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Ambrì Piotta

Prima sconfitta per l’Ambrì, battuto per 2-1 dagli svedesi dell’Örebro

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SURSEE – Seconda uscita stagionale per l’Ambrì Piotta sul ghiaccio di Sursee, dove i biancoblù hanno incontrato la squadra svedese dell’Örebro, formazione che lo scorso anno ha ottenuto la promozione nella massima lega nazionale con in panchina il bianconero Peter Andersson.

Il match ha presentato un ritmo un po’ più blando rispetto all’incontro con il CSKA Mosca, con i leventinesi che si sono fatti preferire nei primi 20 minuti di gioco, mentre gli svedesi hanno mostrato il meglio nella seconda frazione di gara.

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Serge Pelletier ha mandato in pista una formazione rivisitata rispetto a quella di due giorni prima, visto che alle assenze di Park, Williams e Lüthi si sono aggiunte anche quelle di El Assaoui, Schaefer (era comunque già prevista una rotazione con Zurkirchen, in panchina si è seduto il 17enne Ronchi). Nella seconda metà di partita non si è inoltre più visto sul ghiaccio Marco Pedretti, che pare abbia subito un colpo alla testa.

L’Ambrì si è mosso bene nel corso del primo tempo, trovando il vantaggio al 12’47 grazie alla prima rete in prima squadra del 20enne attaccante Lukas Lhotak. Il ragazzo con passaporto ceco si è reso protagonista di una bella progressione sulla sinistra, lasciandosi poi alle spalle il difensore avversario con una finta e sorprendendo tra i gambali il portiere Tim Sandberg.

I biancoblù hanno poi sfiorato il raddoppio poco dopo, quando Inti Pestoni si è trovato a tu per tu con il portiere svedese dopo passaggio illuminante di Daniel Steiner. Proprio quest’ultimo, però, si trovava sulla panchina dei penalizzati quando l’Örebro ha trovato il pareggio con un bel tiro di Tim Wallace, su cui Sandro Zurkirchen nulla ha potuto.

Nella sua prima apparizione con l’Ambrì, il portiere numero 39 si è mosso in generale molto bene. Poco poteva fare, infatti, anche in occasione del 2-1 firmato in powerplay da Ben Walter, arrivato in boxplay dopo un errore in fase di disimpegno che è andato a creare un ghiotto 3-contro-1.

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L’ex Zugo ha evidenziato un’ottimo senso della posizione e una certa tranquillità nel giocare i dischi dietro la porta e nell’utilizzo del bastone, caratteristiche che non tutti gli estremi difensori possono vantare. Nel finale ha poi ben affrontato un attaccante dell’Örebro lanciato tutto solo verso la sua porta, dando ai suoi compagni la possibilità di riacciuffare il pareggio negli ultimi minuti.

Il pareggio, però, non è purtroppo arrivato, questo a causa anche delle troppe penalità (ben 4) incassate dai leventinesi nel terzo periodo. Alexandre Giroux sta invece ancora attendendo di riuscire a mettere a segno il suo primo punto, con il canadese che sicuramente riuscirà ad esprimersi molto meglio quando potrà essere schierato all’ala.

Questo potrebbe essere il caso nel momento in cui debutterà anche Park, che probabilmente sarà in pista venerdì sera a Biasca contro il Metallurg Novokuznetsk.

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