescita di qualche giovane.

Lo stile dei giurassiani non dovrebbe comunque variare molto, con un gioco per molti versi rischioso e che si baserà molto sulla velocità in transizione, ma con ben poco equilibrio. In termini di possesso l’Ajoie sembra destinato a soffrire nuovamente gli avversari, e solamente con una miglior percentuale al tiro ed un powerplay più efficace si potrà ottenere qualche punto in più. L’unico obiettivo realistico – ed anche il primo passo verso una crescita – sembra comunque quello di riuscire a staccarsi dall’ultimo posto per la prima volta.


MIGLIOR INNESTO

Jerry Turkulainen: L’Ajoie chiederà ai suoi stranieri un apporto fondamentale, ed il piccolo finlandese sembra avere tutti i numeri per avere successo anche in Svizzera dopo il titolo di MVP della Liiga. Con la sua velocità dovrebbe ben integrarsi nel sistema di gioco della squadra, favorendo delle rapidi transizioni e contribuendo a migliorare il powerplay, un altro dei punti dolenti dei giurassiani.

ADDIO DOLOROSO

Daniel Audette: Il canadese aveva scommesso su sé stesso dopo una difficile stagione a Losanna, ed era riuscito a rilanciare le proprie quotazioni rappresentando un motore fondamentale per i giurassiani. Oltre a 38 punti in 51 partite aveva alimentato il gioco con una grande efficacia nel gestire il disco in uscita dal terzo difensivo ed entrata in quello offensivo, risultando ideale per un sistema di gioco basato su veloci transizioni. A Palve il compito di sostituirlo a dovere.

FATTORE X

L’impatto degli stranieri: Sottolinearlo è una banalità, ma senza la forza trascinante dei propri giocatori d’importazione l’Ajoie ha ben poche frecce al suo arco. La rosa svizzera non è sufficientemente attrezzata per garantire un buon possesso ed un impatto offensivo, dunque starà ai tre nuovi finlandesi ed i nordamericani sostenere il resto del gruppo. Solo così la squadra potrà essere competitiva, ed anche preparare il terreno per lo sviluppo di qualche elemento interessante.


La classifica di HSHS

1. ZSC LIONS
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14. AJOIE

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