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National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Uno sguardo ai giocatori che in settimana si sono distinti, e a quelli da cui ci si attendeva qualcosa di più

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.


I TOP DI HSHS

Luca Hollenstein (Zugo – 1 top, 0 flop): Con Leonardo Genoni out almeno per un paio di settimane, lo Zugo ha dovuto fare affidamento al giovane Luca Hollenstein, e chissà che l’assenza del titolare non possa contribuire a rendere più equilibrata la formazione di Tangnes. Congetture a parte, il 19enne backup è tra i più grandi talenti dell’hockey svizzero, e nell’ultima settimana ha nuovamente dimostrato il suo valore portando la squadra a due vittorie. Contro Berna e Langnau ha subito solamente tre reti, parando un totale di 64 tiri che si è tradotto nel 95.52% di salvataggi. Già capace di difendere la porta con la calma dei portieri più navigati, i suoi numeri stagionali parlano ora del 94.62% di saves sull’arco di cinque match… Un campione ancora ristretto, ma che lascia intendere il suo potenziale di crescita.

Henrik Tömmernes (Ginevra Servette – 1 top, 0 flop): Dopo il serio infortunio che lo aveva fermato ad inizio stagione, lo svedese sta tornando ad esprimersi sui suoi livelli, e nell’ultima settimana si è distinto con un gol e due assist di prima, bottino che lo ha reso il difensore con il maggior impatto. Le sue qualità d’altronde le conosciamo, e sono ben rispecchiate da un totale di 15 tiri in tre partite (anche qui primato di lega), al fronte di un pulito bilancio di +4. Da rivedere in particolare l’assist perfetto per il gol di Wingels contro il Friborgo, così come il bel rigore – lui è uno specialista – alla Vaudoise Arena.

Felicien Du Bois (Davos – 1 top, 0 flop): Nel nuovo Davos di Christian Wohlwend diversi giocatori stanno vivendo momenti di nuovo molto positivi. Tra chi ha giovato della cura dell’ex coach della Svizzera U20 c’è sicuramente Felicien Du Bois, che a 36 anni ha di nuovo in mano le chiavi della difesa grigionese. Inoltre nella settimana appena trascorsa ha trovato le prime due reti stagionali, guarda caso proprio contro le ticinesi. Contro il Lugano ha dato il via alla rimonta con una precisa cannonata al volo imprendibile per Zurkirchen, mentre domenica ha dato un dispiacere anche a Manzato con un inserimento nello slot per il provvisorio 2-0. Da questi incontri e quello in trasferta a Rapperswil è pure uscito con un ottimo bilancio di +4.

Eric Fehr (Ginevra Servette – 1 top, 1 flop): Il canadese ex NHL è stato il giocatore più produttivo della scorsa settimana, con due gol e tre assist. La rete del 3-1 contro il Rapperswil si è rivelata il game winning gol, mentre quello segnato sabato a Losanna ha dato il via alla rimonta vincente delle aquile in quel della Vaudoise Arena. Nel mezzo anche i passaggi decisivi per i compagni (tutti primi assist) con i due più importanti nel terzo tempo di venerdì per Winnik e Bozon, i quali hanno permesso ai ragazzi di Emond di agguantare almeno un punto contro i dragoni. Non è un giocatore spettacolare ma mai come in queste circostanze fa capire quanta sostanza possa portare.

Perttu Lindgren (Davos – 2 top, 0 flop): In forma smagliante, il finlandese è tornato a distribuire magie con il lanciatissimo Davos. Con di mezzo la rocambolesca vittoria di Rapperswil, Lindgren ha dapprima fatto ammattire il Lugano martedì scorso con due splendidi assist, uno in particolare per il gol decisivo di Corvi nel quale si è fatto beffe della marcatura con grandissima classe, e poi ha affossato l’Ambrì con una doppietta domenica pomeriggio da attaccante puro. Dopo i difficili trascorsi segnati dagli infortuni il topscorer grigionese conferma di essere tornato uno dei massimi tenori del campionato.

Matt D’Agostini (Ambrì Piotta – 1 top, 0 flop): Il canadese si è confermato anche nell’ultimo weekend come il miglior biancoblù di questa prima metà di stagione, ed in particolare nel derby ha fornito una prova strepitosa. Con due gol ed un contributo eccezionale a tutta pista ha affossato il Lugano, mentre domenica a Davos ha firmato due assist. Per lui il mese di novembre parla di otto punti (cinque gol) in sei partite, e la capacità con cui sa alzare la qualità della manovra leventinese lo rende un elemento imprescindibile. Le sue prestazioni individuali si vanno inoltre ad aggiungere all’ottima alchimia che sta sviluppando con Flynn e Upshall, a loro volta autori di un weekend decisamente di buon livello.


