ROCKETS – AMBRÌ
1-6
(0-3, 1-1, 0-2)
Reti: 11’51 Hofer (Spacek, Chlapik) 0-1, 13’23 Kostner (Kneubuehler) 0-2, 17’16 Heim (Marchand) 0-3, 24’37 Zündel (Kneubuehler) 0-4, 27’29 Bennett 1-4, 46’16 Shore (Pestoni) 1-5, 58’07 Chlapik 1-6
Note: Raiffeisen Biascarena, 1’184 spettatori.
Arbitri: Tscherrig, Castelli; Stalder, Humair
Penalità: Rockets 10×2′, Ambrì 11×2′
Assenti: Isacco Dotti, Brandon McMillan (sovrannumero), Stefan Müller, Dominic Zwerger (infortunati)
BIASCA – Come è ormai tradizione dalla fondazione dei Ticino Rockets, l’Ambrì Piotta – così come d’altro canto anche i rivieraschi – hanno inaugurato ufficialmente la nuova stagione con la prima amichevole stagionale “in famiglia”.
La squadra di Cereda è scesa sul ghiaccio con la rosa quasi al completo ad eccetto degli infortunati Zwerger, Müller oltre a McMillan ed Isacco Dotti, con però tutti i nuovi arrivati già in pista. Dal lato della squadra di Landry, ha fatto il suo debutto Kris Bennett come centro della prima linea, in porta i due bianconeri Fatton (partito titolare, come Conz sull’altro fronte che ha poi lasciato spazio a Juvonen) e Fadani.
Diversi gli esordienti anche tra le fila dei Rockets oltre a Bennett, tra i quali si è rivisto Simon Marha (che aveva rescisso con il Rapperswil in primavera, da regolare gli ultimi dettagli per il ritorno nell’orbita biancoblù) oltre alla folta schiera di giovani U20 e Roman Karaffa, ancora senza contratto dopo essere giunto al termine con quello del Bienne.
La partita si è svolta sostanzialmente come si poteva prevedere, un inizio un po’ equilibrato che poi gradualmente ha lasciato spazio alla maggior velocità e al tasso tecnico superiore dell’Ambrì Piotta.
Hofer, Kostner e Heim hanno chiuso il primo periodo sul 3-0 per i biancoblù, Zündel ha trovato il 4-0 nel secondo periodo – in power play come Heim – prima che Kris Bennett riuscisse a bucare per la prima volta Conz con il 4-1 che ha chiuso il secondo periodo.
Proprio lo straniero dei Rockets ha dato ottime impressioni, dotato di ottima tecnica di base, aggressività e visione di gioco, è stato costantemente il più pericoloso dei suoi.
Sul fronte biancoblù le migliori impressioni nel 6-1 finale (sei marcatori diversi tra cui tre esordienti) le hanno date gli stranieri offensivi, soprattutto le mani di Spacek e Chlapik, in retrovia è spiccato particolarmente Kilian Zündel, schierato costantemente come blue liner in power play e capace di prendere in mano il ruolo con bella personalità e sicurezza.
Ovviamente in un impegno del genere risulta difficile trarre conclusioni sul piano del gioco, ma tra le individualità i 1’184 presenti alla Raiffeisen BiascArena hanno già potuto saggiare qualche bella giocata e sprazzi di talento. Per gli automatismi e le manovre collettive occorrerà attendere ancora un po’.
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