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Ambrì Piotta

5 spunti dalle partite del weekend di Ambrì Piotta e Lugano

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


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uno PRESEASON INVERNALE
Da quando Hans Kossmann è arrivato ad Ambrì la squadra è stata capace del meglio come del peggio, ottenendo un buon bottino di punti davanti al proprio pubblico ma rendendosi protagonista anche di evidenti scivoloni. Il nuovo coach sta ancora cercando di trovare il giusto assetto per la sua squadra e, tra alcune “lavate di capo”, tra sabato e domenica ha mandato in pista due squadre completamente diverse. Giocatori i tribuna, portieri rimproverati e linee totalmente ridisegnate da un momento all’altro… Se non fosse che il termometro inizia ad andare sotto zero, avremmo l’impressione di essere ancora in agosto!

due DALL’ANNO PROSSIMO TI INSEGNO IO!
Robert Nilsson ha deciso il match alla Valascia con il suo gol valso il 2-1, ma il momento in cui il top scorer degli ZSC Lions si è messo maggiormente in evidenza è stato quando ha tentato una “Foppa move” ad inizio terzo tempo. Tim Wolf è stato messo fuori causa dalla bella finta dello svedese, ma il palo gli ha negato il gol… Nessun problema però, perchè dall’anno prossimo Nilsson potrà esercitarsi con Inti Pestoni, che in questo modo ha segnato diversi gol nel recente passato, dimostandosi un maestro nell’imitare il celebre Peter Forsberg!

tre SMINUZZATO ALLA ZURIGHESE
ZSC Lions mercoledì sera in Coppa, ancora Zurigo sabato in campionato per poi concludere con i Kloten Flyers domenica pomeriggio. L’Ambrì Piotta ha vissuto un trittico tutto zurighese che ha portato i leventinesi avanti e indietro sulla strada che conduce alla città tigurina. Un tour de force che non ha però fruttato i risultati sperati, con tre sconfitte filate che hanno sancito l’eliminazione dalla Coppa, nonché il ritorno in zone poco tranquille della classifica. Nelle prossime due partite i leventinesi affronteranno due avversari bernesi (Bienne e Langnau) e la speranza dei biancoblù è quella di non passare da sminuzzato a emmental…

quattro HELLO, CAN YOU HEAR ME?
“Hello”
è il nuovo singolo della cantante britannica Adele, che sta dominando le classifiche musicali di tutto il mondo. Un pezzo dalle tonalità ed il testo piuttosto tristi, che narrano di una persona che viene costantemente ignorata quando cerca di scusarsi dopo un errore commesso. Zach Hamill non ha invero commesso alcun errore partiolare, pur non convincendo particolarmente quando mandato in pista, ma è innegabile che il 27enne canadese sia attualmente piuttosto ignorato dallo staff tecnico leventinese. Restare fuori non è mai facile, soprattutto se chi gioca al tuo posto non sta rendendo quanto dovrebbe, ma visti i recenti risultati è possibile che prossimamente qualcosa cambierà. “Hello Hans,… Can you hear me?”.

cinque I PICCOLI PASSI NON BASTANO
Siamo al proverbiale giro di boa e, rispetto allo scorso anno, l’Ambrì ha fatto dei piccolissimi passi avanti. Dopo 25 partite i biancoblù hanno infatti ottenuto una vittoria in più, segnato 11 gol in più  (pur avendone incassate 4 extra) ed ottenuto complessivamente un bottino di 5 punti superiore. Si è alzata anche la percentuale di segnature dagli stranieri (dal 37.92% al 39.13%), che sono passate da 22 a 27. Piccoli passi avanti dunque, ma per centrare la qualificazione ai playoff servirà ben altro!


