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I top e flop degli ultimi turni di campionato secondo HSHS

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e sabato.


I TOP DI HSHS

top

Elvis Merzlikins (Lugano – 1 top, 1 flop): Un paio di settimane di irrequietezza dovute anche alla sua situazione tecnica in squadra non sono bastate per scalfire il carattere del portiere bianconero, tornato nel week end a sfornare prestazioni di altissimo livello. Tra Losanna e Berna ha parato la bellezza di 85 tiri, con uno shutout contro i vodesi e un’altra grande prestazione contro i campioni svizzeri. Se Merzlikins ci ha abituato ormai a dei livelli molto alti, certe parate compiute nei minuti finali della sfida contro il Losanna e nei box play alla Postfinance Arena continuano a far strabuzzare gli occhi e a far disperare gli avversari, che lo bombardano in qualunque maniera, dovendo trovare il tocco perfetto per poterlo battere. Le risposte su alcuni tiri a botta sicura dei vari Moser e Arcobello e nelle mischie contro Pesonen e Genazzi sono valse quanto dei gol, ora sta ai suoi compagni sfruttare meglio la forza del loro portiere.

Eric Blum (Berna – 1 top, 0 flop): Il bernese è il prototipo del difensore all rounder, bravo difensivamente ma anche ottimo playmaker che è sempre il punto di partenza di molte delle azioni offensive degli orsi e direttore d’orchestra del power play. Nelle ultime quattro partite ha messo a segno un gol (il secondo della stagione dopo quello della prima giornata) e due assist, ma forte anche delle sue capacità difensive è uscito dalle sfide contro Losanna, Bienne, Zugo e Lugano con un eccellente +9, a dimostrazione della sua validità in ogni settore della pista.

Patrick Geering (ZSC Lions – 1 top, 0 flop): Il 26enne difensore di Zurigo non è certo uno abbonato al tabellino dei marcatori, ma nel weekend appena trascorso si è dimostrato essere il giocatore più decisivo di tutta la lega, ottenendo il game winning goal in entrambe le sfide disputate! Suo infatti il terzo gol degli ZSC Lions alla Valascia, quando aveva superato Zurkirchen con un tiro di polso perfetto dalla media distanza. Sabato si era ripetuto al cospetto del Bienne, insaccando il decisivo secondo punto dei suoi, anche in questo caso con un wrist-shop al laser! Geering unisce il tutto ad un gioco estremamente responsabile, tant’è che in 22 partite è uscito dal ghiaccio in negativo solamente in cinque occasioni.

Nick Spaling (Ginevra Servette – 1 top, 0 flop): Il canadese agli ordini di McSorley ha vissuto un lungo periodo “di magra”, visto che per tutto il mese di ottobre non è riuscito a mettere a segno nemmeno un gol, ed anche sul fronte degli assist il suo bottino in quel periodo si era fermato a due. Nell’ultima settimana nessuno ha però saputo segnare più di lui: tre gol (tra cui un game winning goal) ed un assist lo hanno reso il giocatore più prolifico della NLA dopo la pausa, questo pur considerando quel gol contestatissimo contro il Davos che ha deciso la sfida. Martedì aveva invece affondato il Losanna con una doppietta, dimostrandosi micidiale se lasciato libero nello slot… A Ginevra sperano che l’ex San Jose Sharks possa finalmente prendere ritmo!

Denis Hollenstein (Kloten – 3 top, 0 flop): “Goodbye Mr. Arcobello”, da questa settimana il miglior marcatore della lega è Denis Hollenstein! L’attaccante degli aviatori anche nell’ultimo weekend ha dimostrato di essere un giocatore eccezionale, completo e la vera anima della sua squadra. Strepitosa la sua partita contro il Friborgo – pur non essendo bastata per arrivare alla vittoria – quando il capitano ha fatto capire a tutti quanto possa essere dominante, come in occasione della sua prima rete. Con 15 gol all’attivo questa è già la sua miglior stagione della carriera, con una media di addirittura 1.35 punti a partita… Ma siamo appena a novembre, e sicuramente ne vedremo ancora delle belle!

Tuomo Ruutu (Davos – 1 top, 0 flop): Pescato a sorpresa da Arno Del Curto nel mercato dei free agent, il finlandese ex New Jersey Devils con alle spalle oltre 700 partite in NHL ci ha messo poco ad ambientarsi nel nostro campionato e soprattutto nella squadra gialloblù. Al suo esordio a Ginevra ha segnato la prima rete dei grigionesi con una bella deviazione su un tiro di Forster, mentre sabato contro l’Ambrì Piotta ha firmato il 3-1 per i suoi togliendo le ragnatele dalla porta di Sandro Zurkirchen. Bando al periodo di adattamento, l’ala finnica per ora è l’ennesimo jolly pescato da Del Curto, due gol nel primo week end dopo mesi di inattività sono un gran bel biglietto da visita. Rombo di Tuomo.


