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Ambrì Piotta

5 spunti dalle partite giocate nel weekend da Ambrì Piotta e Lugano

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


uno Sotto l’albero, l’imbarazzo della scelta
L’Ambrì Piotta
quest’anno l’ha fatta proprio bella. Ai propri tifosi il club biancoblù ha confezionato due regali coi fiocchi, uno per godere appieno l’euforia del presente e l’altro per guardare al futuro con ottimismo dopo anni e anni di incertezze. Il primo è naturalmente l’incredibile quarto posto in classifica con cui la squadra ha chiuso il suo 2018, mentre il secondo è l’avvio simbolico del cantiere della nuova Valascia… Due stupende realtà che i leventinesi possono mettere sotto l’albero con un bel fiocco luccicante, in attesa di festeggiare la Pasqua guardando all’effettivo inizio dei lavori dove ora sorge l’Hangar 6.

due Cantarle agli avversarsi è quasi più semplice…
Coach Luca Cereda non manca mai di ricordarlo: per tutte le squadre ottenere una vittoria è difficile, ma per l’Ambrì Piotta lo è un pochino di più. Nonostante questo, ai biancoblù ultimamente è riuscito molto bene “cantarle” agli avversari, mentre davanti ai microfoni in occasione del video natalizio qualche nota stonata di troppo si è fatta notare. Ma in fondo è giusto così, il clip che il club ha dedicato ai suoi tifosi vuole divertire e mostrare tutta la genuinità del gruppo, ed in questo ci riesce alla perfezione, anche se forse non tutti sono riusciti ad arrivare alla fine del clip. Poco male, ciò che conterà nel 2019 sarà suonare la stessa musica!

tre Quella tenacia “un po’ alla Ovechkin”
A molti forse sarà sfuggito, ma nel match di sabato contro il Berna il biancoblù Bryan Lerg ha dato nuovamente prova di essere un giocatore pronto a stringere i denti, continuando a giocare anche dopo aver ricevuto dei colpi dolorosi. È stato il caso quando è stato colpito da un puck in pieno volto proprio davanti alla panchina biancoblù, ma lui non ha fatto nemmeno una piega ed ha continuato a contrastare gli avversari, senza cedere alla tentazione di uscire dal ghiaccio… Un po’ come aveva fatto qualche mese fa Ovechkin, quando nella passata finale si era scrollato di dosso una brutta discata in faccia come se niente fosse!

quattro Un mese che nemmeno ai tropici…
Del cambiamento climatico ci stiamo accorgendo un po’ tutti, con l’ultimo mese che non è stato così freddo e rigido come quelli di un tempo, ma non è questo a cui ci stiamo riferendo. Stiamo invece parlando del periodo 23 novembre – 23 dicembre di Dominic Zwerger, che ha visto il giovane austriaco ottenere almeno un punto in tutte le partite disputate! L’attaccante biancoblù in questo periodo ha infatti messo a referto 15 punti in nove partite, vivendo un mese talmente caldo da portare il suo tabellino direttamente alle latitudini dell’equatore!

cinque La classifica del sacrificio, aggiornamento
Dallo scorso campionato nello spogliatoio biancoblù è appesa al muro una speciale classifica, di cui vi abbiamo già parlato in passato. È quella dei tiri bloccati, elemento a cui coach Cereda tiene particolarmente e che rappresenta un mattone fondamentale nella costruzione della vittoria. L’Ambrì in questo senso non ha tradito le raccomandazioni del suo coach, ed è attualmente secondo nella speciale classifica con un totale di 422 tiri bloccati, per una media di 15.07 a partita seconda solamente a quella del Losanna. Il “maestro” in questo senso è Fischer con 42 blocked shots, seguito da Novotny (36), Ngoy e Dotti (34), Jelovac (32) e Plastino (30).


