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Ambrì Piotta

In avanti all’Ambrì manca ancora qualcosa, al Ginevra basta un gol

Sicuri di fare i playout, i biancoblù incassano il punto decisivo in shorthand con un autogol di Müller. Poca lucidità e determinazione in avanti, shutout per Charlin

In avanti all’Ambrì manca ancora qualcosa, al Ginevra basta un gol

AMBRÌ – GINEVRA

0-1

(0-0, 0-0, 0-1)

Rete: 44’54 Winnik (Richard, Mercier) 0-1

Note: Valascia, 4’680 spettatori. Arbitri Tscherrig, Fluri; Fuchs, Gnemmi
Penalità: Ambrì 3×2′, Ginevra 1×2′

AMBRÌ – Continua ad avere problemi a segnare l’Ambrì Piotta, e dunque al Ginevra Servette è bastato il più rocambolesco dei gol per espugnare la Valascia, dove la serata di sabato si è conclusa con un 1-0 a risultato della “furbata” in shorthand di Winnik, che con un tocco da biliardo al 44’54 ha colpito Müller prima di vedere il puck carambolare in porta.

In avanti la squadra di Cereda ha invece lavorato con poca concretezza, ed ora i numeri parlano di un weekend con appena una rete segnata ed un totale di appena sette centri nelle cinque partite giocare in febbraio… Troppo poco per sperare di rimandare almeno all’ultimo doppio turno di regular season il colore rosso sul Teletext, ed ora i biancoblù hanno di fronte almeno altre otto partite in cui bisognerà ritrovare un maggior impatto offensivo.

Anche contro il Ginevra – che per la seconda volta ha ottenuto uno shutout contro i biancoblù – i leventinesi ci hanno provato, costruendosi alcune opportunità interessanti ben disinnescate dal bravo Stéphane Charlin, 19enne che alla sua terza apparizione in NLA ha ribadito di essere un talento davvero interessante (97.4% di parate e tre gol incassati su 77 tiri fronteggiati i suoi numeri nella massima lega).

Complessivamente però l’Ambrì ha confermato di avere in questo periodo qualche ingrediente mancante nella sua ricetta, a partire da una maggior decisione nello slot per andare a cercare quei gol sporchi che nella lotta alla salvezza saranno determinanti.

La squadra sta inoltre vivendo una fase di poca lucidità a livello individuale, con i vari trascinatori – capaci nel corso della stagione di mostrare la via – che stanno un po’ girando a vuoto. Nell’occasione Cereda ha composto un top six interessante – nonostante la presenza di Müller all’ala, ruolo che sembra limitare un po’ il suo impatto – ma nessuno degli elementi che lo compone sta vivendo un momento particolarmente “caldo” o brillante.

È un po’ il simbolo di questa tendenza Brian Flynn, che nell’ultimo mese non è più riuscito ad avere lo stesso impatto dell’eccezionale periodo precedente, ed anche sabato ha controbilanciato la gran voglia di fare bene con diverse imprecisioni.

Forse anche un po’ stanco, l’Ambrì ora avrà il compito di ritrovare la scintilla che possa invertire la tendenza, che attualmente parla di cinque sconfitte consecutive e otto nelle ultime dieci partite.

Numeri freddi che non dicono tutto, anche perché pure contro il Servette le cose sarebbero potute andare diversamente, ma complessivamente il Ginevra ha giustificato la fortuna sul gol decisivo con fasi in cui ha saputo mettere una buona pressione su Benjamin Conz, dal canto suo probabilmente il migliore dei suoi sull’arco del weekend.

Il loro momento più ispirato Jordan Caron e compagni l’hanno vissuto già nel primo tempo, quando dopo una decina di minuti erano riusciti ad alzare il ritmo e a vivere dei pericolosi e prolungati cambi di possesso nel terzo offensivo, senza però riuscire a segnare.

L’Ambrì è invece riuscito a rendersi pericoloso in maniera più isolata, difendendosi complessivamente bene – buono il boxplay – ma mancando di quella foga in fase di forecheck per mettere alle strette l’avversario. Ha inoltre fatto male incassare il gol nell’unico powerplay di serata, arrivato in un momento chiave della partita.

Complessivamente i biancoblù hanno dunque convinto meno rispetto all’uscita della sera prima all’Hallenstadion, e in generale sono stati frenati da alcuni limiti che hanno caratterizzato questa ultima fase di regular season. Ora si tratterà di prepararsi bene per l’ultimo weekend, così da iniziare a far pagare i passi falsi ad un Langnau anch’esso in difficoltà.


IL PROTAGONISTA

Stephane Charlin: Il 19enne portiere del Ginevra non ha avuto un compito difficilissimo alla Valascia, ma nel contempo ha gestito con calma e sicurezza tutto ciò che avveniva davanti a lui, mostrandosi pure particolarmente sicuro sui diversi puck smistati fuori dalla sua gabbia.

Quello ottenuto contro l’Ambrì Piotta è stato il suo primo shutout in carriera, grazie ad una prestazione che lo ha visto parare tutti i 22 tiri scagliati dai giocatori biancoblù.


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