I FLOP DI HSHS

flop

Jonas Hiller (Bienne – 0 top, 1 flop): Chiamato a far la differenza e compensare le lacune in una difesa, quella biennese, non certamente di primo piano, l’ex portiere dei Calgary Flames non sta ancora dimostrando il valore visto in lui al momento del (pesante) esborso per il suo ingaggio. Il Bienne sembra stia per rivivere l’incubo della passata stagione, con quel crollo verticale seguito a una partenza a razzo, e nel frattempo le sconfitte per i Seeländer sono diventate 9 nelle ultime 10 giornate. La causa di questo crollo non sta tutta nel loro portiere ovviamente, ma a pensare che Hiller è stato ingaggiato per compensare certi vuoti, anche i suoi risultati personali stanno smentendo tutto quanto di buono si era detto, e l’84% scarso di parate scaturito dal suo fine settimana parla da solo.

Michael Ngoy (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): Trovare responsabili a livello individuale per la situazione dell’Ambrì Piotta è quasi ingiusto, ma con praticamente metà campionato alle spalle in maglia biancoblù, non si può certo dire che il difensore ex Friborgo sia stato all’altezza delle aspettative. Nell’ultima settimana ha evidenziato il peggior bilancio della lega (-4), ed in generale con un -9 complessivo è a livello statistico il difensore meno affidabile della squadra. Da lui ci si aspetta maggiore solidità, senso della posizione e soprattutto ordine, fattori di cui il reparto difensivo biancoblù ha assoluto bisogno.

Raphael Diaz (Zugo – 1 top, 1 flop): Da quando è tornato alla realtà della NLA, il difensore offensivo dello Zugo ha vissuto tra alti e bassi, e da metà ottobre ad oggi sta vivendo il suo periodo più difficile. Solamente due assist in seconda nelle ultime sette partite non sono infatti abbastanza per un giocatore della sua caratura, che sinora è stato eclissato da altri difensori rossocrociati di assoluta classe come Genazzi, Loeffel, Untersander oppure Blindenbacher.

Damien Brunner (Lugano – 0 top, 1 flop): Sole tre reti in campionato, nel quale non va più a segno ormai dal lontanissimo 28 settembre (con infortunio nel mezzo, va detto), ma l’attaccante del Lugano ormai non riesce più a buttare il disco in fondo alla rete in LNA da ben 11 partite. Le occasioni per riuscire di nuovo nel suo esercizio preferito ci sono, ma spesso il numero 98 si intestardisce in finte controproducenti o passaggi di fino quando invece basterebbe magari il semplice tiro “di rabbia” per sbloccare la situazione. Probabilmente è questione di fiducia e di mani, che col passare delle occasioni diventano più tremolanti, e mai come in questi casi una rete anche sporca o brutta finché si vuole potrebbe cambiare la sua stagione. La sua e quella della squadra, che dei suoi gol ha un bisogno estremo.

Matt D’Agostini (Ambrì Piotta – 0 top, 3 flop): Frustrazione. È questa la parola che meglio descrive l’attaccante canadese dell’Ambrì Piotta, che anche nell’ultima settimana ha dimostrato di essere nel bel mezzo della sua peggior stagione della carriera. L’ex top scorer del Ginevra continua inspiegabilmente a commettere atti che non fanno altro che mettere la squadra in difficoltà, come quei falli in fase offensiva a cui è praticamente abbonato, sino ad arrivare a quel pugno in pieno volto rifilato ad Axelsson sabato sera… Un gesto stupido, inutile e nato da un futile battibecco all’ingaggio, oltretutto da lui stesso iniziato. Il 30enne non si è più visto dopo il primo tempo a Davos, ed in questo senso è comprensibile la decisione di Kossmann di rinunciare volontariamente a lui… La verità è che un D’Agostini così è più dannoso che utile.

Jacob Micflikier (Bienne – 0 top, 1 flop): Nelle prime 10 partite di campionato era andato a punti in 8 occasioni, mettendo a segno 12 punti (+3) che erano serviti per la grande partenza in questa stagione della squadra di Schläpfer. Dopo l’infortunio però Micflikier ha fatto una fatica tremenda, e nelle ultime sue 7 partite il bilancio parla di zero gol, un misero assist e -4. Difficile spiegare questa incredibile involuzione dell’ex attaccante del Lugano, pure tenendo conto che da quando è rientrato tira in porta con una frequenza maggiore rispetto alle prime giornate. Il Bienne lo ha ingaggiato per segnare reti e punti, e ben si capisce la sua importanza quando una sua crisi coincide con quella della squadra. Un giocatore solo non può far tutto, ma un Micflikier in forma nel Bienne può fare moltissimo.

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