MOUNTFIELD – TEAM CANADA
3-5
(1-2, 1-1, 1-2)
Reti: 12’28 Vopelka (Gernat, Kukumberg) 1-0, 14’23 Bartley (McClement, Lapierre) 1-1, 19’22 Hamilton (Davies, McClement) 1-2, 27’41 Cibulskis (Bednar, Zamorsky) 2-2, 29’34 Raymond (Noreau, Ebbett) 2-3, 53’42 McIntyre 2-4, 58’12 Dzerins (Cinglel, Simanek) 3-4, 59’26 Parenteau (McIntyre, Noreau) 3-5
Note: Vaillant Arena, 6’300 spettatori (tutto esaurito)
Penalità: Mountfield 6×2′, Canada 5×2′
DAVOS – Non ha avuto certo vita facile il Team Canada nella sua partita d’esordio alla Coppa Spengler contro il Mountfield, anche se i rappresentanti della foglia d’acero ci hanno spesso abituato a partenze piuttosto in sordina per poi carburare alla distanza.
Contro Bednar e compagni, i nordamericani ci hanno infatti dovuto mettere tutta la buona volontà per venir a capo di una partita fattasi subito in salita per il gol di Vopelka al 13′.
Infatti per poter subito pareggiare i conti, i canadesi hanno dovuto contare anche sulla Dea bendata, con uno strano rimbalzo a fondo pista che ha ingannato il portiere ceco Rybar. Sullo slancio, verso la fine del tempo, il Canada è riuscito pure a ribaltare il risultato, grazie a una bella triangolazione tra Davies, Lapierre e Hamilton, con finalizzazione dell’attaccante che era in prova a Rapperswil.
Guai a sottovalutare i cechi comunque e a dimostrarlo, contro un Canada ancora legnoso, ci si è messo Bednar, ancora in grado di distribuire magie col bastone alla veneranda età di 41 anni, basti vedere l’assist (poi non conteggiato per autorete) che ha dato il via all’azione del 2-2.
Gli uomini di Desjardins hanno sempre avuto difficoltà nell’entrata del terzo avversario, scontrandosi con la rocciosità dei difensori e automatismi ancora poco collaudati, provocando diversi turn over che hanno dato il via ai contropiedi del Mountfield, ben rintuzzati anche da Brust.
Solo una rete in shorthand di McIntyre ha dato la vittoria ai canadesi, proprio nel momento in cui il Mountfield sembrava in grado di completare la rimonta, e dopo il 3-4 di Dzerins che ha ridato un po’ di speranze ai cechi verso il finale, ci ha pensato Parenteau a chiudere i conti a porta vuota.
Un esordio difficoltoso per il Canada, che ha trovato più complicazioni del previsto nel piegare la resistenza di un esperto ma non certo irresistibile Mountfield, squadre che dipende ancora molto dalle mani dei vari Bednar e Kukunberg.
Ma come ci ha dimostrato anche nelle edizioni passate, c’è da scommettere che D’Agostini e compagni il meglio lo stiano riservando per quando conterà.
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