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Ambrì Piotta

L’Ambrì rovina un buon match nel finale, ma chiude l’anno quarto

I biancoblù dominano la sfida sino a tre minuti dalla fine, quando 53 secondi folli permettono al Davos di pareggiare. I grigionesi poi si impongono ai rigori

L’Ambrì rovina un buon match nel finale, ma chiude l’anno quarto

DAVOS – AMBRÌ

3-2

(0-0, 0-1, 2-1; 1-0)

Reti: 23’49 Müller (Fora) 0-1, 46’13 Jelovac (Fora, Zwerger) 0-2, 57’07 Egli (Kessler, Marc Aeschlimann) 1-2, 58’00 Hischier (Dino Wieser, Du Bois) 2-2

Rigori: Kubalik, Kessler, Aeschlimann, Marc Wieser

Note: Vaillant Arena, 5’547 spettatori. Arbitri Massy, Eichmann; Gnemmi, Duarte
Penalità: Davos 2×2′, Ambrì Piotta 0×2′

DAVOS – L’Ambrì Piotta ha controllato il Davos sostanzialmente per 57 minuti, ma paradossalmente non è bastato per ottenere una vittoria che i grigionesi non hanno fatto poi molto per mettere in dubbio. L’hockey a volte è però crudele, e nel giro di 53 secondi la squadra di Cereda ha buttato alle ortiche tre punti che non avrebbero fatto una piega, ma che per finire si sono trasformati in un solo amaro punticino.

Cercando di ragionare a mente fredda, però, la lista delle cose fatte bene dai biancoblù nell’ultimo match dell’anno supera di gran lunga il conteggio delle disattenzioni e – pur ammettendo che per finire conta solo il risultato – la frustrazione per aver vanificato un’ottima prova lascia presto spazio ad una valutazione nel complesso positiva.

La linearità e la sicurezza nei propri mezzi mostrata anche stavolta dall’Ambrì Piotta lascia infatti intendere quanto questa squadra sia cresciuta nel corso dei mesi, tant’è che i leventinesi non hanno concesso praticamente nulla al Davos sino a quel folle finale di partita.

Il match è infatti iniziato con l’Ambrì immediatamente padrone del ghiaccio, e solamente un ottimo Senn ha permesso alla squadra di Vitolinsh di andare alla prima pausa sullo 0-0 e al secondo riposo in ritardo solamente di una rete, quella messa a segno da Müller con una bella deviazione.

Sull’altro fronte Conz ha invece svolto un lavoro prettamente di routine, con il conteggio dei tiri che dopo due tempi segnava un parziale di 11-28 e un Davos mantenuto ai margini del terzo presidiato dai ragazzi di Cereda.

Il raddoppio di Jelovac ad inizio terzo tempo sembrava poi dare tutte le meritate garanzie di vittoria all’Ambrì Piotta, questo nonostante vada dato atto a Pestoni e compagni di aver cercato di riaprire la sfida con più energia.

Poi, un po’ dal nulla, è arrivata quella carambola che ha permesso a Egli di infilare il primo punto locale, e come una valanga  il Davos non si è più fermato, trovando poco dopo il pareggio e concludendo la giornata nell’entusiasmo del successo ai rigori. La classica lezione da cui imparare in vista del prossimo anno, la tipica beffa che fa male per un po’ e che ci si ripromette di non far succedere di nuovo in futuro.

Nel frattempo però l’Ambrì Piotta può festeggiare un sereno Natale dall’alto di un quarto posto che ha semplicemente dell’incredibile, pur con la consapevolezza di avere la linea a soli sei punti e con il dovere di fare altrettanto bene già a partire dal mese di gennaio. Le premesse però sono ottime, probabilmente le migliori da diversi anni a questa parte.


IL PROTAGONISTA

Gilles SennCon l’arrivo di Vitolinsh ha saputo immediatamente conquistare la fiducia del nuovo allenatore, e lui lo ha premiato ottenendo due vittorie nel giro di 24 ore.

Nella sfida contro l’Ambrì ha mantenuto in partita i suoi nei primi due tempi, dominati dai biancoblù con diversi tiri pericolosi verso la sua porta. Ha concluso la sfida con il 95% di parate ed il successo ai rigori, per quello che per lui potrebbe rappresentare un nuovo inizio.


HIGHLIGHTS

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