ZUGO – Lo Zugo di Tangnes ritrova la sua “intrattabilità” dopo la sconfitta patita in Gara 2 a Malley 2.0 e si riprende il vantaggio in semifinale contro il Losanna.
Una risposta decisamente rabbiosa quella dei Tori, capaci di dominare i biancorossi praticamente per tutto l’arco della partita, riprendendosi dopo la mancanza di lucidità mostrata in terra vodese. Raphael Diaz e compagni sono entrati in pista con una grande determinazione e si è capito subito da che parte si sarebbe inclinata la partita. Velocità e ritmo tali da indurre il Losanna spesso al fallo e con il suo micidiale power play lo Zugo ha ritrovato anche un’arma di quelle pesantissime.
Anche se poi la rete di apertura di Martschini non è nata su uno schema tipico da superiorità numerica, ma il piccolo attaccante di casa ha sfruttato lo spazio concesso da un cambio effettuato in maniera scellerata dalla coppia Trutmann–Grossmann, battendo una prima volta Zurkirchen con un bel polsino.
Raddoppio che stavolta è arrivato in maniera più consueta per un power play, con l’appoggio di Roe su cui fa da velo Klingberg e la grande pressione dello Zugo (19 tiri a 4!) è premiata. Non cambia molto la musica nel periodo centrale, anche se ovviamente il Losanna ha cercato di alzare un po’ il proprio baricentro, ma Suri e poi Morant ancora in power play hanno portato il risultato sul 4-0, con l’ultima rete caduta a soli 4 secondi dalla sirena.
Nel periodo conclusivo lo Zugo non ha fatto altro che gestire il risultato, trovando però altre occasioni per abbellire il risultato sul 5-0 definitivo grazie a Simion, con tra l’altro pure una rete annullata per spostamento della porta di Boltshauser, subentrato a Zurkirchen. Stephan si è regalato quindi anche un bel shutout resistendo nel finale a un 5 contro 3 degli ospiti e lo Zugo ha rimesso la chiesa al centro del villaggio con una prestazione maiuscola.
BERNA – Le espressioni in panchina di un solitamente impassibile Kari Jalonen nelle due partite precedenti avevano lasciato presagire che il coach finlandese si sarebbe aspettato tutt’altra prestazione da parte della sua squadra, finita sotto per 0-2 contro il brillante Bienne.
La risposta è finalmente arrivata alla Postfinance Arena, nella partita forse più convincente degli Orsi in questi playoff. Già nel primo tempo il Berna ha fatto capire che aria tirasse e la prima rete di Mursak unita al raddoppio trovato anche con un po’ di fortuna da Ebbett (entrambi al primo gol in questi playoff) ha subito regolato il periodo di partenza.
Il Bienne non ha saputo continuare su una comunque buona vena vista a frangenti nei primi venti minuti facendosi invece trascinare a fondo dall’intensità messa in pista dai padroni di casa.
Dopo il 3-0 di Untersander al 35’ il Bienne ha cercato la reazione nell’ultimo tempo lanciandosi con il gol di Brunner al termine di una bella combinazione con Earl e Fuchs, ma non è bastato per impensierire la solidità dei padroni di casa.
Sciaroni con uno spunto personale a tagliare lo slot e Arcobello con un preciso polsino in power play hanno infatti rispedito sotto le coperte i seeländer, prima che Mursak costruisse la sua personale doppietta con pure il gol di chiusura, il 6-2 a porta vuota.
Al Bienne è mancata soprattutto la capacità di reagire e di costruire il proprio gioco, trovando Rajala e il rientrante Pouliot piuttosto arginati dalle marcature del Berna, tanto che la sola linea di Brunner ha cercato di portare pericoli in maniera costante.
Gli Orsi rispondono con determinazione e grande intensità per dimezzare la serie, con la classe dei singoli a premiare gli sforzi di Ebbett e compagni. Martedì alla Tissot Arena ci aspetta una Gara 4 che promette scintille ed emozioni.