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Ambrì Piotta

I nuovi volti della NLA 2020/21: il biancoblù Julius Nättinen

L’Ambrì Piotta ha ingaggiato il miglior marcatore della Liiga. Il finlandese arriverà in NLA con l’obiettivo di crescere ancora e raggiungere il sogno della NHL

© Vesa Pöppönen

I nuovi volti della NLA 2020/21: il biancoblù Julius Nättinen

JULIUS NÄTTINEN


Età: 23
Posizione: RW/C
Altezza: 188 cm
Peso: 93 kg
Tiro: left

Nazionalità: 🇫🇮

Provenienza: JYP (Liiga)
Draft: 2015, round 2, #59 overall, Anaheim Ducks
Contratto: un anno

© Vesa Pöppönen

Il profilo giusto, al posto giusto

Dopo la partenza di Dominik Kubalik un anno fa, era chiaro che il vuoto lasciato all’ala nel lineup biancoblù sarebbe stato difficile da colmare. Quanto è riuscito a fare il ceco con la maglia dei Blackhawks alla sua prima stagione in NHL ha ribadito l’eccezionalità del suo profilo, ma ha anche reso evidente che trovare un sostituto del suo stesso livello sarebbe stato impossibile per tutti.

Nonostante la consapevolezza di dover ridimensionare le proprie aspettative, il passaggio di Robert Sabolic in Leventina è stato deludente da diversi punti di vista, sia sul piano della prestazione che da quello caratteriale e di integrazione nel gruppo. Per la prossima stagione Paolo Duca si è così orientato su un profilo diverso, che ricorda quello di Kubalik ma che al contempo sa essere intrigante anche per motivi diversi.

Il finlandese Julius Nättinen arriverà infatti alla Valascia con il titolo di miglior realizzatore della Liiga, grazie ad un totale di 33 gol che per lui sono il simbolo della miglior stagione in carriera, così come di una ritrovata efficacia offensiva dopo aver giocato a tempo pieno all’ala.

Ed è proprio in quella posizione che lo vedremo all’opera in biancoblù – verosimilmente a destra, per lasciar partire il suo tiro secco e preciso con maggiore efficacia – e agli ordini di Luca Cereda il 23enne spera di ripercorrere il sentiero tracciato proprio da Kubalik, che ad Ambrì aveva trovato il trampolino perfetto per lanciare la sua carriera NHL.

“Ho visto quanto ha fatto con l’Ambrì Piotta e dove lo hanno portato i progressi che ha compiuto, ed io voglio fare esattamente lo stesso. Kubalik per me è l’esempio perfetto a cui ispirarmi se voglio riuscire a tornare in Nordamerica”, ci aveva spiegato nella nostra intervista.

Avrà poco senso però chiamare in causa troppo spesso questo paragone nel corso della stagione, perché tra gli obiettivi di Nättinen ci sarà anche quello di costruire la propria identità e diventare un giocatore più completo, sfruttando il grande minutaggio e diversità di situazioni di gioco che sicuramente gli riserveranno lo staff. Dalla sua ha inoltre un mix tra presenza fisica e buon pattinaggio.

“Il mio obiettivo è quello di diventare un all-rounder capace di dare un contributo in powerplay, boxplay ed in tutte le zone della pista… Se voglio raggiungere i miei obiettivi devo diventare un giocatore a cui l’allenatore può affidarsi in ogni tipo di situazione. Essere tra i quattro giocatori d’importazione comporterà grandi responsabilità, ma questo è ciò che voglio!”.

Terry Wilson / OHL Images

Un Nordamerica da riconquistare

L’ambizione è uno dei tratti che ha sempre contraddistinto Nättinen, sin dai primi anni della sua carriera. Cresciuto nelle fila del settore giovanile del JYP, ha fatto la sua prima apparizione in Liiga il 1 novembre 2013 in un match contro l’Hämeenlinna, diventando il giocatore più giovane nella storia del club a fare il suo debutto nella massima lega. Quando prese posto nel lineup nel ruolo di terzo centro aveva infatti solamente 16 anni, 9 mesi e 18 giorni, superando così il primato di Erkka Leppänen.