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uno NUMERO COMPLEMENTARE: 19
Per anni è stato il numero indossato da Jean-Jacques Aeschlimann, ma dopo di lui solo pochi giocatori hanno avuto l’onore di vederselo stampato sulla schiena. E, caso particolare, il numero 19 non è mai più stato assegnato prima dell’inizio del campionato, ma solo a giocatori arrivati in corso d’opera, un po’ come il numero complementare estratto per ultimo nel gioco del lotto. Dapprima fu Chris Bourque  nell’ottobre 2010 ad indossarlo, poi fu la volta di Danny Irmen nel gennaio 2014, ed infine sta a Tim Stapleton farne buon uso, con l’ex Bienne arrivato alla Resega nel corso della scorsa settimana. E, altra casualità, dopo il buon JJ, il numero 19 lo hanno indossato solo giocatori con passaporto degli Stati Uniti d’America.

due CI SONO INGAGGI E INGAGGI
Tony Martensson era stato ingaggiato anche per le sue qualità agli ingaggi – gioco di parole voluto – esercizio nel quale aveva un buon 55% di riuscita in KHL. Peccato che nelle prime partite di campionato lo svedese presentasse una percentuale decisamente più bassa, che unita alla sua scarsa incisività lo faceva oggetto di svariate critiche. Oggi il centro numero 9 ha alzato il suo rendimento agli ingaggi arrivando quasi alla sua media degli ultimi anni, ma il maestro in questo periodo a Lugano è Raffaele Sannitz. Il ticinese ha toccato un picco del 75% di riuscita nell’ultima partita contro lo Zugo, piazzandosi davanti a Tim Stapleton con il 64% e al citato svedese con il 54%. Insomma, occorre far distinzione tra ingaggi e ingaggi.

tre QUESTIONE DI PUNTI DI VISTA
Fredrik Pettersson ha segnato 41 reti nelle ultime 79 partite con il Lugano. Una media di 0,51 reti a partita che rimane decisamente alta, in linea con i migliori marcatori dei vari campionati d’Europa. Peccato che però la matematica nasconda diverse verità, principalmente che 35 di quelle 41 reti sono state segnate nella scorsa annata per una media di 0,65 a partita, mentre in questi primi mesi di campionato la media è fissata a un mediocre 0,25. Era effettivamente difficile che lo svedese potesse ripetere i numeri del 2014/15, ma la fatica che fa ad andare a rete in questa stagione lo fa passare da un estremo all’altro.

quattro NON È UNA CITTÀ PER PORTIERI
Il prestito di Daniel Manzato al Berna è stato quello tipico da “ecco, vediamo di farlo infortunare”, cosa che si è puntualmente avverata. Non è una stagione fortunata per ora quella dell’ex portiere del Rapperswil, chiuso a Lugano da Merzlikins e infortunatosi già qualche settimana fa. Il prestito nella Capitale poteva sembrare la mossa per fargli riprendere confidenza, ma a Davos, nel suo esordio, si è subito infortunato. Schwendener, che di certo non gode di piena fiducia da parte dello staff degli orsi, è tornato in porta, dopo che aveva dovuto prendere il posto di Bührer, che deve considerare chiusa la sua stagione. Lo stesso Bührer nel corso delle stagioni non ha mai convinto appieno alla Postfinance Arena, e nemmeno lo Schaefer della scorsa annata è sembrato un buon viatico a certi problemi. Che dite, basterà un patto col diavolo nella Capitale per trovare un portiere stabile, di sicuro affidamento e che non si infortuni?

cinque ROBA DA DIFENSORI, MICA RAGAZZINE
Sandro Bertaggia detiene il record di partite con l’Hockey Club Lugano, avendone difeso i colori per un totale di 806 match tra campionato e playoff. Il rinnovo contrattuale di due ulteriori stagioni firmato da Julien Vauclair potrebbe però insidiare questo record, dato che il difensore giurassiano è a quota 744 gettoni. In fatto di punti, il buon “Julio” potrebbe puntare anche alla top 10 di sempre tra i difensori della LNA, distante “soli” 38 punti, con Andreas Zehnder 10° a quota 277. Certo, puntare alla testa della classifica è una missione impossibile per tutti, dato che il record di 496 punti è stabilmente nelle mani di un certo Petteri Nummelin, e tendiamo a pensare che rimarrà lì per un bel po’ di anni.

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