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Ambrì Piotta

L’Ambrì spreca troppo, il Friborgo si impone in rimonta per 3-2

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FRIBORGO – AMBRÌ

3-2

(0-2, 2-0, 1-0)

Reti: 17’55 Lauper 0-1, 19’52 Giroux (Pestoni) 0-2, 25’46 Vauclair (Sprukts) 1-2, 30’55 Huguenin (Dubé) 2-2, 48’35 Granak 3-2

Note: BCF Arena, 6’700 spettatori. Arbitri Stricker, Wehrli; Bumoulin, Tscherrig
Penalità: Friborgo 3×2′, Ambrì 4×2′

FRIBORGO – Nel giro di 24 ore i punti dalla linea sono passati da tre a nove per l’Ambrì Piotta che, sconfitto per 3-2 a Friborgo, potrebbe aver mancato l’ultima reale occasione per rimanere in corsa per l’accesso ai playoff. Al termine di un match appassionante, spettacolare e ben giocato da entrambe le squadre, ai biancoblù rimane infatti il rammarico per aver fallito troppe occasioni da rete nella prima parte di contesa, che hanno permesso al Friborgo di ricompattarsi ed impostare la rimonta.

Peccato, indubbiamente, perché i ragazzi di Pelletier avevano iniziato la partita con un piglio decisamente diverso rispetto a venerdì. L’Ambrì ammirato alla BCF Arena ha infatti aggredito l’avversario nel primo tempo, pattinando il doppio dei burgundi ed evidenziando una grandissima determinazione, questo su tutto l’arco dei quattro blocchi offensivi.

Non a caso, infatti, le occasioni sono arrivate a grappoli, prima con un contropiede di Giroux, e poi con i vari Dostoinov, Lhotak e Schlagenhauf. Con una formazione molto simile a quella delle precedenti uscite – dentro Zgraggen e Grieder, fuori Bouillon e l’infortunato Kobach – il fatto di aver cercato con maggiore frequenza il tiro ha permesso all’Ambrì di generare immediatamente un momentum favorevole, alimentato anche da “piccole cose”, come un check micidiale di O’Byrne che è rimbombato nella pista friborghese.

Conz in quei frangenti ha dimostrato quanto in questa seconda di fase sia in netta ripresa, ed ha infatti parato il “parabile” sino al gol in shorthand di Lauper, autore di un pregevole tiro di polso in contropiede, quando sulla panchina dei penalizzati c’era O’Byrne.

Dopo aver sprecato tanto, l’Ambrì ha assestato un nuovo colpo al Friborgo a soli otto secondi dalla prima sirena, con Pestoni che ha recuperato il disco e l’ha offerto con un assist stupendo da dietro la porta a Giroux, che non ci ha pensato due volte ad insaccare.

Era però chiaro che due sole reti di vantaggio dopo un periodo significavano poco, se non il fatto di aver posto delle buone basi per impostare il resto della gara. Con il passare dei minuti il match si è però aperto, ad immagine di Lauper e Sprunger, che hanno entrambi sfiorato il gol nello spazio di una manciata di secondi.

La difesa dei leventinesi ha così iniziato ad imbarcare acqua e ad evidenziare i suoi limiti, spesso attutiti da una buona prestazione dei rientrante Masalskis, confermato nella giornata di sabato dopo il nuovo infortunio a Zurkirchen. Il lettone ha dato prova di essere un portiere estremamente calmo e d’esperienza, ed ha effettuato diversi interventi decisivi che fanno ben sperare per il futuro.

Nessuna colpa per lui infatti sul 2-1 di Tristan Vauclair, che ha insaccato a porta sguarnita dopo che nello slot si era scatenato un putiferio. Qualche responsabilità in più nell’occasione l’ha invece Sidler, che ha mancato la liberazione del terzo quando ne aveva l’occasione.

Il pareggio è poi arrivato da lì a poco – al 30’55 – ed ha portato la firma del partente Huguenin, che ha fulminato Masalskis tra i gambali, con il portiere che aveva però la visuale coperta da Birbaum. Nonostante il 2-2, però, la partita non era parsa realmente sfuggire di mano ai leventinesi, che psicologicamente hanno reagito bene alla situazione.

Daniel Steiner ha poi avuto sul suo bastone il disco del possibile 3-2, quando si è involato tutto solo verso Conz al termine di una fase di boxplay. Segnare in quel frangente avrebbe significato dare una bella mazzata al morale del Gotteron, ma ad avere la meglio è stato nuovamente il cerbero locale, che ha così costretto Pelletier ad annotare l’ennesima occasione non sfruttata dai suoi sul suo taccuino.

Il terzo tempo – ad immagine anche di un bilancio dei tiri di 13-3 – è appartenuto completamente al Friborgo, apparso più fresco fisicamente e galvanizzato dalla possibilità di condannare sostanzialmente ai playout i biancoblù davanti al proprio pubblico. L’ingenua penalità di Birbaum rimediata al 46’33 ha dato il via ad un autentico assalto, con Masalskis strepitoso sino a quando ha potuto ma, superato indenne il boxplay, si è dovuto inchinare a Granak.

Con la spia della riserva oramai accesa da diverso tempo – nessun tiro dell’Ambrì nei primi dieci minuti del terzo tempo! – i biancoblù non hanno sostanzialmente mai assestato un vero e proprio assalto alla porta di Conz, anche se un’incredibile occasione è capitata sul bastone di Grieder. A porta sguarnita il difensore non ha però fatto centro, complice anche un disperato intervento di Granak.

Un powerplay senza alcun acuto – Giroux era penalizzato, e si è visto – ha poi chiuso la partita alla BCF Arena, regalando tre importantissimi punti al Friborgo e facendo invece scivolare l’Ambrì al penultimo posto. Ora i biancoblù avranno occasione di riordinare le idee grazie alla pausa della Nazionale, in vista dell’ultima fase di campionato, che si preannuncia dura ed estremamente impegnativa.

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