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Interviste

Ireland: “È stato un passo nella giusta direzione, ma alcune cose vanno sistemate”

Il coach si concentra su ciò che ha funzionato: “L’energia e lo spirito mostrato sono stati positivi. Ora ci prepariamo per l’Ambrì con l’obiettivo di avere più costanza e maggiore disciplina sul ghiaccio”

LUGANO – Dopo due sconfitte consecutive il Lugano è tornato alla vittoria, mantenendo l’imbattibilità davanti al proprio pubblico e superando il Losanna per 4-3. Tante però le cose ancora da registrare in casa bianconera, visti gli alti e bassi che hanno contraddistinto la partita di venerdì.

Rimane comunque molto positivo coach Greg Ireland, che preferisce concentrarsi sulle cose che hanno funzionato. “Credo che la nostra squadra si sia dimostrata pronta a giocare duro sin dal principio”, ha affermato. “Il primo gol è stato un esempio di quello su cui abbiamo lavorato questa settimana, con traffico davanti alla porta. Credo che il primo tempo fosse OK, ma nel secondo abbiamo preso in mano il momentum e giocato bene, mentre nel terzo il Losanna ha segnato immediatamente, anche se ad essere onesto penso che l’azione fosse viziata da un fallo. Ma anche a quello abbiamo reagito bene”.

Greg Ireland, restano comunque delle cose su cui bisognerà lavorare…
“Indubbiamente, a partire dalla copertura difensiva. A volte rincorriamo un po’ troppo il disco e perdiamo di vista la posizione degli avversari, ma a parte questo credo che l’energia e la volontà che abbiamo mostrato sia stata positiva. È un passo nella giusta direzione, anche se ci sono cose che naturalmente vanno sistemate”.

È stato importante vedere giocatori come Bürgler e Hofmann trovare il primo gol…
“Ad alcuni giocatori abbiamo chiesto di contribuire, e questa è stata la loro risposta. La cosa importante non è però il gol, ma piuttosto il lavoro che ha reso possibile arrivare alla rete, che rappresenta il risultato. Bürgler è stato premiato per essere andato a lottare in certe zone della pista, mentre Hofmann ha trovato il gol dopo non aver panicato nella gestione del puck. Questi sono fattori importanti nel nostro gioco, ancora più importanti delle reti, perché mostrano che siamo pronti ad adottare lo stile che dobbiamo applicare per essere vincenti”.

C’è invece da ridurre il numero di penalità, che vi ha messo in difficoltà…
“È una questione di concentrazione e di farsi trovare pronti, specialmente quando si rimediano due minuti per cambio scorretto. Con qualche penalità di troppo ci siamo complicati la vita, abbiamo iniziato bene ma poi abbiamo commesso tre ingenuità che ci hanno messi in difficoltà. Questo porta inoltre alcuni giocatori ad essere molto sul ghiaccio, mentre altri che non sono negli special teams finiscono per passare diversi minuti in panchina, e questo complica le cose”.

Avete però potuto contare su Merzlikins, autore di una buona prova…
“Merzlikins ha giocato bene ed ha guadagnato il suo stipendio, specialmente nella prima parte di gara. Il portiere fa però parte della squadra, ed il suo contributo è tanto importante quanto il lavoro svolto da giocatori come Bürgler, Hofmann, Lapierre oppure Lajunen. Tutti sono chiamati a fare il loro lavoro, lui è pagato per bloccare i dischi ed è quello che aspettiamo che faccia”.

In questo avvio di campionato avete però concesso parecchi tiri, ridurre il lavoro di Merzlikins è uno degli obiettivi nell’immediato?
“Credo che sia ancora presto per fare questi ragionamenti, ed inoltre il Losanna è una squadra che ama molto andare al tiro e non esita a mandare il disco sul portiere. Sapevamo che contro di loro avremmo dovuto prevedere dai 30 ai 40 tiri, ma a volte non bisogna lasciarsi influenzare troppo dalle statistiche, ed in questo senso il CORSI è la peggior statistica nell’hockey, perché anche con tiri innocui dalla linea blu si finisce per dominare numericamente la lega. Basti vedere cosa successo nel caso di Dion Phaneuf in NHL qualche anno fa. Quello che conta è la qualità dei tiri, e per buona parte del match abbiamo tenuto i nostri avversari distanti dalle zone calde… L’unica cosa che non mi è piaciuta sono alcune fasi in cui abbiamo panicato”.

Ora c’è il derby di martedì da preparare…
“Abbiamo parecchio lavoro da fare prima del derby, per assicurarci di avere maggiore costanza sull’arco dei 60 minuti. Partiremo dalle buone cose fatte contro il Losanna, lavorando sul nostro sistema e sulla necessità di avere maggiore disciplina. Dobbiamo inoltre rispettare l’Ambrì, hanno ingaggiato diversi buoni giocatori nel corso dell’estate e non sarà facile batterli”.

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