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Interviste

Morini: “Sono un lavoratore, farò tutto per giocare il più possibile”

LUGANO – Dopo aver acquisito la licenza hockeyistica svizzera al termine dell’ultimo campionato élite, il giovane centro Giovanni Morini è pronto per il salto in prima squadra, forte dei 52 punti (23 gol) ottenuti in 40 partite la scorsa stagione nel settore giovanile.

Morini ha firmato nel mese di marzo un contratto di due anni con il Lugano, ponendo fine ad alcuni rumors di mercato che volevano anche altre squadre di NLA interessate a lui.

Giovanni Morini, anche se sei da poco in gruppo, prova a descriverci le tue sensazioni dopo il passaggio dagli élite alla prima squadra...
“Come hai detto abbiamo cominciato da poco e con la prima squadra non sono mai sceso sul ghiaccio. Comunque ho potuto intuire come già il livello degli allenamenti sia completamente diverso, ogni giocatore regge un’intensità decisamente maggiore e questo mi ha fatto capire cosa mi aspetta sul piano fisico dalla prossima stagione”.

Puoi descriverti come stile di gioco a chi ancora non ti conosce?
“Sono un lavoratore, so destreggiarmi sia in attacco che nella fase difensiva. Amo lottare lungo le balaustre e negli angoli, ma poi vedremo più in là quale sarà il mio ruolo in prima squadra”.

Hai fatto tutta la trafila delle giovanili giocando con tuo fratello Paolo, recentemente passato in LNB all’Olten. Come sarà ora che per la prima volta avete due strade diverse?
“È sicuramente un fattore da considerare, dato che ora mi dovrò abituare a giocare con altri compagni. In tutta la mia carriera ho giocato assieme a mio fratello, perlopiù nella stessa linea e ci intendevamo a memoria. Ma so che i miei nuovi compagni sono tutte persone intelligenti e posso sicuramente trovarmi bene con loro come è stato con mio fratello”.

Arrivi dagli élite trovando in prima squadra giovani che avevano già compiuto il salto come Fazzini, Dal Pian, Romanenghi, Sartori ecc. Quando si gioca nelle giovanili e si vedono altri ragazzi arrivare in prima squadra si trovano sicuramente molti stimoli...
“Sicuramente siamo più stimolati, perché vediamo quale livello dobbiamo raggiungere e sappiamo che altri ce l’hanno fatta seguendo il nostro stesso percorso. Chi ci arriva deve essere da stimolo e da esempio per tutti gli altri giovani”.

Hai partecipato ai Mondiali di categoria D1A con la nazionale maggiore italiana. Seppur di livello inferiore ai mondiali A, partecipare a un torneo simile rappresentando il proprio paese per un giovane dev’essere qualcosa di imperdibile…
“Sì è stato un grande onore poter vestire la maglia della nazionale del mio paese. È stata una grande esperienza, anche perché è stata la mia prima volta con la nazionale maggiore e giocare a quei livelli mi ha insegnato molti meccanismi che potranno essermi utili anche nella prossima stagione con il Lugano”.

Sul piano personale e di squadra quali sono i tuoi obiettivi per la prossima stagione?
“A livello di squadra l’obiettivo deve essere sempre quello di lavorare per vincere. Per noi è importante provare a vincere tutte le competizioni, il campionato, la Coppa Svizzera e la Coppa Spengler. A livello personale voglio lavorare per ritagliarmi un posto in squadra e giocare il più possibile, anche se sarà dura, ma farò del mio meglio”.

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