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Interviste

Andrighetto: “In finale sarà vincere o morire, si gioca a hockey per poter vivere queste partite”

L’attaccante degli ZSC Lions ha infilato il rigore decisivo: “Avevo già tirato un rigore nella finale del 2018, in questi momenti cerco di restare calmo e fiducioso. E poi per il resto c’era grande fiducia in Genoni, è stato incredibile”

PRAGA – Sven Andrighetto trasformando il suo rigore è stato decisivo. L’ala rossocrociata a fine gara con la consueta lucidità e simpatia analizza la sfida.

“Abbiamo avuto un ottimo inizio, poi il Canada è riuscito a reagire, ma noi siamo rimasti tranquilli. Non si è percepito panico nonostante il pareggio. Abbiamo creduto nelle nostre chance, eravamo fiduciosi e alla fine i rigori ci hanno premiato”.

Il fatto di essere rimasti tranquilli senza panicare, è forse il più grande passo in avanti rispetto al recente passato?
“Direi più che altro che si tratta di un processo d’apprendimento maturato negli ultimi anni”.

L’inizio è stato veramente tanta roba…
“Era il nostro obiettivo. Nella prima sfida nella fase a gironi non era stato il caso. Volevamo dunque mettere subito velocità e imprimere il nostro ritmo. Ora contro la Cechia la nostra sfida sarà quella di riuscire a giocare in questo modo sull’arco dei 60 minuti”.

Che significa questa finale per te?
“Si gioca a hockey per questo tipo di partite. Tutte le squadre presenti vogliono vincere. Ora ci manca un passo. Siamo tranquilli, ci godiamo un attimo questo momento e poi concentrazione massima contro la Cechia. C’è tantissima gioia nel potere disputare la finalissima. Vincere o morire. La Cechia ha il vantaggio casalingo, già nella prima sfida abbiamo visto l’atmosfera, è splendida, ma pure i tifosi Svizzeri sono grandi ed alcuni saranno sicuramente presenti”.

Avere il pubblico contro può magari darvi le ali?
“Certo, in ogni caso”.

Il tuo rigore, era preparato o spontaneo?
“Sapevo solamente che avrei preso la rincorsa dalla parte opposta e poi avrei deciso spontaneamente cosa fare”.

È ancora più stressante tirare un rigore in un contesto del genere?
“Sì, un po’ lo è, ma non è la prima volta che lo faccio, lo avevo già tirato ad esempio nella finale del 2018. Cerco sempre di restare calmo ed essere fiducioso”.

E poi sapevi che al resto ci avrebbe pensato Genoni?
“Leo ha giocato in maniera incredibile, è stato fantastico, ma mica lo sapevo (Andrighetto ride ndr). Però avevo fiducia in lui e ci speravo”.

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