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Ambrì Piotta

Match intenso e KO frustrante, ma l’Ambrì è più vivo che mai

Alcuni episodi hanno deviato una sfida giocata con carica. Nel terzo tempo un autogol e due minuti a 5-contro-3 non sfruttati, ma i segnali sono positivi

Match intenso e KO frustrante, ma l’Ambrì è più vivo che mai

LANGNAU – AMBRÌ

4-3

(1-0, 1-2, 2-1)

Reti: 15’22 Schmutz (Earl, Maxwell) 1-0, 26’48 Rohrbach (Müller, Zwerger) 1-1, 34’52 Rohrbach (Fora, Müller) 1-2, 39’30 Earl (Glauser) 2-2, 51’28 Flynn 2-3, 51’55 Maxwell 3-3, 57’21 Berger (DiDomenico) 4-3

Note: Ilfishalle, 6’000 spettatori. Arbitri Wiegand, Dipietro; Obwegeser, Schlegel
Penalità: Langnau 7×2′ + 1×10′, Ambrì 6×2′ + 1×10′

LANGNAU – Un paio di maledetti episodi, e l’Ambrì Piotta ha visto trasformarsi una delle sue partite più intense in una sconfitta estremamente frustrante, arrivata al termine di un match giocato con grande carica dagli uomini di Luca Cereda, infine puniti da uno svilupparsi degli eventi dal gusto davvero amaro.

Impossibile non partire dal terzo tempo, quando uno sfortunato autogol di Jannik Fischer aveva immediatamente ridimensionato il momentum creato dalla rete in powerplay di Brian Flynn – otto punti nelle ultime cinque partite! – e lasciato intendere che il finale di incontro sarebbe stato di quelli al cardiopalma.

Le cose sarebbero però dovute andare diversamente, con l’Ambrì che ha avuto la possibilità di giocare per addirittura due interi minuti in 5-contro-3, ma la prima unità di powerplay non è riuscita ad eludere la guardia di un bravissimo Punnenovs, nel frangente anche favorito ad un incedere un po’ statico degli ospiti.

La classica beffa era dunque dietro l’angolo, e quando Dotti si è visto penalizzare qualche minuto più tardi il frustrante epilogo si è concretizzato con il punto di Pascal Berger, libero di battere per la quarta e decisiva volta Benjamin Conz.

Tutto questo è successo dopo che anche il finale di periodo centrale aveva messo a dura prova l’equilibrio emotivo dell’Ambrì Piotta, con un intervento scorretto di DiDomenico ai danni di Fischer non ravvisato dai direttori di gara, ed il Langnau in rete sugli sviluppi dell’azione a 30’’ dalla sirena.

Diversi dunque gli episodi che hanno reso la sfida una vera e propria girandola di emozioni ma, una volta fatto un passo indietro ed analizzato il match con maggior freddezza, rimane una prestazione lodevole da parte dei biancoblù, che hanno mostrato grande intensità e coinvolgimento per tutti i 60 minuti.

Su ambo i fronti il match era però iniziato un po’ in sordina, con il primo tempo capace di sbloccarsi solamente con il gol di Schmutz a risultato di un disco malamente perso da Jelovac – brutta prova la sua – ma complessivamente avaro di reali occasioni da rete.

In quella fase le due squadre si sono scambiate spesso il possesso del disco, cercando quell’intensità che avrebbe permesso di dare alla sfida una precisa inerzia… Tendenza che però non si è mai concretizzata, visto che la partita si è sviluppata sui binari dell’equilibrio ed ha prodotto occasioni a fiammate, ed in questo senso l’Ambrì ha sempre risposto colpo su colpo alle accelerate avversarie.

Gli ospiti nel secondo tempo sono così riusciti a girare lo score grazie alla prima doppietta in NLA di Dario Rohrbach, con la prima rete a risultato di un bel disco recuperato da Müller e la seconda invece su deviazione dopo tiro di Fora.

Il match si è poi sviluppato nell’ultima frazione come già descritto, ma nonostante la sconfitta la prova dimostra nuovamente quanto questo Ambrì sia vivo e battagliero. La prima linea tutta straniera ha mostrato nuovamente la via, e l’attuale impostazione permette anche al secondo blocco di contribuire con qualità e quantità, mentre il lavoro del “solito” bottom six ha visto diversi acuti grazie alla costanza di elementi come Egli oppure Trisconi.

Dal carattere all’intensità, così come alla recente crescita di alcuni singoli – Flynn e Plastino su tutti – c’è dunque stato tanto di positivo in questo weekend, ed appare dunque ancor più beffardo il destino dell’Ambrì, che a serata conclusa si è ritrovato nuovamente ultimo. La strada è però quella giusta, a maggior ragione dopo quanto la squadra di Cereda ha espresso nelle ultime uscite.


IL PROTAGONISTA

Chris DiDomenico: Nel bene e nel male, il canadese del Langnau non vive mai una partita nell’anonimato, ed anche sabato sera la sua presenza non è certo passata inosservata.

La sua carica sul ghiaccio è la solita, in termini positivi quando macina gioco, ma anche in negativo quando distribuisce qualche colpo di troppo. Il suo check su Fischer non è stato ravvisato, ed ha portato ad uno scambio di “battute” con Upshall che si è protratto sin sulle panchine dei penalizzati.

Nel finale ha però pescato Pascal Berger tutto solo davanti a Conz, permettendo al compagno di decidere la partita.


HIGHLIGHTS

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