
(PostFinance/Keystone/Manuel Geisser)
KLOTEN – È una sconfitta che fa decisamente rabbia quella in cui è incappato l’Ambrì Piotta a Kloten, come conferma l’attaccante Dominic Zwerger.
“È proprio così, penso che difensivamente entrambe le squadre abbiano giocato bene. Il nostro avversario ha concesso poco, alla fine è risultato un 2-1, abbiamo avuto le nostre occasioni, ma non siamo riusciti a sfruttarle. Insomma, è una sconfitta amara”.
C’è da dire che anche Waeber è stato molto bravo, specialmente nel finale dove avete avuto le chance. Più merito suo o demerito vostro?
“Entrambi i portieri hanno giocato molto bene, pure il nostro Wüthrich. Dobbiamo avere più sangue freddo, mettere più dischi verso la porta per fare anche quei gol sporchi. Abbiamo dimostrato già in passato di essere capaci di farlo, ora dovremo lavorare duro durante la pausa per essere pronti per le ultime sfide del 2025”.
La tua Austria non gioca, quindi stavolta resti con l’Ambrì. È meglio per te, così puoi rifiatare e concentrarti maggiormente sul tuo club, oppure avresti preferito giocare per la tua Nazionale?
“Gioco sempre volentieri per il mio paese, ma visto che appunto non ci sono impegni ne approfitto per dapprima lavorare duro con l’Ambrì e poi godermi qualche giorno di riposo con la mia famiglia”.
Abbiamo ormai superato da tempo il giro di boa della regular season, qual è il tuo bilancio fin qui?
“Penso che abbiamo fatto dei buoni passi in avanti dopo la prima pausa. La curva del nostro gioco va verso l’alto, anche se ci sono ancora degli errori che vogliamo e dobbiamo correggere. S’impara sempre, è fondamentale curare ulteriormente i dettagli per finire bene il 2025 e iniziare altrettanto bene il nuovo anno”.
A livello personale penso tu possa essere contento…
“Sì, mi sento molto bene, gioco un buon hockey, voglio aiutare la squadra ogni giorno e lavoro ogni giorno con questo obiettivo e continuerò a farlo”.
Per la prima volta da professionista non hai più Luca Cereda come allenatore a livello di club, questo a quasi 30 anni. È stato strano all’inizio?
“Decisamente, con Cereda ho trascorso un bellissimo periodo, molto speciale. Insomma, è qualcosa di nuovo adesso, anche se poi ho lavorato già prima con Eric Landry e René Matte per tanti anni, quindi in fondo non è che sia stato un cambiamento drastico”.
Il dovere m’impone di chiederlo, i tifosi biancoblù si domandano cosa farai la prossima stagione. Ti sei fissato un termine prima di decidere?
“No, il mio agente fa il suo lavoro dietro le quinte, io il mio sul ghiaccio. Quando ci sarà qualcosa da comunicare, vi informeremo immediatamente”.



