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Lugano

Lugano e Zugo, uno scambio che offre tante opportunità

Difficilmente, tra la stragrande maggioranza dei tifosi svizzeri di hockey, questo mercato dei giocatori aperto praticamente tutto l’anno farà mai l’unanimità, soprattutto per una questione di “affetto” verso una squadra e dei giocatori che rappresentano un ideale, per molti anche degli “eroi”.

Diverso ma altrettanto comprensibile il punto di vista di DS e allenatori, così come quello dei giocatori stessi. Questa libertà di mercato, condivisibile o meno, permette alle società di riparare a situazioni difficili sia a livello sportivo, contrattuale, che puramente di spogliatoio, oppure semplicemente da l’opportunità di correggere in corsa la rosa della squadra. Il mondo dell’hockey è sempre più aziendale, i giocatori sono sempre più degli impiegati – con tutte le differenze del caso – e il ghiaccio è sempre meno “terra” in cui piantar bandiere.

Il Lugano è, nelle ultime due stagioni, una delle società che più ha approfittato di questo libero scambio, e l’ultima operazione effettuata in questi giorni sorprende sì, ma non più di tanto i tifosi bianconeri. L’operazione di cui si parla era nell’aria dei corridoi di Resega e Bossard Arena da tempo, a stupire è forse solamente il nome dei protagonisti.

Con il senno di poi è sempre facile esprimersi, più difficile sapere esattamente ciò che ci si dice nello spogliatoio e negli uffici. Fatto sta che il partente Schlumpf in questi primi due turni scarsi di campionato non è stato nemmeno l’ombra di quel promettente difensore esploso la stagione scorsa, e se i suoi problemi siano di natura fisica, personale o ambientale non sta a noi giudicarlo, se però l’operazione che lo ha portato a Zugo dovesse fargli bene, ne saremmo comunque felici per la sua persona.

Chi più gioverà da questo scambio? Difficilissimo ora pronunciarsi, fatto sta che a Lugano arriva un Calle Andersson che aveva fatto gola a tutti i bianconeri durante l’estate, e un Alessio Bertaggia il cui mancato ritorno due stagioni fa aveva fatto parecchio discutere.

Il Lugano perde un difensore dal grande potenziale, acquisisce un talento di valore internazionale che probabilmente partirà a fine stagione, ma non vanno dimenticati l’arrivo di Furrer e il probabile impiego in pianta stabile di un sempre più convincente Sartori. Con Bertaggia ritorna un talento di casa – sono ben 8 i ticinesi in rosa – e solo per questo vi è da essere contenti.

Ma poi, soprattutto, che soddisfazione rivedere sul ghiaccio della Resega due maglie bianconere con i nomi di Bertaggia e Andersson


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