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National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Uno sguardo ai giocatori che in settimana si sono distinti, e a quelli da cui ci si attendeva qualcosa di più

(PPR/Urs Flueeler)

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.


I TOP DI HSHS

Ivars Punnenovs (Langnau – 1 top, 0 flop): I Tigers nella passata settimana hanno giocato solamente una partita, ma questa è stata sufficiente al lettone per mettere in pista una prestazione maiuscola, tra quelle di maggior impatto negli ultimi turni di campionato. Punnenovs in casa del Friborgo è infatti stato determinante, grazie ad uno shutout di 38 parate che ha permesso ai suoi di vincere 1-0 nonostante gli appena 19 tiri effettuati. Confrontato con conclusioni arrivate da ogni posizione, tantissimo traffico davanti a lui e parecchie insidie dallo slot, ha regalato la vittoria ai suoi con una grande parata su Stalberg a 10 secondi dalla fine, la vera ciliegina sulla torta di una partita perfetta.

Otso Rantakari (Davos – 4 top, 0 flop): Il finlandese del Davos non accenna a rallentare, ed anzi nell’ultima settimana ha ribadito sul ghiaccio tutte quelle caratteristiche che avevano inizialmente contribuito a dare un’ottima prima impressione nel campionato svizzero. Rantakari è stato nuovamente determinante in avanti con un gol e un assist di prima – che gli permettono di essere l’unico difensore a tenere il ritmo di un punto a partita assieme ad Untersander – ma ciò che davvero lo rende speciale è tutto quello che non viene riflesso dalle statistiche. Pattinaggio, gestione dei ritmi, uscite dal terzo e primo passaggio sono compiti che esegue in maniera eccezionale, in più con un’apparente facilità che rende il suo contributo estremamente costante.

Ramon Untersander (Berna – 3 top, 0 flop): Il Berna sta piano piano cercando di uscire da un periodo difficoltoso e lo deve fare aggrappandosi ai suoi senatori. Se Arcobello ha suonato la carica nel weekend tornando a segnare con prepotenza, Ramon Untersander ha sempre fatto valere la sua presenza e la leadership anche quando le cose per gli orsi si sono messe male. Il difensore bernese ha poi firmato la vittoria alla Postfinance Arena con il gol all’overtime dopo la rimonta nei secondi finali, con ancora il numero 65 presente sul ghiaccio per regalare l’assist del pareggio a Calle Andersson. Forse il Berna ha avuto momenti di difficoltà in questo primo quarto di stagione, ma Untersander ha fatto capire che si può sempre contare su di lui in ogni situazione.

Garrett Roe (ZSC Lions – 1 top, 1 flop): Il top scorer degli ZSC Lions ha ottenuto un gol e due assist sull’arco delle tre vittorie settimanali dei suoi, ma il tabellino riflette solamente in parte le eccezionali prestazioni dello statunitense. Assoluto protagonista della vittoria zurighese a Losanna, Roe è una fonte inesauribile di energia, che alimenta il gioco di Grönborg con tantissimo ritmo e delle abilità di playmaking di livello superiore. Se tutto questo non bastasse, Roe si è confermato eccezionale agli ingaggi con addirittura 40 faceoff vinti in tre partite per una percentuale di riuscita addirittura superiore al 75%. Attualmente è il top scorer del campionato, con 22 punti in 17 incontri ed un +9 complessivo.

Mark Arcobello (Berna – 1 top, 1 flop): Dopo le difficoltà delle settimane scorse, con una sola rete in 13 presenze, il centro statunitense si è ripreso alla grande nel weekend appena trascorso. Due doppiette, una sulla sempre difficile pista di Bienne per una rimonta rimasta però incompiuta, e poi in casa contro il Ginevra quando invece gli uomini di Kari Jalonen sono riusciti a rimediare al punteggio che andava in favore dell’indomito Ginevra. Anche due assist sul conto del futuro bianconero contro il Servette, che va ad aggiungersi a quello messo a segno martedì scorso nella vittoria contro l’Ambrì alla Valascia. Tirando le somme, la settimana appena passata ha prodotto quattro reti e tre assist nelle tasche del centro numero 36 del Berna.

Toni Rajala (Bienne – 2 top, 0 flop): La menzione per l’attaccante finlandese vale soprattutto per quel missile che ha deciso il derby contro il Berna al 59’43, prova (semmai ce ne fosse bisogno) che a un giocatore come lui non va lasciato un centimetro di troppo nemmeno quando la partita sembra finita, perché con lui non è mai finita. Oltre a quella rete Rajala aveva già messo a segno il secondo vantaggio dei seeländer in power play, ma la gloria se l’è guadagnata ovviamente con quello splendido game winning gol. Ma non è solo la doppietta contro il Berna a dargli merito, dato che il topscorer del Bienne viene da una serie di nove partite su dieci sempre a punti ed è il giocatore del campionato che più va al tiro, esercizio in cui presenta una riuscita del 14,5%.


