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I top e flop degli ultimi turni di campionato secondo HSHS

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Ogni lunedì, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra il 23 dicembre ed il 4 gennaio.


I TOP DI HSHS

top
Cristobal Huet (Losanna): se il Losanna può permettersi di lottare ancora per i playoff lo deve in gran parte al suo portiere. Nella doppia sfida contro il Lugano è un cerbero quasi insuperabile che deve compiere interventi difficilissimi. Gli anni passano, la classe resta.

Florian Blatter (Lugano): in una parola: rinato. Bistrattato da tutti fino a novembre (per due stagioni di fila…) gli è bastata la fiducia di Fischer per tornare ad essere un difensore dal gioco pulito e sicuro di se stesso. Se si confermerà tale, il Lugano guadagnerebbe una pedina importante.

Stefan Ulmer (Lugano): sta diventando un vero top player, l’austriaco. Pochi in Svizzera sanno portare il disco come lui, coniugando lavoro difensivo a impostazione e scorribande offensive. Nel week end è stato impressionante per qualità e quantità.

Richard Park (Ambrì Piotta): nelle ultime tre partite: tre reti, tre assist, una marea d’ingaggi vinti ed un lavoro a tutta pista eccezionale. Cosa chiedere di più ad uno straniero a lungo snobbato ma che ora è diventato indispensabile? A 37 anni potrebbe forse tornargli la voglia di allungare di un anno la carriera. A Serge Pelletier l’arduo compito di convincerlo.

Inti Pestoni (Ambrì Piotta): la Coppa Spengler ha fatto ritrovare all’Ambri il migliore Inti Pestoni. Un vero toro scatenato a tutta pista e un rigore stupendo che ha regalato due punti fondamentali ai suoi sabato sera.

Chris Bourque (Bienne): arrivato un po’ inaspettatamente a Bienne, sembra aver ingranato definitivamente. Tre reti di grande qualità segnate al Gottéron nella partita di sabato.


I FLOP DI HSHS

flop

Benjamin Conz (Friborgo): questa stagione sta faticando maledettamente a tornare sui suoi livelli abituali. Raramente è riuscito ad ergersi a muro insuperabile per gli attaccanti avversari. Emblematica la statistica dei portieri, dove peggio tra i suoi colleghi hanno fatto solo Aebischer, Kilpelainen e Meili.

Reto Kobach (Ambrì Piotta): parecchio in difficoltà a trovare il ritmo in questo nuovo anno. Spesso in difficoltà contro gli attaccanti zugani, sul suo conto un gol regalato a causa di un cattivo rimbalzo della balaustra, ma anche a causa di una sua scarsa attenzione e reattività.

Timo Helbling (Friborgo): sul ghiaccio in occasione di tre reti segnate dal Bienne sabato sera. Non è proprio sinonimo di solidità difensiva.

Alain Mieville (Ambrì Piotta): nelle ultime 13 partite, solo una volta a segno (goal a porta vuota a Davos) per quello che dovrebbe essere il centro della seconda linea. Spesso lento, impacciato ed autore di penalità poco furbe, ultimamente passa dall’anonimato al più classico dei compitini da quattro stiracchiato.

Jason Williams (Ambrì Piotta): così non serve proprio. Ci si potrebbe chiedere se c’è un problema di motivazione, perché di ghiaccio, Pelletier, gliene ha concesso abbastanza per ritrovare la forma ideale. Con il prossimo rientro di Giroux, è probabile sia lui il sacrificato.

Glen Metropolit (Lugano): se sia la sindrome da Spengler non si sa, fatto sta che contro il Losanna ha perso lo slancio che aveva trovato tra novembre e Natale. Molti gli errori banali e troppo lento con le mani, magari una “reunion” con l’energia di Pettersson potrà giovargli.

Laureato in Scienze Politiche all'università degli studi di Pavia con lavoro di tesi sul diritto costituzionale svizzero.

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