LUGANO – Alcune partite sul piano emozionale e dell’orgoglio valgono più di altre, come sicuramente il derby tra Ambrì Piotta e Lugano.
Chi ha vissuto per la prima volta l’atmosfera della stracantonale ticinese è Sandro Zangger, che finora aveva giocato solo i derby del Lemano con la maglia biancorossa del Losanna: “Giocare il derby ticinese è un onore, si vivono emozioni uniche”.
Sandro Zangger, partiamo proprio dal derby della Valascia… Come lo hai vissuto?
“È stato emozionante, alcuni miei compagni mi avevano avvertito che è sempre qualcosa di speciale e devo dire che l’atmosfera era elettrizzante. Già salendo verso Ambrì percepivo tra di noi qualcosa di diverso dal solito, ma poi dal primo ingaggio ci siamo concentrati e le emozioni hanno fatto spazio alla concentrazione.”
La gestione delle emozioni è stata effettivamente una delle chiavi del vostro successo nel derby…
“Credo sia una caratteristica del nostro gruppo, non andiamo mai nel panico e prendiamo in mano la partita nei momenti decisivi. Questo poi si riflette sulla nostra solidità, subiamo poco il gioco avversario e impediamo che arrivino troppi tiri sul nostro portiere”.
Finora sei stato protagonista di un buon inizio di stagione, ti stai ambientando bene?
“Mi trovo alla grande, il gruppo è compatto e ha tanta fame e il coach mi chiede semplicemente di mettere sul ghiaccio ciò che so fare meglio. Poi quando hai la possibilità di giocare con dei fuoriclasse come Linus Klasen e Jani Lajunen tutto è più facile”.
Dalle difficoltà di Losanna al top six nel Lugano, per te è un nuovo inizio?
“Assolutamente sì, volevo lasciarmi alle spalle le difficoltà e ritrovare me stesso e qui sto trovando l’ambiente giusto. A Losanna ero in una grande squadra ma inizialmente ho faticato ad adattarmi al sistema di gioco e poi qualche infortunio mi ha frenato quando ormai era difficilissimo riprendere il posto. Ma ora sto benissimo e ho tanta voglia di fare bene qui a Lugano”.
Ora vi aspetta un altro duro weekend, come vedi le sfide ai prossimi avversari?
“Intanto pensiamo prima agli ZSC Lions, che stanno attraversando un buon periodo. Hanno tanto talento in attacco ma in retrovia a volte hanno qualche problema. Se giocheremo compatti come nelle ultime partite non dovremo temerli”.
Hai parlato delle qualità offensive dei Lions, a Lugano invece c’è qualche difficoltà in più nel trovare il gol…
“Penso sia solo questione di tempo, alcuni giocatori si sono ormai sbloccati e con il lavoro verremo premiati con altri gol. L’importante comunque è restare solidi in difesa, tutto parte da lì”.