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Ambrì Piotta

È la ‘sconfitta migliore’ dell’anno, battuto a Berna un ottimo Ambrì

Dopo un primo tempo di assestamento la squadra di Cereda offre una prova di sostanza in casa della capolista. Non arrivano punti, ma tanti segnali positivi

È la ‘sconfitta migliore’ dell’anno, battuto a Berna un ottimo Ambrì

BERNA – AMBRÌ

3-2

(1-1, 1-0, 1-1)

Reti: 2’01 Sciaroni (Gerber) 1-0, 19’54 Novotny (D’Agostini) 1-1, 37’16 Heim (Genoni) 2-1, 43’53 Hofer (Zwerger) 2-2, 49’30 Ebbett (Scherwey, Haas)

Note: Postfinance Arena, 15’888 spettatori. Arbitri Salonen, Hebeisen; Wolf, Progin
Penalità: Berna 1×5′ + 1×20′ + 1xrigore, Ambrì 4×2′

BERNA – Merita un applauso, questo Ambrì Piotta, nonostante la sconfitta. La squadra di Cereda ha infatti fornito una prova di grande sostanza sul ghiaccio della capolista, mettendo in seria difficoltà un Berna che sembrava sul punto di piegarsi durante quel powerplay di cinque minuti nel terzo tempo, quando al 2-2 avevano fatto seguito diverse grandi occasioni per i biancoblù.

Il destino ha voluto altrimenti, ma gli orsi hanno avuto bisogno di una doppia superiorità numerica per venire a capo di un Ambrì solido e organizzato, mai domo e dalla prima sirena in avanti capace di essere la miglior squadra in pista. I leventinesi ci hanno infatti messo un po’ a prendere le misure di avversario e contesto – passando un primo tempo non in trincea, ma quasi… – ma quel gol di Novotny a sei secondi dalla prima pausa aveva dato la scarica di adrenalina necessaria per dare una svolta al match.

Al rientro negli spogliatoi i biancoblù avevano infatti portato a termine la prima “missione” della serata, ovvero non farsi travolgere da un Berna sempre arrembante nei primi minuti. Il gol di Sciaroni dopo 121 secondi di gioco poteva far temere il peggio, ma nei frangenti successivi Conz è stato bravo a tenere a tiro gli orsi, contenendo i tentativi pericolosi fatti partire dai bastoni di Boychuk ed Ebbett.

Poste le giuste basi, l’Ambrì è ritornato in pista con un piglio completamente diverso, costruendosi immediatamente delle occasioni interessanti – su tutti con Müller – e soprattutto gestendo molto meglio il puck, sia in uscita dal terzo che in entrata della zona avversaria.

Questo ha portato a molti più tiri su Genoni (7-13, dopo che nel primo tempo il bilancio era di 14-6), ed in questo senso il gol di André Heim al 37’16 è arrivato un po’ contro l’andamento del gioco (pur causato da un cambio poco riuscito), inoltre dopo che un passaggio eccezionale di Kubalik aveva portato nuovamente Müller vicino al vantaggio un attimo prima.

L’intensità della squadra ospite non è però mai venuta meno, e proprio in questo è da individuare la grande prova dell’Ambrì Piotta, che sul ghiaccio della compagine più in forma del torneo ha giocato senza alcun timore, puntando sui propri punti di forza e confermando anche una certa maturità.

La svolta del match è così arrivata dagli “scossoni” di alcune (giuste) decisioni arbitrali. Ad inizio terzo periodo Arcobello è infatti stato severamente punito per una brutta bastonata a Kubalik, lanciato verso Genoni: rigore, cinque minuti di penalità e doccia anticipata per il top scorer di casa. Il suo dirimpettaio leventinese ha fallito il penalty shot, ma poco dopo un bel passaggio di Zwerger ha permesso a Hofer di appoggiare in rete il meritatissimo 2-2.

La squadra di Cereda ha poi avuto altri tre minuti di powerplay, ma nonostante delle buone chance il primo vantaggio di serata non è arrivato. È invece arrivata una doccia fredda, con le irregolarità di Kostner e Plastino che hanno permesso ad Ebbett di decidere la gara in doppia superiorità.

Il forcing finale dei biancoblù non ha poi prodotto alcuna grande occasione, ed anzi nell’ultimo minuto Zwerger è stato toccato duro alla balaustra, con l’austriaco apparso un po’ scosso ma comunque in grado di restare sul ghiaccio sino alla fine.

Peccato. Ma se la prestazione è davvero il fattore a cui Cereda dà maggiormente peso il coach biancoblù ha di che essere soddisfatto, perché – semplicemente – il suo Ambrì ha giocato una grande partita. Non ha raccolto quando meritava, un po’ come successo sabato al cospetto degli ZSC Lions, ma i segnali lanciati sono tutti positivi e continuando su questa linea anche i punti torneranno ad alimentare la classifica… Punti che in fondo sono solo una conseguenza del duro lavoro, ma questo Cereda lo ripete a ragione da oltre un anno. Avanti così.


IL PROTAGONISTA

Leonardo GenoniIn alcuni frangenti ha ricordato a tutti perché è considerato il miglior portiere svizzero del campionato. Con il suo stile misto di calma e prontezza, ha dato sicurezza ai suoi compagni quando l’Ambrì sembrava poter stringere la sua morsa attorno al match.

Specialmente nel terzo tempo ha firmato diverse parate determinanti, frustrando anche un Kubalik (8 tiri in porta) che ha fatto di tutto per mettere un puck alle sue spalle. Genoni non si è però mai scomposto, ed anzi ha pure ottenuto un assist, con il suo rilancio decisivo sulla rete di Heim.


HIGHLIGHTS

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