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Interviste

Fazzini: “Era importante tornare a vincere in casa, ora inizia un tour de force”

L’attaccante bianconero è il miglior svizzero della Lega: “Il pensiero alla Nazionale c’è sempre, so che se riesco a giocare bene Patrick Fischer mi darà una possibilità”

LUGANO – Nella sua prima partita domenicale di questo campionato, il Lugano ospitava il Langnau di Heinz Ehlers. Per l’occasione i bianconeri hanno ritrovato Damien Brunner, al suo debutto stagionale dopo una pausa forzata di più di tre mesi.

La squadra di Greg Ireland è arrivata forte di tre vittorie filate, ottenute però tutte in trasferta. Il bilancio casalingo più recente parlava di due sconfitte consecutive ed era quindi importante tornare ad affermarsi nella pista amica, in modo da tornare a rendere la Resega un fortino inespugnabile.

“Sì, era importantissimo tornare alla vittoria” – ci racconta Luca Fazzini“soprattutto contro una squadra un po’ più “piccola”, dato che abbiamo visto che quest’anno abbiamo fatto parecchio fatica in gare di questo tipo. Il primo tempo è stato un po’ un disastro, però pian piano nel secondo e nel terzo siamo riusciti ad uscire. Loro giocavano uomo contro uomo in zona difensiva, quindi abbiamo dovuto pressare parecchio e alla fine siamo riusciti a trovare i gol che ci hanno portato alla vittoria”.

Luca Fazzini, avete iniziato la partita trovando subito il gol e gestendo poi il risultato. Cos’è successo invece nei primi minuti dopo la pausa?
“Diciamo che sul primo tempo non sono tanto d’accordo, visto che anche loro ci hanno messo sotto pressione, esattamente come all’inizio del secondo periodo. Abbiamo avuto qualche blackout, però in generale difensivamente siamo stati solidi e anche in boxplay, nonostante il gol concesso, abbiamo giocato bene. Non in tutte le partite puoi giocare un bell’hockey per sessanta minuti, quindi vanno bene anche queste vittorie”.

La tua tripletta ha deciso la partita, ma tutta la vostra linea sta girando molto bene, tant’è che da quando è stata formata avete trovato già otto reti…
“Sì, ho già giocato sia con Lapierre che con Klasen l’anno scorso e con entrambi ho avuto un buon feeling. Adesso l’allenatore ci ha messi assieme e sta andando bene. Penso comunque che la chiave del successo sia sempre lavorare duro e fare forecheck, poi dopo le occasioni si creano. Abbiamo visto in questa partita che siamo riusciti a recuperare dei dischi e poi a trovare dei gol, questo è importante. Ci troviamo bene come linea ma dobbiamo continuare a lavorare duro, poi sicuramente ci potremo togliere delle belle soddisfazioni”.

Con nove partite in sole tre settimane sarà un mese molto impegnativo. Un bel vantaggio però potrebbe il fatto di giocarne sei in casa…
“Sì, ora inizia un tour de force. Le ultime settimane avevamo giocato poco, mentre le prossime saranno molto intense. L’avere qualche partita in più in casa è buono sia per noi che per il tifo, che quest’anno è sempre più bello. Ora ricarichiamo un po’ le batterie e ci faremo trovare pronti per la prossima partita”.

Attualmente sei il miglior realizzatore svizzero del campionato, sia in termini di punti che di reti. Con queste premesse, è lecito fare più di un pensiero alla Nazionale in un anno comunque particolare?
“Sicuramente, ho già dovuto rinunciare alla Nazionale in occasione della Karjala Cup per un problema alla schiena. Sono ancora in contatto con Patrick Fischer, so che se gioco bene, lui le possibilità me le dà. Adesso vedremo, l’importante è concentrarsi sul Lugano e se poi arriverà la chiamata, sarò pronto”.

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