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I top e flop degli ultimi turni di campionato secondo HSHS

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra lunedì e domenica.


I TOP DI HSHS

Cristobal Huet (Losanna – 3 top, 0 flop): Il Losanna è reduce da una quasi settimana perfetta in cui ha raccolto 11 dei 12 punti disponibili, e lo ha fatto concedendo un massimo di due reti a partita ai propri avversari. Il veterano francese ha iniziato il suo 2017 con una percentuale di quasi il 95% di parate sull’arco dei tre match disputati, abbassando anche la saracinesca a quattro rigoristi su cinque in occasione della vittoria sul Ginevra. Nel corso della settimana ha fronteggiato 95 tiri, permettendo solamente a cinque puck di oltrepassare la sua guardia… Gli anni passano, ma Huet rimane sempre una certezza!

Patrick Von Gunten (Kloten – 1 top, 0 flop): Appena prima di Natale è rientrato dopo una lunghissima assenza giusto in tempo per riassaporare l’odore del ghiaccio, e con l’anno nuovo ha già dimostrato di essere ritornato in piena forma. Due reti e un assist nelle partite del fine settimana, con in particolare la doppietta letale in power play che ha steso gli ZSC Lions nel derby zurighese, per un inizio di 2017 in grande stile. Spesso infortunato, Von Gunten vuole dimostrare che quando è in forma rimane uno dei migliori difensori “all rounder” rossocrociati, e può diventare un’arma veramente importante e decisiva per un Kloten di nuovo alla ricerca della velocità di crociera tenuta lo scorso autunno.

Raphael Diaz (Zugo – 2 top, 1 flop): Dovesse vincere le partite da recuperare su Berna e Zurigo, lo Zugo sarebbe la nuova capolista e, nonostante sia arrivata domenica la prima sconfitta nelle ultime dieci partite, l’attacco degli svizzeri centrali rimane tra i più difficili da contenere. Uno dei tanti fattori che rendono imprevedibile le puntate in zona offensiva dello Zugo è Raphael Diaz, sempre in grado di dare grandissimi impulsi a tutta pista. Sia che si tratti di favorire la fase di transizione, impostare il powerplay oppure scagliare a ripetizione il puck verso la porta avversaria, l’ex Ranger è sempre in prima fila, ed in settimana Ginevra e Ambrì ne hanno avuto la prova… Basti guardare il conteggio dei tiri, che lo premia come più attivo in assoluto tra i suoi!

Luca Fazzini (Lugano – 2 top, 0 flop): Qualcuno dice che si è aspettato troppo per vedere le sue qualità, altri asseriscono a ragione che ne è valsa la pena. In questo periodo Fazzini sta facendo dimenticare l’assenza di Brunner per quanto riguarda le reti e con la doppietta rifilata al Davos ha raggiunto quota 10 gol stagionali. Giocare nel primo blocco potrebbe sembrare che faciliti le cose (con Klasen e Martesson ben al di sotto ai loro standard, oltretutto) ma ultimamente Fazzini ci sta mettendo molto del suo, in termini di carattere, attitudine e voglia di spaccare tutto. Ha qualità offensive enormi e da qualche tempo riesce a metterle in pratica sul ghiaccio, anche grazie al coraggio di osare e a quella sana sfacciataggine che lo porta a compiere numeri spettacolari e ad essere pericoloso ad ogni cambio grazie al suo senso della posizione istintivo. In questo momento il Lugano non ha in rosa altri giocatori dalla sua classe da sniper purissimo e si spera che se Shedden continuerà ad aver fiducia in lui, lo stesso Fazzini continui ad averla in se stesso, perché oggi vederlo giocare è una gioia per gli occhi che i tifosi si sono persi per troppo tempo.

Adam Hall (Ambrì Piotta – 1 top, 0 flop): Con tre gol e tre assist l’americano dell’Ambrì Piotta è stato – assieme al compagno Janne Pesonen – il miglior realizzatore di questa prima settimana di campionato nel 2017. Leader dentro e fuori dal ghiaccio, Hall è finito puntalmente sul tabellino stando nel suo “ufficio”, ovvero in quello slot che quando c’è lui in pista difficilmente diventa terra di conquista. Il 36enne non si è risparmiato ed è stato impiegato da Kossmann con successo sia in powerplay che in boxplay, rispondendo con prestazioni di sostanza ed una percentuale di oltre il 61% agli ingaggi. Prezioso, oltre quello che possono affermare i numeri.

Drew Shore (Kloten – 4 top, 0 flop): Solo in pochi in estate avevano intuito quanto potenziale potesse avere l’americano pescato dal Kloten, e in questo campionato Shore lo sta dimostrando alla grande. Prestato al Davos per la Coppa Spengler, era stato uno dei migliori (se non il migliore) tra le fila gialloblù e questo lo ha aiutato a rientrare in piena forma in campionato. Nel weekend appena trascorso ha messo a segno 4 punti, con una doppietta (la sua specialità, già 5 in stagione oltre a una tripletta) che ha aiutato il suo Kloten a raggiunge perlomeno l’overtime nella quasi proibitiva Postfinance Arena, oltretutto in un momento difficile per gli aviatori, privi di Sanguinetti e ormai senza più Santala. Assenze e partenze pesanti per gli uomini di Tirkkonen, che però continua ad avere in Shore un leader e un giocatore straordinario a tutta pista.


