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Ambrì Piotta

L’Ambrì soffre ma batte anche il TPS volando in semifinale

Nel secondo impegno l’Ambrì soffre il gioco del TPS ma è cinico nei momenti giusti. Doppietta per D’Agostini, rete di Flynn in shorthand e shutout per Waeber

L’Ambrì soffre ma batte anche il TPS volando in semifinale

AMBRÌ – TPS

3-0

(0-0, 2-0, 1-0)

Reti: 28’59 Flynn (Douay) 1-0, 35’54 D’Agostini (Flynn, Sabolic) 2-0, 58’42 D’Agostini 3-0

Note: Eisstadion Davos, 6’300 spettatori. Arbitri Lemelin, Wiegand;
Penalità: Ambrì 6×2′, TPS 3×2′ + 1×10′

DAVOS – E l’Ambrì Piotta vola in semifinale di Coppa Spengler. Sì, i biancoblù hanno battuto anche il TPS Turku dopo aver regolato il Salavat nella prima giornata e guadagnano quindi il primo posto del gruppo Torriani.

Se contro i russi l’Ambrì ha dovuto far fronte a una squadra all’apparenza poco motivata ma sempre di un certo tasso tecnico, contro i finlandesi la storia è andata al contrario, dovendo soffrire non poco per battere un TPS ultimo della classifica di Liiga ma disposto a lottare duramente in questo torneo, avendolo già dimostrato anche Filppula e compagni sempre contro la squadra della KHL.

Che fosse un incontro difficile per i ragazzi di Cereda lo si è capito sin dalle battute iniziali, con il TPS deciso nel suo forecheck, molto solido in zona neutra e capace di prendere ritmo e spazio con un cycling molto efficace.

L’Ambrì qualche occasione l’ha avuta nel primo periodo – in particolare i shorthand sull’asse DouayFlynn – ma a controllare il gioco sono stati gli avversari, capaci di tirare verso Waeber ben 18 volte contro le 5 parate che ha dovuto compiere Pohjanoksa.

Quando nel secondo periodo l’Ambrì Piotta si è trovato in inferiorità numerica in un momento di spinta avversario si pensava che il TPS potesse dare la spinta al suo momentum per indirizzare la partita a suo favore (e sarebbe stato con merito, va detto).

Invece succede che la coppia DouayFlynn, che già ci aveva provato nel primo tempo, va a confezionare l’inaspettato vantaggio biancoblù in shorthand, con un bel backhand sotto l’asta dell’americano, tipico marchio di fabbrica del numero 10.

Il Turku quel gol lo ha sentito e anche i finlandesi hanno cominciato a pasticciare un po’ di più lasciando altri spazi in contropiede per i leventinesi, ma anche Waeber non è mai stato disoccupato.

Pochi minuti più tardi però è stato D’Agostini a uscire vincente una delle poche volte per l’Ambrì nei tanti duelli alle assi dietro alla porta (tanto si è giocato anche negli angoli, rendendo poco fluida la partita) e con furbizia e potenza ha tagliato le gambe degli avversari portando i suoi sul 2-0, invero un risultato molto pesante per il lavoro messo in pista dalla squadra di Marko Virtanen, alla quale però aldilà di Filppula e Pajuniemi mancano i “tenori” per fare la differenza nei momenti giusti, quei giocatori che l’Ambrì ha in D’Agostini e Flynn, classe ed esperienza.

Non è cambiata la storia nel terzo periodo, con il Turku a giocare maggiormente il disco ma venendo spesso spinto ai lati dalla difesa leventinese, anche se un paio di pali hanno cantato pericolosamente a fianco dell’ottimo Flynn.

La padronanza del gioco finlandese si è trasformato via via in uno sterile possesso del disco senza quasi mai trovare pertugi che potessero creare occasioni veramente pericolose, e anche senza portiere il Turku ha dovuto soccombere e D’Agostini, autore anche del 3-0 a porta vuota.

In attesa dell’avversario che affronterà in semifinale, l’Ambrì Piotta può godersi meritatamente la domenica libera.


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