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Coppa Spengler

Sarà semifinale Davos-Lugano, Avtomobilist piegato 3-1

DAVOS – AVTOMOBILIST

3-1

(2-1, 0-0, 1-0)

Reti: 5’28 Ruutu (Shore, Pascoud) 1-0, 8’35 Shore (Dino Wieser, Simion) 2-0, 17’58 Golyshev (Turbin) 2-1, 43’39 Marc Wieser (Ruutu, Jung) 3-1

Note: Vaillant Arena, 6’300 spettatori (tutto esaurito). Arbitri Fonselius, Leggo; Kovacs, Wüst
Penalità: Davos 4×2′, Avtomobilist 7×2′

DAVOS – Saranno i padroni di casa del Davos gli avversari del Lugano in semifinale di Coppa Spengler, con i grigionesi usciti vincitori dalla sfida contro l’Avtomobilist Yekaterinburg con il risultato di 3-1.

Con questo risultato almeno una delle due squadre svizzere sarà di sicuro in finale, mentre la seconda contendente uscirà dal match tra Dinamo Minsk e Team Canada.

La squadra di Del Curto in semifinale ci è giunta dopo una partita non certo emozionante o ricca di colpi di scena, ma nella quale i gialloblù hanno sfruttato le occasioni con la riuscita quasi massima.

I padroni di casa, infatti, hanno ancora mostrato (forse con ancora più evidenza) i problemi di gioco legati alle ripartenze e alle uscite dal terzo, difetto sul quale i russi hanno spinto parecchio.

Con il loro stile “dump and chase” Monya e compagni – giocatore dalle skills fantastiche, da tenere d’occhio – hanno messo grande pressione sui grigionesi, provocando diversi turn over che hanno messo in evidenza i limiti della squadra di casa.

Solo la linea dei rinforzi, con un fantastico Shore, ha saputo di nuovo portare attacchi con intelligenza e razionalità, mentre i vari Wieser, Ambühl e Lindgren hanno spesso litigato col disco, risultando imprecisi nella manovra offensiva.

Sono state infatti pochissime le occasioni limpide per il Davos, su cui il portiere russo Lisutin (terzo portiere dell’Avtomobilist) non sempre è sembrato irreprensibile, mentre sull’altro fronte, Gilles Senn ha sfoderato diversi interventi provvidenziali, ed è stato anche aiutato dall’imperizia dei biancorossi, a volte un po’ troppo leziosi davanti alla porta.

Paradossalmente, e non è uno scandalo ammetterlo, il Davos supera il turno dopo aver vinto due partite giocate male e in parte peggio dei propri avversari, ma sono stati capaci di sfruttare al massimo le proprie occasioni da rete e hanno trovato in Nyffeler e Senn dei pilastri quasi inaspettati.

La manovra generale dei padroni di casa presenta infatti grosse lacune in fase di transizione e anche nel primo passaggio, con i difensori (ad immagine di Forster) che spesso e volentieri cadono vittime del forecheck avversario, con i compagni più giovani e inesperti non semore capaci di colmare questi vuoti.

Dall’altra parte l’Avtomobilist, se nella scorsa edizione si era proposto come piacevole sorpresa per il gioco proposto, molto tecnico e ordinato, quest’anno rappresenta sicuramente la delusione del torneo, sempre sconfitto in tutte tre le partite disputate.

E ora avanti con le semifinali, l’appuntamento con la classica tra Davos e Lugano, una primizia nella cornice della Coppa Spengler.

fattore2CINICI E BEN PROTETTI:  Va detto, sull’arco della partita il Davos ha avuto poche occasioni pulite e meno ancora ha proposto le sue tipiche scorribande “alla Davos”, ma i grigionesi hanno sfruttato al massimo le loro opportunità da rete, con cinismo e un po’ di fortuna, come nel caso del gol d’apertura di Ruutu.

Oltre a ciò, i padroni di casa sono stati sorretti alla grande da un Senn in forma, che ha rintuzzato le molteplici occasioni russe nel finale, lasciando cadere pochissimi dischi e gestendo alla perfezione le mischie.

Tra i problemi di gioco a volte bastano pochi accorgimenti per aver lo stesso la meglio su un avversario che ai punti avrebbe sicuramente meritato di più.

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