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NHL

Per i Rangers gara 3 è l’ultima spiaggia, i Kings tentano il colpo

rangers
96 PUNTI
(45-31-6)
#2 METRO DIVISION
2014_Stanley_Cup_Finals
kings
100 PUNTI
(46-28-8)
#3 PACIFIC DIVISION

SERIE 0 – 2

Gara 1: Rangers @ Kings 2-3 OT
Gara 2:
Rangers @ Kings 4-5 2xOT
Gara 3: Kings @ Rangers | lunedì 9 giugno, ore 02:00
Gara 4: Kings @ Rangers | mercoledì 11 giugno, ore 02:00
Gara 5*: Rangers @ Kings | venerdì 13 giugno, ore 02:00
Gara 6*: Kings @ Rangers | lunedì 16 giugno, ore 02:00
Gara 7*: Rangers @ Kings | mercoledì 18 giugno, ore 02:00

NEW YORK – Dopo due partite e oltre 154 minuti di gioco i New York Rangers non si sono mai trovati nemmeno per un secondo in svantaggio. In entrambi i momenti in cui è suonata la sirena finale, però, sono stati i Los Angeles Kings ad aver ottenuto il gol decisivo.

Questo ben testimonia la testardaggine dei Kings, che in tutti questi playoff si sono dimostrati capaci di rientrare in partite che parevano oramai aver perso, rimontando moltissime volte degli svantaggi che li vedevano in ritardo di due reti. Ora che la serie si sposta per le prossime due partite a New York, per i Rangers si tratta già dell’ultima spiaggia, visto che una sconfitta in gara 3 coinciderebbe probabilmente con l’addio ai sogni di sollevare al cielo la Stanley Cup.

Nella storia della NHL, solamente tre squadre sono riuscite a vincere la coppa dopo essersi ritrovate in svantaggio per 2-0, l’ultima delle quali i Boston Bruins nel 2011, proprio contro i Vancouver Canucks di Alain Vigneault. I Rangers hanno vinto 2 delle ultime 7 serie in cui si sono trovati in svantaggio per 2-0, tra cui la serie al primo turno contro i Washington Capitals della passata stagione.

[pullquote]Abbiamo giocato un buon hockey, meritavamo un risultato migliore.
(Alain Vigneault)[/pullquote]

I Los Angeles Kings invece hanno vinto 7 serie consecutive in cui si sono trovati avanti per 2-0; l’unica loro sconfitta in questo senso è da registrare parecchi anni fa: nel 1968 contro i Minnesota North Stars.

Per riuscire a tornare alla vittoria i Rangers avranno assoluto bisogno del miglior Henrik Lundqvist, assoluto protagonista dei primi tre turni e pretendente al Conn Smythe Trophy. In questa finale, però, New York ha vanificato per ben 4 volte un doppio vantaggio, con lo svedese che probabilmente si aspettava da se stesso qualche “miracolo” in più.

Un importante cambiamento che accompagna il viaggio delle due squadre da Los Angeles a New York è rappresentato dal fatto che, per i prossimi due incontri, i Rangers avranno la facoltà di scegliere quali linee schierare a dipendenza degli avversari in pista.

È probabile che Alain Vigneault voglia schierare la sua prima linea lontano dal miglior blocco dei Kings guidato da Kopitar, mentre McDonagh potrebbe essere sistematicamente in pista quando verranno utilizzati Brown e Gaborik.

Con il passare del tempo anche la fatica diventerà un fattore importante. I Kings hanno giocato un solo incontro in più dei Rangers, ma hanno terminato gli ultimi 3 incontri all’overtime, vincendo tutte le partite ma senza mai essere in vantaggio nel punteggio sino al gol decisivo. Los Angeles ha dunque passato parecchio tempo a rincorrere gli avversari, cosa che alla lunga potrebbe essere stancante fisicamente e mentalmente.

[pullquote]Nei playoff non si è mai freschi, ciò che conta è la determinazione.
(Darryl Sutter)[/pullquote]

Darryl Sutter ha infatti evidenziato una certa preoccupazione sabato sera, con ad esempio Drew Doughty che ha giocato oltre 41 minuti in gara 2.

I Rangers non si trovano però in una situazione migliore e, se hanno avuto qualche giorno più per riposare prima dell’inizio della finale, sicuramente a livello mentale si trovano stretti in un angolo.

L’appuntamento è al Madison Square Garden lunedì notte alle ore 2:00, quando andrà in scena la partita più importante per New York da 20 anni a questa parte. La serie continuerà poi nella Grande Mela con la quarta sfida in programma mercoledì; in caso di necessità si tornerà poi a Los Angeles per gara 5 nella nottata di venerdì.

Di seguito le impressioni dei due allenatori prima di gara 2, Alain Vigneault e Darryl Sutter.

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