KARLSTAD – Nemmeno l’ultimo impegno ai Beijer Hockey Games è stato quello buono per la Nazionale svizzera, che contro la Cechia non è riuscita ad interrompere una serie di sconfitte consecutive arrivata ora a quota undici, incassando una sconfitta per 5-3 a risultato di una partita disputata in calando.
La selezione di Patrick Fischer – modesta, ma nell’occasione confrontata con un avversario più abbordabile rispetto a Finlandia e Svezia – si è infatti espressa bene nel primo periodo ed ha sbloccato il risultato con Simic, ma non è poi riuscita a dare continuità al proprio gioco per il resto della sfida.
In un contesto comunque dai ritmi mai davvero sostenuti, a crescere con il passare dei minuti è stata la Cechia, che si è fatta chiaramente preferire nel periodo centrale chiuso comunque dai rossocrociati sul punteggio di 2-2.
La Svizzera era poi riuscita a trovare un nuovo vantaggio dopo 3’33 nel terzo periodo grazie a Tyler Moy, abile nel trovare una bella deviazione davanti a Malek, ma la gestione del risultato non è stata particolarmente brillante da parte degli elvetici.
C’è stata anche un po’ di sfortuna, visto che il 3-3 è arrivato con una sfortunata deviazione di Frick su tiro di Kase, mentre il gol decisivo ha portato la firma di Hajek con un tiro secco ma su cui Connor Hughes avrebbe potuto fare meglio. Quello è stato uno dei pochi errori del portiere del Losanna, che per il resto ha disputato una buona gara ed ha avuto poche responsabilità sulle altre reti incassate.
Buono inoltre il contributo del blocco formato da Scherwey, Heim e Marchon, forse il migliore dei rossocrociati, ed anche elementi come Senteler e Rochette hanno saputo macinare gioco con una certa continuità.
Complessivamente però il torneo svedese – penultimo impegno prima dei Mondiali di Praga – è da mandare agli archivi senza particolari sensazioni positive. Le sconfitte non devono sorprendere vista la rosa convocata per questi impegni, ma è difficile trarre delle considerazioni viste le differenti forze in pista ed il fatto che ben pochi degli elementi visti all’opera in questi giorni rientreranno in considerazioni per le convocazioni al Mondiale.
È insomma stata un’esperienza importante per diversi giocatori che non spesso hanno questa opportunità, ma per capire che natura assumerà la Svizzera per il torneo di Praga ci sarà ancora da attendere.