La sua giovane età non gli permette però di giocare stabilmente in prima squadra ed il suo percorso continua dunque principalmente in Mestis, dove firma 29 punti in 39 partite nella stagione 2014/15. Questi numeri gli aprono le porte del Nordamerica.

A fine giugno viene infatti draftato dagli Anaheim Ducks, che lo scelgono al secondo turno e gli fanno immediatamente firmare un contratto entry-level di tre stagioni (che si estenderà poi sino al 2019, visto che per le prime due stagioni non gioca alcuna partita NHL). Pochi giorni dopo il suo nome viene chiamato anche al CHL Import Draft e la sua destinazione diventano dunque i Barrie Colts, con cui firma 79 punti in 64 partite.

Le sue prestazioni catturano l’attenzione dei Windsor Spitfires, che con il finlandese puntano a rinforzare la loro rosa. Nättinen vede però la sua produzione abbassarsi e in 58 incontri firma 42 punti, ma con la sua nuova squadra riesce ad andare fino in fondo e vincere la prestigiosa Memorial Cup, diventando il quarto finlandese della storia a riuscirci.

Si arriva così alla stagione 2017/18, la prima che il nuovo straniero biancoblù passa tra i professionisti. Al camp dei Ducks non riesce a superare i vari tagli e viene dunque girato al farm team dei San Diego Gulls, ma sotto le direttive di coach Dallas Eakins non riesce a trovare la sua dimensione.

“Non ero pronto per quell’avventura… Nemmeno lontanamente”, ci aveva spiegato. “Non avevo ancora capito che tipo di giocatore volessi essere”. Questo lo realizzano anche gli Anaheim Ducks, che nel settembre 2018 si accordano con lui per la rescissione contrattuale. Nättinen fa così ritorno in Finlandia, con la speranza di fare un passo indietro per poi compierne due in avanti.

Il ritorno a casa, e la nuova partenza

Tornato a Jyväskylä a inizio ottobre, coach Risto Dufva lo schiera al centro in una formazione che nel mezzo è già ben attrezzata, ma i risultati faticano ad arrivare e da metà novembre viene provato all’ala destra nella linea guidata da Jarkko Immonen.

La sua posizione rimane quella sostanzialmente per tutta la stagione, anche quando un cambio in panchina porta Lauri Merikivi al timone della squadra. Nättinen non trova però la stabilità d’impiego sperata, e in alcune occasioni viene anche schierato a sinistra, posizione che riduce la sua capacità di essere efficace in zona offensiva.

La situazione cambia però nell’ultima stagione, quando il ruolo di head coach viene affidato a Pekka Tirkkonen, passato qualche anno prima anche da Kloten. Nättinen gioca così il suo primo intero campionato all’ala, trovando un preciso ruolo in squadra e quel tocco offensivo che gli mancava da tempo.

La sua percentuale al tiro si impenna e sale al 16%, cifra che raddoppia quella fatta registrare l’anno precedente. Questo gli permette di guidare l’intera lega in termini di gol – ben 33, di cui sette in powerplay e otto decisivi – e di chiudere la stagione con una media che supera il punto a partita.

Per tutto il corso della stagione ha cercato la porta con insistenza, ed infatti il suo totale di 206 tiri in squadra è superato solamente da Immonen (282), che ha però giocato cinque partite in più. Viene impiegato raramente in boxplay, compito che invece sarà chiamato verosimilmente a ricoprire ad Ambrì, dove gli torneranno utili quelle caratteristiche two-way che aveva sviluppato da centro.

Le ottime premesse ora dovranno essere portate in una nuova dimensione. “L’alto livello del campionato svizzero mi intriga molto”, ci aveva spiegato, ed infatti la NLA può vantare un hockey migliore rispetto a quello della Liiga, soprattutto dopo gli sviluppi degli ultimi anni.

La sfida per Nättinen sarà dunque quella di continuare nel percorso intrapreso, dalla sua avrà un contesto che gli darà tutti gli strumenti per farlo.

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