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Ambrì Piotta

Kossmann: “Felice del gioco espresso, ma voglio concretezza”


LUGANO – L’Ambrì Piotta è reduce da tre sconfitte consecutive in questo inizio di stagione, anche se è riuscito a racimolare un paio di punti contro Davos e ZSC Lions.

I veri rimpianti i biancoblù devono averli per un derby che avevano la possibilità di girare grazie a 5′ di power play nel terzo tempo, arma rivelatasi poi a doppio taglio, dato che ha regalato la vittoria ai bianconeri nel loro esordio casalingo. Negli afosi corridoi della Resega, Hans Kossmann si sofferma dapprima sull’ambiente del derby: “È sempre qualcosa di grandioso poter giocare queste sfide, con il grande apporto dei fans, è una partita esaltante.”

Venendo al sodo però Kossmann è cosciente che la sua squadra ha commesso troppi errori individuali in zone pericolose della pista e che sono poi costati cari: “Non si possono commettere certi errori nel proprio terzo di difesa quando in pista c’è gente come Klasen e Brunner, e abbiamo pagato a caro prezzo un inizio di secondo tempo senza concentrazione. Questo è il primo rammarico, perché sono dell’opinione che l’Ambrì del primo tempo fosse il migliore di questo inizio di stagione, ma facciamo molta fatica a concretizzare le nostre occasioni, ho bisogno di più freddezza sotto porta”.

Freddezza mancata in particolare durante quel famigerato power play di 5 minuti, nei quali non ci si aspetta che sia la squadra in inferiorità numerica ad approfittarne maggiormente: “Chiaro, quello è stato il momento chiave dell’incontro, i giocatori migliori che ho per il power play non erano concentrati forse dopo tre partite giocate in pochi giorni, inoltre abbiamo perso troppe lotte per recuperare il disco. Sappiamo delle capacità del Lugano di concretizzare le occasioni da reti, e il risultato scaturito è la conseguenza logica di questi fattori”.

Oltre agli errori di gestione del disco, l’Ambrì fa fatica a concretizzare le buone occasioni da rete che sa crearsi, ad immagine di un D’Agostini piuttosto sciupone: “Non lo nego, mi aspetto di più, anche contro il Davos abbiamo avuto le occasioni per prendere il vantaggio quando eravamo sul 2-2 ma le abbiamo mancate, ed è un peccato perché vedo la squadra lavorare e giocare bene. D’altra parte siamo solo all’inizio della stagione e abbiamo già affrontato avversari molto forti, ho fiducia nei miei giocatori e so che le cose miglioreranno, anche se ora ci sono dei rimpianti”.

Ovviamente le alte temperature registrate alla Resega hanno rovinato parecchio il ghiaccio, e il caldo ha fatto affaticare molto i giocatori in pista, apparsi spesso deconcentrati: “Io avevo molto caldo in panchina, posso solo immaginare quanto fosse difficile per i giocatori affrontare un clima del genere in pista, e credo che molti degli errori visti in partita fossero dovuti anche a questo”.

Infine l’allenatore dei leventinesi precisa il concetto di aver schierato diversi giocatori nei pacchetti di power play, in particolare si è visto per la prima volta Jelovac giostrare sulla linea blu in superiorità numerica: “Jelovac ha disputato un buon match, sul fatto che lo abbia schierato anche in power play credo di poter disporre di 9 difensori validi, e ognuno avrà le possibilità di far bene e di giocare in qualsiasi situazione.”

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