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Ambrì Piotta

L’Ambrì torna dalla pausa con troppa ruggine, vince il Friborgo

Tante imprecisioni in copertura per i biancoblù ad inizio gara, il Gotteron segna tre gol in 12 minuti. D’Agostini riapre il match, ma l’Ambrì crea troppo poco

L’Ambrì torna dalla pausa con troppa ruggine, vince il Friborgo

FRIBORGO – AMBRÌ

4-2

(3-1, 0-1, 1-0)

Reti: 2’10 Rossi (Lhotak, Mottet) 1-0, 6’33 Brodin (Furrer) 2-0, 11’44 Desharnais (Stalberg, Gunderson) 3-0, 14’01 D’Agostini (Upshall) 3-1, 26’46 D’Agostini (Müller) 3-2, 59’21 Rossi

Note: BCF Arena, 6’260 spettatori. Arbitri Stricker, Dipietro; Kehrli, Gnemmi
Penalità: Friborgo 2×2′ + 1×10′, Ambrì 6×2′ + 1×10′

AMBRÌ – Ci ha messo praticamente un tempo intero l’Ambrì Piotta a scrollarsi di dosso l’evidente ruggine accumulata durante la pausa, e questo in definitiva ha segnato irrimediabilmente un match che nel suo svolgimento ha poi visto i biancoblù riuscire perlomeno a dare una certa stabilità alla sfida.

Tutto si è però logicamente complicato dopo che il Friborgo ha potuto superare per tre volte il rientrante Benjamin Conz nei primi 12 minuti di gioco, con il portiere di fatto incolpevole al netto delle imprecisioni in copertura difensiva ed impostazione dei suoi compagni.

La squadra di Cereda è stata infatti la causa dei suoi mali nel turbolento inizio di gara, facendosi trovare spesso fuori posizione e leggendo in maniera imprecisa il gioco, permettendo a Sprunger e compagni – già in pista martedì – di scagliare ben 15 tiri nel primo quarto d’ora.

(PPR/Peter Klaunzer)

Mentre la fase difensiva dell’Ambrì sbandava nel tentativo di ritrovare i suoi automatismi – non bisogna dimenticare l’ottimo momento che la squadra stava vivendo prima della pausa – il Gotteron si è portato sin sul 3-0 con le segnature dello scatenato Rossi, Brodin e poi Desharnais.

La partita avrebbe poi potuto chiudersi definitivamente già nel primo tempo, con una vera sassaiola verso Conz che ha visto i dragoni sfiorare il 4-0 a più riprese. I leventinesi hanno però resistito e sono stati loro a dare uno scossone alla partita, con D’Agostini che ha ridato ossigeno ai suoi superando Berra al rientro da una penalità, su bel suggerimento di Scottie Upshall.

Il veterano canadese ha complessivamente giocato una buona gara, portando in pista energia, diversi tentativi di tiro ed anche una buona presenza fisica, sia alle assi che nello slot avversario. Interessante sarà vederlo con più frequenza in powerplay, con la sua presenza davanti al portiere che promette di portare un po’ di quel mordente che anche venerdì è mancato, ad immagine per esempio di un Flynn che nel terzo tempo ha peccato di convinzione davanti a Berra in una delle poche chance costruite.

(PPR/Peter Klaunzer)

Da segnalare inoltre l’assenza di Fora – che probabilmente vedremo sabato – compensata dal ritorno anticipato di Ngoy e dall’impiego di Payr in diverse situazioni importanti, comprese delle fasi di powerplay in cui il giovane ha tentato spesso la conclusione.

La prima rete dell’Ambrì ha avuto il merito di ridimensionare il brio offensivo del Gotteron, dando maggiore stabilità alla sfida. La tendenza si è confermata quando gli ospiti hanno infilato anche il secondo gol, sempre su ripartenza e ancora per mano di D’Agostini, ben lanciato da Müller.

Il match a quel punto si è fatto più chiuso, con l’Ambrì bravo a resistere a quattro minuti consecutivi di inferiorità numerica, mentre sull’altro fronte Berra è stato salvato dai ferri su tiro velenoso di Jelovac.

Negato il primo powerplay di serata nonostante un intervento di Brodin probabilmente falloso su Fischer, la squadra di Cereda nel terzo tempo ha finalmente avuto l’opportunità di giostrare con l’uomo in più, ma nonostante alcune trame interessanti il tiro giusto non è arrivato.

Complessivamente l’Ambrì sul fronte offensivo ha comunque prodotto troppo poco per sperare di tornare a casa con un risultato utile, sia alla luce del difficile inizio di gara, sia considerando quanti esigui siano stati i momenti di reale possesso del disco nel terzo offensivo.

I biancoblù i loro pericoli principali – così come le due reti – li hanno creati in ripartenza, dunque quando ci si è ritrovati a dover prendere iniziativa e spingere alla caccia del pareggio, qualcosa è mancato.

Il Friborgo ha così potuto mettere in cassaforte la quarta vittoria consecutiva ottenendo il 4-2 a porta sguarnita, portandosi sopra la linea a discapito del Lugano. I biancoblù rimangono invece ultimi in classifica con un bottino di 20 punti in altrettanti incontri, e già a partire da sabato contro il Losanna dovranno saper inserire una marcia in più.


IL PROTAGONISTA

Matthias Rossi: Scatenato e onnipresente soprattutto nella prima metà di partita, l’ala della seconda linea burgunda ha rappresentato una vera spina nel fianco per l’Ambrì.

Autore delle reti che hanno aperto e chiuso la contesa, Rossi ha festeggiato come meglio non avrebbe potuto il rinnovo di una settimana fa, dimostrandosi il più intraprendente dei suoi con addirittura dieci (!) tiri in porta.


HIGHLIGHTS

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