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Ambrì Piotta

L’Ambrì non sfugge al suo destino, ma esce dalla serie rinfrancato

FRIBORGO – AMBRÌ

5-2

(1-1, 2-1, 2-0)

Reti: 17’42 Fuchs (Mäenpää) 0-1, 18’25 Cervenka (Birner, Sprunger) 1-1, 25’20 D’Agostini (Mäenpää) 1-2, 29’04 Birner (Sprunger, Mauldin) 2-2, 32’40 Sprunger (Schilt) 3-2, 53’01 Vesce (Birner, Sprunger) 4-2, 56’13 Vesce (Birner, Sprunger) 5-2

Note: BCF Arena, 5’623 spettatori. Arbitri Eichmann, Kurmann; Castelli, Küng
Penalità: Friborgo 6×2′, Ambrì 8×2′ + 1×5′ + 1xpp (Adam Hall)

FRIBORGO – L’Ambrì Piotta non è riuscito a fare nuovamente lo sgambetto al suo destino, ed è stato condannato allo spareggio da un Friborgo che ha nuovamente avuto la meglio badando soprattutto all’essenziale, ma al termine di una partita caratterizzata da alcuni precisi episodi che rendono frustrante un match giocato comunque in maniera discreta dai biancoblù.

A fare discutere maggiormente è stata quella penalità di cinque minuti e di partita con cui Adam Hall è stato mandato sotto la doccia anzitempo al 52’30 – ultima uscita in biancoblù? – che ha poi di fatto permesso al Friborgo di segnare due gol e di vanificare ogni tentativo di rimonta nell’Ambrì, che nell’ultima frazione era andato ad un nulla dal 3-3 soprattutto con Zgraggen (al rientro) e Duca.

L’americano è stato punito severamente – probabilmente troppo – per aver colpito da dietro e nelle “parti basse” un avversario, episodio questo che ha rappresentato l’apice di un match contraddistinto da tantissime penalità su ambo i fronti, e non è infatti un caso che sei delle sette reti segnate siano arrivate in powerplay.

Messe però per un attimo in un angolo le emozioni, ci si accorge che l’Ambrì la partita l’ha persa durante il secondo tempo, frazione che aveva la potenzialità di permettere agli ospiti di andare alla seconda pausa in vantaggio anche di un paio di reti, ma che ha invece finito per punire la squadra di Dwyer con quello sciagurato 3-2 di Sprunger che ha fatto malissimo.

Una prima “schermaglia” di penalità aveva finito per permettere a D’Agostini di mettere la firma sul provvisorio 2-1, con Benjamin Conz battuto e poi andato a protestare vivacemente al cospetto di Kurmann, tanto da rimediare altri due minuti. Era lì che il Gotteron andava colpito e (potenzialmente) affondato, ma l’Ambrì nel successivo powerplay non ha saputo affondare il colpo, ed ha finito per pagarne le conseguenze.

Il modo in cui i padroni di casa hanno inflitto una nuova lezione di concretezza all’Ambrì è però stata facilitata dagli stessi leventinesi, con un paio di penalità evitabili e – purtroppo va sottolineato – due gol regalati da Zurkirchen. Il tiro di Birner, debole e senza traffico, e quello lasciato partire maliziosamente da Sprunger dall’angolo erano infatti da bloccare, ed in questo senso è quasi un bene che i biancoblù si ritroveranno prossimamente contro un altro avversario, considerando anche come l’Ambrì tra i pali non abbia alternative in caso di un calo mentale.

Ad inizio di terzo tempo i biancoblù hanno poi fatto quello che i burgundi erano riusciti a proporre nei primi 10 minuti di incontro, ovvero delle interessanti fasi di pressione nel terzo avversario. Complessivamente la squadra di Dwyer avrebbe anche meritato il pareggio, ma un po’ di imprecisione, un Conz comunque bravo (per lui era verosimilmente l’ultima partita per il Friborgo) ed una serie fatale di penalità hanno tarpato le ali all’Ambrì.

L’amaro in bocca resta, ma bisogna considerare come l’Ambrì Piotta sia uscito in maniera nettamente migliore da questa serie rispetto a come ci era entrato, e la metamorfosi vista nelle ultime tre uscite (forse anche quattro, se non fosse stato per quel crollo improvviso) fanno ben sperare in vista dello spareggio. I biancoblù non devono temere Rapperswil o Langenthal, ma rispettare estremamente un avversario che richiederà tutta la loro concentrazione.

Contro il Friborgo i biancoblù sono riusciti a ritrovare testa e concentrazione, hanno limitato gli errori individuali e mostrato una buona carica agonistica, anche se rimangono troppe le penalità assolutamente evitabili. Era difficile pretendere la luna da un gruppo che ha mancato di identità e leadership per tutta la stagione, ma queste ultime partite hanno mostrato dei progressi importanti, forse maggiori di quelli che ci si poteva augurare.

La salvezza del Friborgo nella serie con i biancoblù rientra nella logica delle cose, ed è figlia della superiorità che i burgundi hanno comunque saputo mostrare grazie ai loro (pochi, a dire il vero) uomini migliori. Adesso tocca all’Ambrì fare il suo, con grande concentrazione e determinazione nello spareggio.

fattore2

IL SECONDO TEMPO: La rabbia ai tifosi dei leventinesi sicuramente l’ha fatta venire il finale, con quella penalità inizialmente incomprensibile ad Adam Hall che ha messo il sigillo su partita e campionato del Friborgo.

La vera differenza è però stata fatta nel secondo tempo, quando i biancoblù hanno avuto le opportunità per far davvero dubitare la squadra di Larry Huras, ma dopo la seconda rete gli ospiti hanno mancato di mordente. Sfuggito di mano il momento chiave del match, un paio di penalità e delle leggerezze di Zurkirchen hanno spianato la strada al Gotteron.

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