I FLOP DI HSHS

Melvin Nyffeler (Rapperswil – 1 top, 1 flop): Sinora il portiere del Rapperswil ha giocato un ottimo campionato, ma nelle due sfide settimanali ha evidenziato alcune incertezze che non siamo soliti vedergli commettere. Sui primi gol incassati contro il Bienne non è stato lucido come suo solito, facendosi sorprendere da Rajala sul suo palo e poi incassando il gol di Hügli su rigore in maniera un po’ goffa. I suoi compagni hanno poi imbastito una grande rimonta ma lui ha chiuso con l’85% di parate. A Zurigo è andata decisamente meglio, però sulla seconda e specialmente sulla terza rete poteva fare forse qualcosa di più… Domenica è tornato sopra il 90% di parate (90.91), dopo quattro partite su cinque al di sotto di questa soglia.

Romain Loeffel (Lugano – 0 top, 3 flop): È dura anche dover rimarcare sempre le stesse cose, ma a questo punto è evidente che nella testa del difensore bianconero c’è qualcosa che pesa sulle sue prestazioni. Può sempre starci che un giocatore dalle spiccate caratteristiche offensive come lui possa attraversare periodi di magra – anche se il suo parla di una sola rete finora in campionato – ma quello che è abbastanza inconcepibile è la costanza nel commettere errori tanto banali quanto pesanti. Certo, ci vuole anche una discreta dose di sfortuna negli avvenimenti ma un altro errore superficiale come era già successo nelle uscite precedenti è costato un gol in shorthand che poteva rivelarsi pesantissimo ai fini dell’incontro. Non è stato poi un caso che da quel momento abbia passato diversi cambi in panchina, se un giocatore non c’è con la testa ne va di tutta la squadra.

Andrew MacDonald (Berna – 0 top, 1 flop): L’esperto difensore ex Philadelphia Flyers avrà tutto il tempo di mostrare realmente ciò che può portare a questo Berna, ma sicuramente il primo weekend in Svizzera gli ha permesso di capire qualcosa in più della NLA. Il canadese ha infatti vissuto un primo impatto complicato, con un complessivo -4 sull’arco di due incontri. Sulla sua coscienza le due penalità che hanno permesso al Bienne di trovare altrettanti gol nel primo tempo di venerdì, uniti sabato ad alcuni errori tipici di un tempismo un po’ arrugginito dal periodo di inattività e probabilmente anche dovuti alla prima esperienza sulle piste europee.

Lino Martschini (Zugo – 1 top, 1 flop): Lo Zugo è reduce da tre sconfitte consecutive, e già questa sembra una mini crisi per la corazzata di Dan Tangnes, ma a dare maggiore preoccupazione sono le sole 4 reti segnate contro Rapperswil, Losanna e Lugano. Con un attacco dotato di potenza e talento come quello dei tori ci si aspettarebbe ben altro e se anche una bocca da fuoco abituale come Martschini si ferma allora diventa tutto più difficile se già altri compagni faticano da par loro. Il numero 46 dello Zugo è uscito dalle due sconfitte esterne di Losanna e Lugano contenuto al meglio dagli avversari, bravi soprattutto ad impedirne il suo micidiale one timer, soffrendo pure sul gioco fisico di biancorossi e bianconeri. Per il piccolo attaccante una settimana da zero punti personali e di squadra.

Brian Flynn (Ambrì Piotta – 0 top, 2 flop): Interrogato sul giocatore coach Luca Cereda si è dichiarato soddisfatto di Flynn, ed effettivamente lo statunitense porta un certo tipo di contributo al gioco biancoblù, ma in un momento di difficoltà come questo sono i leader a dover prendere in mano la squadra, ed è anche da lui che ci si aspetta di più. Ne è ben consapevole lo stesso Flynn, che su quel gol mancato in 5-contro-3 sabato ha fatto una smorfia di chi è cosciente di aver sprecato un tiro fondamentale, e in quell’azione è riassunto il momento del biancoblù. Un bottino sinora di due gol è troppo esiguo anche dandogli credito per il buon lavoro difensivo e in boxplay, così come quello di appena tre punti primari in 16 partite. Alle buone intenzioni unisce spesso un gioco inconcludente, ma se l’Ambrì vorrà finalmente trovare più concretezza nella sua manovra tra chi deve indicare la via ci deve essere anche lui.

Jan Kovar (Zugo – 0 top, 1 flop): Quello che doveva essere l’acquisto “Jumbo” dello Zugo sul mercato straniero (assieme a tanti altri arrivi di primo piano) per ora sembra viaggiare ancora un po’ a singhiozzo nel veloce e selettivo campionato svizzero, e anche nelle ultime partite il ceco si è un po’ estraniato dal gioco. A volte gli basta pochissimo per imbeccare un compagno con la rapidità del suo gioco di bastone, ma l’impressione è che spesso, sia a Losanna che a Lugano, si facesse portare fuori dallo slot troppo facilmente e non si tuffasse troppo entusiasta nelle lotte alle assi. Per lui l’ultima settimana è stata avarissima di soddisfazioni con le due sconfitte consecutive – che si aggiungono a quella casalinga contro il Rapperswil – e soprattutto alla Cornèr Arena ha avuto ben poco da dire, con un solo tiro in porta e poca presenza nei momenti caldi della partita.

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