KOSICE – Vedere il proprio torneo finire all’improvviso è probabilmente la cosa peggiore, ma alla crudeltà dell’overtime per la Svizzera si è aggiunto quel gol a fil di terza sirena che ha reso la sconfitta ai quarti di finale contro il Canada doppiamente amara.
“In questo momento sono un po’ confuso”, ha ammesso il difensore Michael Fora poco dopo il termine dell’incontro. “È stata una partita in cui abbiamo veramente dato tutto, credo che abbiamo disputato un incontro semplice in cui abbiamo dimostrato di aver imparato dalle partite precedenti. Naturalmente prendere un gol così alla fine è peccato, soprattutto dopo che alcuni miei compagni si erano sacrificati bloccando dei tiri a pochi secondi dalla fine. Fa male non essere stati ripagati”.
Nelle ultime quattro partite siete stati vicini a battere una delle grandi, ma in tutte le occasioni è mancato qualcosa…
“Sì, purtroppo qualcosa è sempre mancato. Quando si perde però c’è sempre dietro una lezione da imparare, come successo anche in occasione delle altre sconfitte di questo torneo. Ciò che mi auguro è che, una volta digerita l’eliminazione, si riesca a trarre gli insegnamenti giusti da quello che è successo… Cosa che secondo me abbiamo fatto anche dopo le altre partite con le grandi squadre”.
Nel finale di periodo centrale avete segnato un gol pesantissimo, ma avete poi passato il terzo tempo a difendervi in maniera un po’ passiva…
“Non era assolutamente nelle intenzioni indietreggiare. Ci siamo anzi detti che non ci saremmo chiusi dietro, volevamo continuare ad applicare il nostro gioco il più possibile… Logicamente il Canada ha spinto, non ci stavano a perdere. Purtroppo è andata come andata, ma credo che abbiamo comunque proposto un buon gioco difensivo. Di questo avevamo parlato tanto, era una cosa importante per noi e qualcosa di bello penso si sia visto”.