Mai pausa olimpica fu tanto apprezzata, soprattutto per quanto concerne l’Ambrì Piotta, squadra in evidente calo di rendimento e di risultati dovuto, inutile nasconderlo, ai pesanti infortuni occorsi ai centri delle prime due linee Richard Park e Alain Mieville.
Se i leventinesi nulla hanno potuto in quel di Berna, squadra che ha assistito al secondo cambio di allenatore stagionale, la compagine di Serge Pelletier è riuscita, seppur a fatica, a sconfiggere la cenerentola del campionato alla Valascia dopo i tiri di rigori.
Weekend difficile invece per il Lugano, squadra capace di umiliare il Losanna nella serata di martedì con un perentorio 8-2, ma che nel fine settimana ha dovuto far fronte a due arresti consecutivi contro Kloten e Davos. Il Lugano arriva comunque alla pausa con ottime prospettive per l’immediato futuro, conscio di essere una compagine maledettamente pericolosa e con ottime ambizioni.
Lo Zugo non la smette di crederci. Nonostante vi siano otto punti a separare gli svizzero centrali dall’ottavo posto, Holden e compagni non hanno perso le speranze. Lo dimostrano le due vittorie messe in cassaforte tra martedì e venerdì, contro Ginevra e Friborgo.
A proposito del Gottéron, i burgundi continuano questa fase finale della stagione con risultati altalenanti. Dopo essere stati sconfitti alla Bossard Arena dallo Zugo, la squadra di Kossmann ha battuto tra le mura amiche il Berna dell’appena arrivato Guy Boucher.
Vittoria importante per il Losanna, quella ottenuta nella serata di sabato contro il Bienne, squadra matematicamente condannata per i playout. I vodesi sono così tornati a respirare momentaneamente sopra la riga, rimandando con forza gli orsi al nono posto.
Zurigo, Friborgo e Kloten possono quindi dormire sonni tranquilli. Per tutte le altre compagini ci sarà ancora da sudare da qui sino al termine del campionato, anche se per Lugano e Davos pare oramai fatta. Un campionato che da molti anni a questa parte non appariva così equilibrato, intenso ed emozionante.
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