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Ambrì Piotta

5 spunti dalle partite del weekend di Ambrì Piotta e Lugano

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


spuntiambri

uno HOME SWEET HOME
Da una parte la presunta stanchezza del Lugano, dall’altra l’ipotizzabile mancanza di ritmo dell’Ambrì, ma alla fine gli equilibri non sono cambiati. Come successo in tutte le altre sfide cantonali della stagione, il derby è andato nuovamente ai padroni di casa, anche se per la prima volta i leventinesi sono riusciti a strappare un punto in trasferta. Biancoblù e bianconeri hanno comunque continuato a soddisfare il proprio pubblico, vincendo puntualmente in casa… D’altronde, per i primi due “sold out” dell’anno non si poteva deluderli!

due “NEW DAY, SAME STORY”
Che il calendario avrebbe riservato due derby nel giro di poche ore gli appassionati lo avevano in testa probabilmente sin dal mese di agosto, ma non è finita qui. Quello che ci attende nelle prossime settimane è infatti uno spettacolo ben poco variato, dato che i leventinesi se la vedranno per due volte di fila con lo Zugo, squadra che affronteranno in tre occasioni nel giro di una decina di giorni. E per spezzare il ritmo? Beh, nulla di meglio che una sfida tutta zurighese contro Kloten e Lions!

tre VINCO IO, CHE VINCI TU
L’Ambrì Piotta ha iniziato ottimamente l’anno, ottenendo quattro punti contro il Lugano e portandosi così ad un nulla dalla linea. Purtroppo i leventinesi non hanno potuto avvalersi di eventuali passi falsi degli avversari diretti, che sono sistematicamente andati a punti nelle prime uscite del 2016. Insomma, quella che l’Ambrì si appresta a correre è una vera e propria maratona,  che i biancoblù sembrano però attrezzati per poter vincere!

quattro LARA GUT VINCE LA COMBINATA
Poco prima del derby domenicale della Valascia, il fido Brenno Canevascini aveva comunicato che la sfida cantonale avrebbe portato il numero di spettatori complessivi che hanno assistito ad un match alla Valascia a quota 4.5 milioni. Con il classico stile che lo contraddistingue, il presidente Filippo Lombardi ha colto l’occasioine per omaggiare la sciatrice Lara Gut, diventata in maniera palesemente combinata la spettatrice ad aver raggiunto il traguardo precedentemente annunciato.

cinque CIFRE TONDE, TUTTE D’UN BOTTO
Le statistiche sono sempre uno strumento d’analisi interessante, ed a volte tendono ad “allinearsi” con una sincronia impressionante. Il gol d’apertura di Monnet alla Valascia è infatti stata la rete numero 600 ottenuta dall’Ambrì in un derby, mentre sulla sua doppietta si è registrato il gol numero 100 in stagione per i biancoblù. Nell’occasione Bianchi ha invece giocato la sua partita numero 350 in NLA, mentre Kamber è arrivato a quota 888. E ancora, Giroux è salito a 143 incontri i biancoblù, entrando nella “top 100” al pari di Naumenko e Arturino Baldi. Un’ultima menzione per capitan Duca, che con il suo assist ha raggiunto al quarto posto di franchigia Nicola Celio ed Oleg Petrov (165 assist).


spuntilugano

unoPERTTU, TU SEI MIO PADRE”
La febbre da Star Wars ha contagiato un po’ tutti durante le feste natalizie. Alla Coppa Spengler, a un certo punto, è spuntato un bambino vestito da Dart Fener con tanto di spada laser, inquadrato dalle telecamere alla fine dei match giocati dal Davos. Mentre i giornalisti attendevano i giocatori fuori dagli spogliatoi, il mini Dart Fener ha fatto la sua apparizione nel corridoio, proprio come il cattivo della saga usava fare in mezzo alle truppe. Davanti a lui il papà Perttu Lindgren, l’unico in grado di dominare – ci si augura – la forza del piccolo Anakin Skywalker.

due TANTO RUMORE PER NULLA
Le polemiche sul tifo nate prima della Coppa Spengler si sono rapidamente smorzate al primo giorno di torneo. Nonostante i proclami di boicottaggio delle coreografie (poco da boicottare talmente erano riuscite male, tra l’altro) e del tifo organizzato, il torneo grigionese ha vissuto 6 giorni di festa e allegria, con 11 “tutto esaurito” in altrettante partite. Nonostante i propositi di alcuni, festa doveva essere e festa è stata.

tre L’EROE DEI DUE MONDI
Nel derby della Resega, Raffaele Sannitz, ha dato la dimostrazione pratica dell’essenza di essere un attaccante two way: impegnato in difesa ha compiuto un salvataggio incredibile sulla linea dopo un incursione tra Pestoni e Bianchi, poi, sulla seguente ripartenza bianconera è andato a segnare il gol dell’1-0. Quando si dice “al posto giusto nel momento giusto”. Per due volte.

quattro DU IS MEI CHE UAN? NON SEMPRE…
Stavolta la pubblicità di un celebre gelato non centra, sucuro però il senso della frase qualcosa ci azzecca. Il Lugano aveva invitato alla Spengler il portiere svedese Mark Owuya, per dare un po’ di tregua a Merzlikins. Purtroppo il portiere degli Utah Grizzlies ha risentito dei viaggi tra Svezia, USA e Svizzera, e dopo soli due tempi ha dovuto gettate la spugna con 4 reti incassate. Merzlikins è entrato inaspettatamente e probabilmente troppo freddo e ha subito 2 reti sui primi 2 tiri dello Jokerit, terminando la gara con una percentuale di parate molto bassa. La prossima volta magari una possibilità in più a Östlund sarebbe almeno da discutere…

cinque DANNATI ULTIMI SECONDI
Impossibile dimenticare la scenata di Serge Pelletier al termine del 200esimo derby l’anno scorso, quando McLean segnò all’ultimo secondo disponibile. L’ex allenatore dell’Ambrì era furioso in quanto gli arbitri avevano di fatto corretto il cronometro…quanto bastava perché questo risultasse fatale, pur se si trattava di decimi. Stavolta è toccato all’allenatore del Lugano arrabbiarsi per un fatto avvenuto negli ultimi secondi, con i bianconeri che avevano segnato a gioco fermo, dopo che l’arbitro aveva fischiato la penalità a Hall nonostante Zgraggen non avesse toccato il disco. Uno per uno non fa male a nessuno dice il detto, ma gli ultimi secondi del derby riservano sempre momenti concitati…

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