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Ambrì Piotta

5 spunti da Ambrì: il boxplay, mal da trasferta, una mano a Hrachovina, mira da aggiustare

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


uno Boxplay, livello esperto

L’Ambrì Piotta è sinora stata la squadra più indisciplinata in termini di penalità minori, con un totale di 60 circostanze in cui i biancoblù si sono visti assegnare due minuti e che si sono tradotte in 54 opportunità per gli avversari di giostrare in powerplay.

Fortunatamente il boxplay della squadra di Cereda (sollecitato in media per 7 minuti a partita) è il migliore del campionato (88.89%), e per mantenere questo primato i biancoblù nel weekend hanno alzato l’asticella della difficoltà.

Nella sfida della Bossard Arena – e dunque contro il miglior attacco del torneo – l’Ambrì ha infatti giocato addirittura in cinque circostanze diverse in 3-contro-5 (!), portando poi il conteggio addirittura a sei dopo essersi ritrovato in doppia inferiorità per una volta anche contro il Rapperswil… Questo deve essere un record, e contando che con tre uomini i leventinesi hanno incassato solamente la rete di Hofmann, non è poi andata così male!

due Mal da trasferta, diamo i numeri

(PPR/Patrick B. Kraemer)

Ad un mese dall’inizio del campionato l’Ambrì Piotta è l’unica squadra a non aver ottenuto nemmeno un punto in trasferta (5 partite e altrettante sconfitte nei 60 minuti), mentre in casa i biancoblù stanno tenendo un buon ritmo, con una media di 1.86 punti a partita che posizionano in questo senso la squadra di Cereda al quinto posto.

Guardando alle statistiche il dato che subito salta all’occhio sono gli appena 6 gol in 5 partite segnati oltre Gottardo, e complessivamente in trasferta la differenza reti parla di un -14 contro un +7 nei match casalinghi.

Ci sono però tanti altri dati interessanti che vedono un calo importante quando l’Ambrì gioca on the road (vedi tabella), come ad esempio le conclusioni in porta sui 60 minuti che da 34,87 alla Valascia passano a soli 24,6. La percentuale al tiro è di appena il 4,88% e le prestazioni dei portieri sono scese dal 94.86 di SV% casalingo all’87,67, numeri che portano ad un PDO di appena il 92.55% che lascia ampio margine di crescita.

Sulle altre piste inoltre l’Ambrì si è trovato molto spesso nella difficile posizione di dover rincorrere, passando addirittura il 65.26% del tempo in svantaggio. Solamente per il 6.83% del tempo i biancoblù erano invece in pista guidando nel punteggio.

tre Hrachovina e una mano in più

NLIcedata.com

Sinora in campionato il portiere Dominik Hrachovina non ha raccolto molte soddisfazioni, con una percentuale di parate dell’86.96% e 3.68 reti incassate ad incontro, il tutto sull’arco di quattro partite (nessuna vittoria).

Se da un lato Manzato è stato bravo a dimostrarsi decisamente in forma quando chiamato in causa (quattro vittorie di cui due con shutout), dall’altro bisogna sottolineare come l’estremo difensore ceco si sia ritrovato tra i pali nell’ambito di serate non propriamente brillanti da parte dei suoi compagni.

Hrachovina è infatti stato battuto principalmente dallo slot, con praticamente tutti i suoi gol incassati – tranne un paio – arrivati da distanza ravvicinata ed anche in seguito ad una copertura meno convinta della zona calda da parte degli altri biancoblù in pista.

Va inoltre preso in considerazione il fatto che Hrachovina ha giocato in trasferta contro le tre squadre più quotate del campionato – Zugo, Berna e ZSC Lions – mentre in casa ha affrontato un Ginevra che in quel periodo aveva finito per ottenere sei vittorie nelle prime sette partite… Insomma, non proprio tra le più semplici delle situazioni

quattro Una poltrona scomoda…

…ovvero quella da cui osserverà la serata CHL di martedì sera l’Ambrì Piotta, che a dipendenza del risultato che scaturirà tra Färjestad e Red Bull Monaco saprà se il giorno successivo sarà chiamato a giocare una partita inutile oppure no.

Indubbiamente è un peccato che le ultime sfide di un girone non vengano giocate tutte in contemporanea, ma la CHL è una competizione che deve fare a spallate per incastrarsi nei calendari dei vari campionati, nelle disponibilità delle piste e tra le richieste dei diversi club.

Ciò non toglie che la prospettiva di vedere una partita tra due squadre già matematicamente eliminate non è delle più appetibili, ed in questo senso qualche tifoso potrebbe anche scegliere di rimanere a casa, con relative conseguenze in termini di incassi.

D’altro canto però quello di mercoledì sarà l’unico impegno casalingo settimanale dell’Ambrì Piotta, e per gli appassionati questo potrebbe essere un motivo più che sufficiente per non mancare l’appuntamento alla Valascia. E inoltre, quanto presto rivedremo i biancoblù in Europa?

cinque Sarà il derby dei lividi?

Ambrì Piotta e Lugano torneranno ad affrontarsi tra un paio di settimane, e se le cose continueranno così, sarà probabilmente il caso che i giocatori delle due squadre ticinesi indossino qualche protezione in più.

Biancoblù e bianconeri ad oggi sono infatti “al comando” della speciale classifica che va a conteggiare il numero di tiri effettuati che, al posto di arrivare sino in porta, sono stati bloccati dal corpo dei giocatori avversari.

In cima alla graduatoria la truppa di Kapanen, che sugli stinchi avversari ha sparato un totale di 208 tiri (oltre 17 a partita), mentre poco sotto troviamo gli uomini di Cereda, che addosso agli avversari hanno scagliato 174 conclusioni. Basteranno un paio di settimane per aggiustare la mira?

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