OSTRAVA – Meglio di così non si poteva festeggiare il compleanno. Dario Simion ha compiuto ieri 30 anni e oggi è arrivato un gran bel regalo che non si scorderà più.
“È proprio così. Ieri i ragazzi mi hanno cantato la canzone, ma il regalo più bello è davvero arrivato un giorno dopo. Per me, al quarto Mondiale, è la prima volta che superiamo i quarti di finale, sono contentissimo di aver finalmente raggiunto la semifinale”.
Stasera ti toccherà dunque pagare un giro alla squadra?
“No, ormai il compleanno è passato, non ci penso più… Mettiamola via così!”.
È stata la classica partita sofferta contro la Germania, magari non spettacolare da vedere per gli spettatori, ma la vittoria è arrivata…
“Poco importa se era poco spettacolare, per noi l’importante era passare il turno. Abbiamo gestito bene i primi 30 minuti, non abbiamo concesso quasi niente. Poi abbiamo incassato in inferiorità numerica quella rete e l’avversario ha alzato il ritmo. Siamo stati comunque bravi a rimanere solidi e pazienti difensivamente portando a casa la vittoria”.
Il momento più difficile è stato anche a causa di alcune penalità evitabili…
“Chiaro a questo livello le penalità costano parecchia energia e possono cambiare il momentum. Nel secondo periodo ne abbiamo commessa qualcuna di troppo, nel terzo invece ci siamo concentrati di nuovo sul nostro gioco e nonostante la loro pressione non abbiamo concesso molte chance alla Germania”.
La vostra linea dello Zugo completata da Senteler e Herzog non è mai stata modificata durante questo Mondiale, è rara come cosa. Un bell’attestato di stima da parte del coach, vuol dire che è contento…
“Sì, penso di sì. Abbiamo giocato sempre bene difensivamente. Chiaramente non siamo la linea che crea tanto in fase offensiva, ma conosciamo il nostro ruolo. Proviamo a essere veramente molto solidi e a non incassare gol, siamo contenti che finora a 5-contro-5 non ne abbiamo ancora subiti. Quando abbiamo la chance di giocare in attacco cerchiamo di creare qualcosa di pericoloso e di portare energia alla squadra”.
A Zugo sei una bocca di fuoco, uno che segna tanto e gioca in powerplay. È difficile per te interpretare questo ruolo, la tua indole da attaccante non ti dice che vorresti essere sul ghiaccio con l’uomo in più in pista?
“Chiaro che per un attaccante è sempre bello giocare offensivamente e creare occasioni, ma d’altra parte sono veramente contento di poter dimostrare di essere un ottimo giocatore anche difensivamente. Questo è un punto a mio favore, quindi accetto il mio ruolo in una squadra dove ci sono un sacco di star fortissime offensivamente. Sono dunque felice così”.
Adesso arriva un weekend da sballo a Praga in un ambiente infuocato…
“Già nella fase a girone abbiamo visto l’ambiente che regna. Adesso ci godiamo questa vittoria, a partire da venerdì analizzeremo la partita di Ostrava al fine di migliorare alcuni aspetti ed essere ancora migliori in semifinale”.
Adesso si può finalmente dire che vi siete tolti un peso passando i quarti, oltretutto contro la Germania?
“Chiaro, però il passato è passato. Noi vogliamo superare ogni anno i quarti di finale. Questo è un nuovo Mondiale, ci siamo sempre focalizzati su ogni partita. Grazie a questo approccio siamo riusciti a passare il turno”.