I FLOP DI HSHS

Niklas Schlegel (Berna – 0 top, 3 flop): In una settimana in cui i portieri dell’intera lega non hanno evidenziato delle clamorose incertezze, il Berna continua ad essere la squadra che maggiormente impressiona per le sue difficoltà, e due nuove sconfitte non fanno che rendere la situazione degli orsi ancora più intricata. Schlegel in questo senso ha nuovamente mancato nel dare risposte rassicuranti e, dopo aver dovuto lasciare spazio a Caminada per tre partite di fila, nel match contro il Friborgo non ha brillato. Battuto immediatamente da un gol malizioso di Mottet su cui si è comunque dimostrato disattento, ha chiuso la prova con un grigio 84.62% di parate… Un numero non isolato, visto che nelle ultime dieci uscite è arrivato al 90% (soglia già di per sé modesta) in appena due circostanze!

Anssi Salmela (Bienne – 0 top, 1 flop): Dopo un primo campionato a Bienne di buona fattura ma che aveva lasciato intendere che il finlandese avesse di più da dare rispetto a quanto mostrato, anche nell’attuale torneo Salmela si sta confermando elemento che viaggia a correte alterna. Il weekend ha portato a sei le partite consecutive in cui è stato assente dal tabellino, e sul suo conto pesa in particolare quel disco perso malamente che ha permesso agli ZSC Lions di ottenere il 2-0… Azione che dimostra tutta la sua voglia di fare bene, ma anche la necessità di tornare a delle giocate più semplici, che spesso sono anche quelle più incisive.

Taylor Chorney (Lugano – 0 top, 1 flop): Vale un po’ il discorso fatto sotto per Linus Klasen, quasi impossibile vedere Chorney tirare fuori un acuto o una giocata che cambi anche solo un momento della partita. Finché svolge il compito di recuperare il disco e lasciarlo a Postma per il rilancio tutto bene, ma la velocità nel prendere decisioni lo tradisce più di una volta, come in occasione del 3-2 di D’Agostini nel derby, quando si è fatto sfuggite malamente il disco lasciandolo al topscorer leventinese. Anche da lui, con la “A” sul petto, nei momenti difficili ci si aspetta ben altro sia sul piano dell’efficienza che su quello caratteriale in un Lugano oggi privo di leader veri.

Dominic Zwerger (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): A volte l’attaccante austriaco dà l’immagine di un cane che si morde la coda. La voglia di Zwerger di tornare ai suoi migliori livelli – quelli della passata stagione –  è infatti evidente, ma tra i problemi fisici accumulati ad inizio campionato ed alcune circostanze in cui forza eccessivamente delle giocate, per ora non abbiamo ancora visto la miglior versione del 23enne. Assente dal tabellino per le ultime cinque partite, nel weekend ha avuto sulla coscienza il disco perso che ha poi permesso a Romanenghi di segnare il 2-1 nel derby, così come quel puck malamente gestito sulla blu a Davos nel finale di partita. I numeri settimanali parlano di un -4 ed un solo tiro in porta, che confermano una tendenza che per ora la sua grande voglia di essere protagonista non gli hanno ancora consentito di invertire.

Andrew Ebbett (Berna – 0 top, 1 flop): Nonostante qualche sussulto prima della pausa, la crisi del Berna sembra non avere fine, con l’ultimo weekend trasformatosi nell’ennesima brusca frenata. Due sconfitte da zero punti, con ancora i leader degli orsi spariti dai radar, tra i quali un irriconoscibile Ebbett. Il canadese sembra subire gli eventi senza poter reagire e aldilà di un tabellino bianco contro Losanna e Friborgo, se ne esce con un pesante -5 dalle due partite. È vero che gli anni passano per tutti, ma l’involuzione repentina del centro bernese è assai preoccupante, anche se segue in scia quella di numerosi compagni.

Linus Klasen (Lugano – 1 top, 1 flop): Il gol del provvisorio 1-1 nel derby della Valascia aveva riacceso qualche speranza sullo svedese, al secondo gol stagionale. Tuttavia Klasen è ripiombato nell’anonimato, senza mai riuscire ad accendere la luce come ormai avviene da troppo tempo. La volontà non si discute, ma appena passata la linea blu offensiva il 33enne viene regolarmente arginato con estrema facilità senza che riesca mai a portare dischi nello slot. È vero che non si risparmia nel lavoro, ma la buona volontà non può bastare al Lugano e in particolare nel derby di sabato la differenza di qualità con un trascinatore decisivo come D’Agostini è stata a tutti evidente. Il Lugano ha bisogno molto di più, negarlo è veramente difficile.

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