uno Guarda un po’ chi sta lassù
Il momento positivo di Raffaele Sannitz continua. La rete del 3-0 di Langnau e i tre assist messi assieme alla Cornèr Arena contro il Bienne hanno portato il suo bottino a 24 punti stagionali in 27 partite. Tanti punti, pesanti e arrivati in momenti importanti delle partite, fattore che lo hanno aiutato a trovare il rinnovo contrattuale con la squadra bianconera. Un tuttofare il Raffa bianconero, tanto che in caso di assenza di Gregory Hofmann (toccando ferro per i tifosi luganesi) indovinate chi indosserebbe il completo da topscorer…

due Un Natale che cambi tutto
Non sembra esserci molta pace per Linus Klasen. A metà di quella che sembrava poter essere la stagione della definitiva rivalsa contro infortuni e problemi famigliari, lo svedese fatica a trovare spazio nel lineup. Dopo l’infortunio agli adduttori lo svedese è rientrato in squadra con il ruolo di quinto straniero alternandosi ad Haapala o trovando spazio da titolare con le assenze di Lajunen e Lapierre. Avrebbe potuto giocare ancora nel weekend prima di Natale ma un malanno lo ha di nuovo tenuto lontano dal ghiaccio, continuando così la serie di intoppi nella sua regular season. Ora parteciperà alla Coppa Spengler con il Davos, chissà che l’aria di montagna non gli faccia un gran bene e possa finalmente tornare in piena forma e a mettere in difficoltà il suo coach nella scelta degli stranieri.

tre Buona la… terza!
L’esordio a Les Vernets contro il Ginevra il 6 ottobre, partita persa ma percentuale di parate del 93,9% per Stefan Müller. Secondo tentativo a Zugo lunedì 17 dicembre, altra sconfitta contro i Tori di Tangnes. Terzo tentativo a Langnau il 22 dicembre, data che andrà messa negli annali per il portiere austriaco. Motivo? Prima vittoria e primo shutout nel massimo campionato elvetico, per la seconda vittoria in trasferta del suo Lugano in questa stagione. È andata con qualche difficoltà in più contro il Bienne con le 5 reti subite ma quel che contava era la vittoria e il 22enne ne è stato comunque protagonista con i suoi compagni. Un Natale da ricordare a lungo.

quattro Non voleva andarsene senza…
Damien Brunner
non ha smesso di dare brutti dispiaceri alla sua ex squadra. Dopo il gol alla prima sfida tra Bienne e Lugano alla Tissot Arena e la tripletta della Cornèr Arena di novembre, il numero 96 dei seeländer ha trovato la quinta rete stagionale contro i bianconeri, andando così sempre a segno contro il Lugano. Qualcosa non va però, il gol del 2-3 messo a segno da Brunner sembra essere entrato dopo il tocco di pattino dell’attaccante. Rete convalidata dagli arbitri, che si presume non abbiano visto il disco colpire il pattino, perché con il nuovo regolamento la rete sarebbe da annullare anche senza movimento del piede. Insomma in una maniera o nell’altra il segno lo ha lasciato comunque…

cinque A volta si fanno giri inaspettati
Con l’assenza di Elvis Merzlikins a prendere in mano la porta bianconera ci ha pensato Stefan Müller, ma in molti si sono dimenticati di colui che è diventato automaticamente il suo back up. Stiamo parlando di Silas Matthys, arrivato ai Ticino Rockets per sostituire l’infortunato Connor Hughes e ritrovatosi infine sulla panca del Lugano. L’ultima volta che Matthys si è ritrovato, pur sempre come riserva, sul foglio partita di una squadra di National League era nel lontano 2012 con la maglia del Rapperswil. Trascorsi poi cinque anni nelle minors nordamericane, il buon Matthys si è ritrovato improvvisamente a fianco – seppur temporaneamente – dei compagni in maglia bianconera. Chissà che per lui non possa essere un’occasione per far girare ancora il suo nome sui taccuini svizzeri. Perché non si sa mai cosa può riservare la vita.

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