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Ambrì Piotta

5 spunti dalle partite del weekend di Ambrì Piotta e Lugano

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Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati da tre a cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


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uno ESPLOSIONE CONTROLLATA
Dopo le partite di martedì e venerdì Giroux e Aucoin avevano messo a segno complessivamente dieci punti. La coppia che tanto bene aveva fatto anni or sono in AHL sembrava dunque essere scoppiata definitivamente, con i due che nelle ultime uscite avevano combinato una buona intesa ed una determinante concretezza sotto porta. Più che un “esplosione”, però, quella a cui abbiamo assistito sembra essere una “scossa d’assestamento”, visto che sabato a Bienne i due hanno vissuto una serata da dimenticare, con un secco -3 personale e l’incapacità di trascinare la squadra sul fronte offensivo.

due “F*CKING RIGHT BOYS!”
Durante il match contro lo Zugo gli ospiti erano riusciti a pareggiare la partita segnando due gol nel breve volgere di 41 secondi. La rimonta si era concretizzata dopo una scazzottata tra Duca e Suri, con entrambe le reti che sono cadute con i due giocatori sulla panchina dei penalizzati. In pochi forse se ne saranno accorti, ma Suri è letteralmente impazzito durante quel frangente, stuzzicando nuovamente Duca alla prima rete dei suoi, ed urlando a squarcia gola al momento del pareggio. “F*ckin right boys, f*ucking right!”… Perlomeno fino a quando Giroux ha zittito gli ospiti con una “sassata” valsa la vittoria nell’overtime.

tre È TUTTA ESPERIENZA…
Non è oramai un mistero che Bouillon stia deludendo dal suo arrivo ad Ambrì. Se da lui non ci si poteva aspettare reti o giocate spettacolari, però, ci si attendeva perlomeno una certa leadership dall’alto della sua esperienza di 800 partite in NHL. L’ex Canadiens invece ha commesso un errore imperdonabile venerdì, effettuando un cross check inutile nel finale di partita proprio davanti agli occhi degli arbitri. Il fallo ha spianato la strada alla rimonta dello Zugo, trasformando la leggerezza di Bouillon in un errore assolutamente imperdonabile. Insomma, anche per un veterano come lui c’è sempre una lezione da imparare…

quattro “CROCE VS THE WORLD”, INSERT COIN TO PLAY
Come nel più classico dei videogiochi arcade, sabato il povero Lorenzo Croce si è trovato a dover contenere un’intera squadra di NLA sostanzialmente da solo. Tornato a vestire la maglia dell’Ambrì a Bienne, il portiere ha ricevuto ben poco aiuto dai compagni, che lo hanno abbandonato al suo destino. “Croce contro tutti”, insomma, ma se nel mondo dei videogiochi si può sperare di riuscire comunque a vincere, nella realtà una volta incassati tre gol in tre minuti non si può inserire un altro gettone per ricominciare…

cinque ACQUA DA TUTTE LE PARTI
Nelle ultime settimane l’Ambrì ha rialzato la testa in campionato, perlomeno sul piano del gioco. Dopo un avvio di stagione in cui la squadra ha fatto acqua da tutte le parti, i leventinesi sembrano aver ritrovato il bandolo della matassa e, sconfitta di Bienne esclusa, hanno dimostrato di essere sulla giusta strada per tentare di riportarsi a ridosso della fatidica riga. Cosa non ha invece smesso di fare acqua da tutte le parti è la cara e vecchia Valascia. Durante il match casalingo contro lo Zugo, infatti, i corridoi delle tribune erano per buona parte “allagati” a causa della meteo avversa… Meglio i corridoi o la squadra? Ai tifosi biancoblù l’ardua sentenza.


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uno L’AVVOCATO DEL DIAVOLO
Beat Kaufmann si è subito prodigato nel difendere l’operato dei suoi criticatissimi arbitri dopo diversi episodi che hanno fatto infuriare squadre e tifosi. Certo è che dopo episodi come la bastonata in faccia a Klasen “non vista” da Mandioni a Kloten, sarà molto dura difendere certe tesi…

due STRATEGIA DELLA TENSIONE
È stato raro questa stagione vedere Merzlikins o Manzato giocare anche solo due partite di fila. Questo perché Fischer interpreta al massimo la tattica del turn over tra portieri, e nessuno dei due si può rilassare. Il sistema dà i suoi frutti, basti vedere le ottime statistiche dei cerberi bianconeri o, se ce ne fosse bisogno, le prestazioni di entrambi nelle ultime partite.

tre 700 PARTITE, INNUMEREVOLI BATTAGLIE
Difficile rendere sufficiente omaggio a chi ha dedicato la propria carriera a una squadra. Julien Vauclair lo ha fatto partendo dal Jura nemmeno 18enne per vestire la maglia bianconera assieme ai fratelli Geoffrey e Tristan. Julien, l’unico dei tre a non aver indossato altre maglie in Svizzera, può raccontare dei campionati vinti, il sogno realizzato seppur per un solo lampo di calcare il ghiaccio della NHL, la medaglia argentata con la Nazionale, la “A” sul petto che spesso valeva una “C”, le delusioni e le rinascite, le voci di partenza e le dichiarazioni d’amore, la propria faccia prima di quella dei compagni e il sudore costato in ogni discesa sul ghiaccio. Per tutto questo, poche parole:  Grazie Julio!

quattro MEGLIO ESSERNE SICURI
Nella sfida tra aviatori e bianconeri, l’unica rete casalinga è stata messa a segno in shorthand da Tommi Santala. Solo che il suo tiro è stato talmente forte e preciso che aveva inizialmente dato l’impressione di essere stato respinto dall’incrocio dei pali. Addirittura Bieber, piazzato dall’altra parte del top scorer del Kloten, ha ribadito nella porta vuota il disco con un doppio tocco forehand-backhand. “Con i tempi che corrono, meglio esserne certi fini in fondo”, avrà pensato.

cinque CERCASI TUTTOFARE, DI COMPROVATA ESPERIENZA
Da attaccante a difensore, per il cui ruolo si è guadagnato pure la Nazionale, e breve ritorno. La duttilità di Lorenz Kienzle è di un’importanza fondamentale, e in caso di ranghi ridotti sa giostrare su entrambi i fronti con successo, grazie all’esperienza accumulata a Lugano e alle grandi qualità di pattinaggio. Qualità che a molti ricordano quelle di un certo Sandy Jeannin, e si sa quanto certi giocatori siano ricercati dai coach. Kienzle sa fare il difensore e l’attaccante e per il momento a livello di portieri a Lugano si è ben coperti, ma nel caso chiamatelo lo stesso, non si può mai sapere…

Studente universitario in Scienze della Comunicazione all'USI, segue giornalmente lo sport a 360°. Si occupa principalmente delle interviste, seguendo da vicino l'Ambrì Piotta.

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