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Ambrì Piotta

5 spunti dalle partite del weekend di Ambrì Piotta e Lugano

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


spuntiambri

uno UN TESTACODA DA SEI PUNTI
Cory Emmerton
è stato spostato dalla prima alla quarta linea da un momento all’altro, con Pelletier che ha sorpreso tutti poco prima della partita di Davos. Il “testacoda” di cui si è reso protagonista il canadese si è rivelato vincente, con Emmerton che ha potuto godere di maggiore libertà e responsabilità, portando l’Ambrì a sei punti in 24 ore ed ottenendo un gol e due assist. Non evidente restare in luce passando dal primo al quarto blocco, ma Emmerton ha dimostrato che di gerarchie in una squadra come quella biancoblù non ce ne sono.

due UN WEEKEND… DA IMMORTALARE!
Che l’Ambrì potesse fare bene contro Davos e Lugano, i più fiduciosi potrebbero averlo pronosticato. Che i biancoblù chiudessero in trionfo il derby con sei punti in tasca, beh… era quasi impossibile da prevedere. Visto il weekend perfetto i leventinesi hanno deciso di rilanciare la moda dei “selfie”, con Lhotak che si è immortalato con i tifosi dopo la sua doppietta a Davos, mentre dopo la vittoria contro il Lugano è stato Stucki a fotografare la squadra sotto la curva. La speranza è che “l’album” non si chiuda qui e che il prossimo scatto possa arrivare già venerdì!

tre EMMERTON FA CIFRA TONDA
Cory Emmerton a Davos ha messo a segno il gol del provvisorio 3-3 e, oltre ad aver spianato la strada verso la vittoria, quello del canadese si è rivelato essere un punto dal sapore storico. Emmerton ha infatti insaccato il gol numero 6’400 nella storia dall’Ambrì Piotta in NLA, che è conciso con la segnatura numero 2’300 ottenuta da uno straniero. Insomma, l’ex attaccante dei Red Wings ha davvero aspettato il momento più propizio per ottenere il suo primo gol in biancoblù!

quattro RISCALDAMENTO GLOBALE
Al termine della partita di martedì sera alla Valascia contro il Berna, il coach degli orsi Guy Boucher si è concesso ai giornalisti per commentare la vittoria dei suoi. Il coach canadese si è detto molto contento della prestazione della squadra e del livello di gioco espresso, ma terribilmente insoddisfatto per la qualità del ghiaccio. “The ice was really soft tonight”, ovvero “il ghiaccio era davvero molle questa sera”. Sensazione confermata anche dai giocatori biancoblù e dagli addetti ai lavori. Insomma, che la Valascia sia una pista notoriamente molto “calda” è risaputo, ma nessuno si aspettava che lo fosse fino a questo punto!

cinque I AM WATCHING YOU!
In tribuna stampa durante il derby non vi erano soltanto i vari esponenti dei media, ma anche un ospite di riguardo. Ad osservare la sfida cantonale vi era infatti pure il selezionatore della Nazionale rossocrociata Glen Hanlon, il quale ha seguito attentamente le mosse dei giocatori in pista. Brunner? Furrer? Manzato? Hoffman? Zurkirchen? Pestoni? Chiesa? Monnet? Non è dato sapere chi fossero gli osservati di Hanlon, ma la sensazione è che il coach canadese si sia divertito parecchio, facendo trasparire qualche emozione con alcuni sorrisi ed alcune esclamazioni nei momenti salienti della partita.


spuntilugano

uno BENVENUTI A ZEMANLANDIA
Corre voce che il tecnico del FCL Lugano, Zdenek Zeman, sia stato avvistato alla Resega in queste prime giornate per assistere a una sua passione di gioventù, l’hockey su ghiaccio. Per rendere omaggio al maestro, il Lugano ha dato prova contro il Bienne di saper attuare un “sistema” di gioco in perfetto stile del boemo, lasciando al Bienne la bellezza di 23 contropiedi nati da turn over dei bianconeri. Non c’è che dire, un perfetto esempio di Zemanlandia portata sul ghiaccio.

due IL FOLLETTO 2, LA VENDETTA
Chi non ricorda i polmoni infiniti di Petteri Nummelin, che passava due terzi di partita sul ghiaccio negli anni migliori? Oggi Fredrik Pettersson con la sua generosità sembra aver ereditato queste abitudini, passando sul ghiaccio una buona mezz’ora a partita, soprattutto durante i (molti) momenti di difficoltà in questo inizio stagionale della sua squadra. Casco da topscorer, polmoni infiniti, bastone da scassare al primo attacco di nervi e si va sul ghiaccio a rincorrere anche le mosche.

tre SARÀ PER VIA DELLA MASCHERA
Da qualche settimana Giovanni Morini è costretto a giocare con la griglia sul casco a causa di un disco ricevuto sulla bocca durante un allenamento. Questo non impedisce al giovane italiano di farsi apprezzare come uno dei migliori bianconeri in questo inizio stagione, giocando con generosità, intelligenza tattica e tanto sudore. Qualcuno durante la partita contro il Bienne ha esclamato “guarda che Reuille è rientrato dall’infortunio” riconoscendo nel numero 23 doti e capacità tipiche del più navigato Sebastien. E sì, pure la maschera è uguale, basterebbe solo invertire i numeri sulla maglia…

quattro IL SENSO DEL LUGANO PER IL MASOCHISMO
Contro lo Zugo 1-3 dopo 22’, a Losanna 0-2 dopo 8’, 1-2 dopo 8’ contro il Davos, 0-2 con il Bienne dopo 10’ e infine altro 0-2 dopo addirittura 4’ alla Valascia. Logiche e affannose rimonte tentate e riuscite solo due volte. Per giocare degli inizi del genere tanto vale prendere un martello e giocare a chi colpisce più dita della propria mano.

cinque E QUALCUNO GETTÒ LA SPUGNA SUL RING
È il 43’ alla Resega, il Bienne di Kevin Schläpfer è in vantaggio 2-1 sul Lugano di Fischer. Walker viene espulso dopo aver cercato di raddrizzare la serata, proprio lui che come i pugili più duri generosi è l’ultimo a mollare. I suoi compagni barcollano, Steiner, Olausson e Haas ci danzano attorno quasi per schernirli, il pubblico è attonito. A un tratto il tabellone elettronico si spegne, per un apparente guasto elettronico. Probabilmente è così, ma a noi piace pensare che da bordo ring qualcuno abbia voluto gettare una spugna oltre le corde, per fermare almeno per qualche minuto lo strazio di quel pugile suonato.

Studente universitario in Scienze della Comunicazione all'USI, segue giornalmente lo sport a 360°. Si occupa principalmente delle interviste, seguendo da vicino l'Ambrì Piotta.

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