I FLOP DI HSHS

Jonas Hiller (Bienne – 0 top, 2 flop): Il campionato dell’ex portiere dei Calgary Flames continua su dei binari che assomigliano a quelli delle montagne russe, ovvero tra troppi alti e bassi. Grande sicurezza in alcune circostanze, Hiller è incappato anche nell’ultima settimana in diversi interventi in cui era palese la sua insicurezza, a partire dal quel disco clamorosamente regalato a Fazzini per il primo gol del Lugano in questo 2017 lunedì sera. Non perfetto nella lettura delle situazioni – vedi ad esempio il 3-1 di Mottet – ora che il rush finale in regular season è iniziato ci si aspetta che Hiller faccia la differenza compiendo quelle parate extra che per il Bienne potrebbero valere oro. D’altronde, è stato portato alla Tissot Arena per questo.

Ramon Untersander (Berna – 1 top, 1 flop): In combutta con il compagno di linea Eric Blum ha fatto registrare un -5 personale che lo ha reso il giocatore meno affidabile della settimana, e non è bastata la rete all’overtime contro il Kloten per rimediare ai diversi errori commessi. Senza dubbio il peggiore in pista nel derby contro il Langnau, anche nella sfida con gli aviatori è apparso spesso fuori posizione, come ad esempio sul gol messo a segno da Shore. Le doti di Untersander sono ben altre, ed il Berna spera di ritrovarle già dalla prossima uscita.

Riccardo Sartori (Lugano – 1 top, 1 flop): Stagione strana finora quella del giovane difensore ticinese, fatta di alti e bassi, sicurezze e incertezze. Da qualche partita il suo minutaggio era calato e con il ritorno alle competizioni di Vauclair è finito spesso quale settimo difensore nello schieramento bianconero. A Davos ha avuto l’occasione di tornare sul ghiaccio con maggior regolarità, ma il numero 29 ha offerto una prova confusionaria e ricca di errori banali. Non che il resto della difesa del Lugano abbia brillato particolarmente nel weekend appena trascorso, ma per Sartori era l’occasione per cercare di guadagnare fiducia agli occhi dello staff tecnico e la prova non sembra essere andata a buon fine. Quando si dice che ai giovani si deve dare il giusto spazio perché progrediscano occorre però controbilanciare con la capacità dei diretti interessati di sfruttare tali occasioni.

Toni Rajala (Bienne – 0 top, 2 flop): Ci aveva messo pochissimo ad ambientarsi al campionato svizzero, perfetto per le sue qualità di velocissimo pattinatore e abile scorer, e in poco tempo era diventato una delle armi migliori del Bienne di Kevin Schläpfer. Da quando però il tecnico è stato licenziato per fare spazio a McNamara, il rendimento del finnico è calato notevolmente, anche per un sistema di gioco molto più nordamericano che applica un “crash the net” decisamente fuori dalle sue corde. Per Rajala la rete manca da ben 10 partite, ossia dal lontano 11 novembre (in mezzo occorre sottolineare anche un infortunio), e in questo lasso di tempo il suo bottino è fermo a 3 soli assist. Il Bienne con McNamara alla transenna ha cambiato ritmo, ma non può certo permettersi più a lungo una crisi del genere di uno dei suoi uomini migliori, finito anche in sovrannumero.

Chris DiDomenico (Langnau – 0 top, 2 flop): Non è bastata la Coppa Spengler al canadese del Langnau per riprendersi dalla sua crisi personale, nonostante nel torneo grigionese sia stato uno dei migliori giocatori con la maglia del Team Canada. Il periodo di “secca” per DiDomenico, ossia nel quale non trova più la via del gol, continua ad allungarsi e oggi tocca quota 17 partite, un’eternità per chi come lui è semore stato abituato a stare al centro delle vittorie dei Tigers. Da quel lontano 28 ottobre DiDomenico ha messo a referto solo 7 assist e non è più riuscito ad essere quel motorino instancabile sul ghiaccio, terminando anche diverse partite senza nemmeno andare al tiro in porta. Il rendimento del Langnau sembra aver subito un assestamento nell’ultimo periodo, ed Ehlers avrà assolutamente bisogno del suo uomo migliore per il rush finale in una classifica che vede i Tigers perfettamente in corsa per i playoff.

Nathan Gerbe (Ginevra – 0 top, 1 flop): Il Servette è in caduta libera. La squadra ginevrina è finita sotto la linea dopo aver perso tutte e tre le partite settimanali, che si aggiungono ad un bilancio che parla ora di una sola vittoria nelle ultime sei uscite. Il piccolo Nathan Gerbe aveva iniziato bene la settimana segnando a Zugo, ma in rapporto alle aspettative che si avevano nei suoi confronti il suo contributo offensivo dovrebbe essere ben altro. In tutta la NLA è il giocatore che tira di più in assoluto (5.21 tiri a partita!), ma una percentuale realizzativa del 4.11% non è abbastanza per un giocatore della sua caratura. La sua produzione offensiva sembra destinata ad aumentare, ma il Ginevra ha bisogno dei suoi gol il prima possibile!

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