AMBRÌ – A fine partita Dominic Zwerger è raggiante e vede il bicchiere mezzo pieno dopo che, avanti per 3-0, i suoi si sono fatti rimontare per poi riuscire a risolverla al supplementare grazie alla rete di Heim.
“Abbiamo avuto sei minuti di blackout in cui, grazie ad alcune grandi giocate, il Bienne è riuscito nella rimonta”, ha commentato l’austriaco. “Poi però da quel momento abbiamo tirato fuori il meglio di noi stessi. Nonostante tre reti in pochi minuti non ci siamo disuniti e abbiamo continuato a spingere mostrando grande grinta e carattere, e alla fine gli sforzi sono stati premiati con i due punti”.
Ancora una volta l’overtime si è dimostrato un esercizio a voi favorevole. In otto occasioni che la partita si è protratta oltre il sessantesimo, sette volte siete riusciti a farla vostra (rigori esclusi). Come spiegare l’efficacia dell’Ambrì in queste situazioni?
“Siamo un ottimo gruppo formato da alcuni individui di grande classe che, in situazioni determinanti come il supplementare, sanno mettere quella marcia in più ed essere decisivi. Lo abbiamo dimostrato sin dalle prime uscite in campionato, lo ha mostrato Inti nel rigore decisivo nella finale della Spengler e lo ha ribadito Heim con la sua rete risolutrice contro il Bienne”.
Hai parlato di un blackout che, di fatto, vi è costato un punto. Secondo te si è trattato di un problema più mentale o fisico, causato magari dalle ultime scorie della Spengler?
“Nessuno dei due! In tutta la mia vita non ho mai visto una squadra giocare perfettamente dall’inizio alla fine 52 partite di hockey. Ci sta che in un match ci possa essere un calo, specie dopo 40 minuti di ottimo gioco. In quei sei minuti non siamo stati impeccabili, abbiamo forse abbassato un po’ troppo la guardia lasciando solo Juvonen e sono arrivate le reti. Come detto, però, voglio concentrarmi sulla capacità di reazione che abbiamo avuto e che ci ha permesso di uscire vittoriosi contro la seconda in classifica”.
Hai trovato un gran gol in shorthand, frutto di molta determinazione. Dopo una prima parte di stagione difficile, senti di essere finalmente sulla giusta strada?
“Io sono sempre determinato e voglio segnare ad ogni partita. Le cose non sempre vanno come vorrei ma continuo a fare del mio meglio per aiutare la squadra. Come molti sanno, ho vissuto un’estate molto difficile che ha influito in maniera importante sul mio rendimento in questa stagione. Nel corso della Coppa Spengler ho anche rilasciato un’intervista in cui ho parlato dei miei problemi di ansia (il giocatore ha raccontato al Tages Anzeiger di soffrire di forti attacchi di panico serali che lo hanno portato addirittura a temere per la propria vita e ad isolarsi a casa sua, ndr.). Ora però mi sento alla grande, come se potessi scalare una montagna ad ogni partita. E credo che ciò lo si veda sul ghiaccio attraverso le mie prestazioni”.
Martedì arriva una partita – il derby – che l’Ambrì non vince dal 15 ottobre 2021. Che sia la volta buona?
“Andremo a Lugano per prenderci i tre punti, ne più ne meno”.