DAVOS – La sua rete, trovata eseguendo un numero di alta scuola tipicamente “alla Pestoni”, ha aperto le marcature contro i rognosi Nürnberg Ice Tigers lanciando un primo tempo completamente dominato e chiuso sul 2-0 in favore del Davos.
Inti Pestoni però non è soddisfatto di come i grigionesi abbiano permesso ai tedeschi di rientrare in partita e arrivare fino al pareggio: “Forse aver trovato due reti nei primi 5 minuti dell’incontro ci ha fatto credere che il match fosse finito – esordisce l’attaccante ticinese – abbiamo mollato la presa giocando male, gli Ice Tigers ne hanno approfittato per reagire e metterci in difficoltà”.
Inti Pestoni, poi però un altro lampo di classe ha risolto un match che rischiava di sfuggirvi completamente di mano…
“Ci siamo dati subito una regolata dopo il 2-2, Klasen ha fatto… Klasen con quel passaggio che ha permesso a Payr di segnare praticamente a porta vuota. Siamo stati bravi nel finale a gestire il vantaggio ma c’è molto da migliorare. Gilles Senn? Ci ha tenuti a galla durante la partita quando i tedeschi hanno reagito ma non mi stupisco della sua prestazione, sono due-tre settimane che sta giocando ad alti livelli, lo aveva già dimostrato in campionato. Grande merito va anche a lui per questa vittoria”.
Questo torneo vi servirà soprattutto ad assimilare le idee portate da Vitolinsh, come sta andando con il nuovo coach?
“Il sistema di gioco è cambiato molto dal suo arrivo, facciamo cose diverse rispetto a prima e logicamente ci vorrà un po’ di tempo prima che tutto funzioni. La Spengler ci servirà a questo ma anche per il morale, dovessimo andare avanti nel torneo sarebbe ottimo anche per incamerare fiducia e ripartire in campionato”.
Sei arrivato a Davos in una stagione che vostro malgrado è da ritenersi storica, con la partenza di Del Curto. Arrivando da “fuori” hai percepito ci fossero dei cambiamenti o se stesse per succedere qualcosa?
“Per me è difficile da dire, non percepivo nulla di particolare, ma sicuramente non mi sarei aspettato che lasciasse questo club. Io sono arrivato qui per lui, dopo che ne avevamo discusso assieme e Del Curto l’ho sempre visto su questa panchina praticamente da quando ero bambino quindi non avrei mai pensato potesse succedere, anche quando le cose stavano andando male. Purtroppo è successo ma non possiamo fare altro che guardare avanti”.
Ultimamente hai ancora affrontato l’Ambrì Piotta; cosa ne pensi del cambiamento fatto dai biancoblù con Cereda e Duca alla guida?
“L’Ambrì Piotta sta facendo un bellissimo campionato, ha giocatori fantastici e ognuno capisce benissimo qual è il suo ruolo. È sicuramente una delle squadre più difficili da affrontare di tutta la Lega per via del loro continuo e intenso pattinaggio e per certi giocatori come Zwerger, Kubalik e Müller che possono colpire in qualsiasi momento. Possono togliersi delle belle soddisfazioni, già vederli così in alto in classifica fa pensare che tutto possa succedere per loro.”
Si sono susseguite voci su un tuo possibile ritorno in Leventina in vista della prossima stagione, puoi dirci qualcosa in più?
“Non so come facciano a circolare queste voci dato che io non ho fatto trapelare nulla, ad ogni modo confermo che io e l’Ambrì Piotta siamo in contatto. È una decisione molto importante da prendere ma non devo fare i passi troppo frettolosamente, quindi mi prenderò il tempo necessario per valutare le cose nel loro insieme. Appena avrò deciso si saprà subito quale sarà il mio futuro”.
Anche perché intanto c’è da raddrizzare una stagione partita male con la maglia del Davos…
“Arriviamo da due vittorie di fila in campionato quindi sappiamo che possiamo reagire e migliorare, dobbiamo lavorare il più possibile per attuare le idee del nuovo coach e poi andare avanti giorno per giorno. Non ci poniamo degli obiettivi, ma è certo che non siamo contenti di stare così in basso in classifica, con qualche vittoria di fila possiamo anche rimettere in discussione tutto in un campionato così tirato.”