FRIBORGO – È un Bernd Wolf evidentemente deluso quello che si è presentato alla stampa al termine della prima sfida dei quarti di finale dei playoff. Il Lugano è uscito mestamente dal ghiaccio, sconfitto con il punteggio di 6-2.
“È stata una partita difficile, non siamo mai entrati nel match, non siamo mai riusciti a effettuare una vera fase di pressione. Ci siamo complicati la vita da soli, non abbiamo gestito il disco in maniera intelligente e semplice, mentre il Friborgo ci ha sempre messo sotto pressione e ha fornito una buona prova”.
Forse il rammarico è sul finire del primo tempo. Quasi dal nulla era arrivato il pareggio e qualche secondo più tardi avete incassato la seconda rete. Probabilmente è stato l’errore decisivo della serata…
“È difficile da dire, anche prima c’erano stati errori che l’avversario non è riuscito a sfruttare. Quello che il Friborgo ha fatto bene a mio avviso è più che altro il fatto di essere stato capace a segnare anche un po’ dal nulla. Penso ad esempio alla terza rete, quella ottenuta da Sörensen. Eravamo lì, era coperto, ma è riuscito a scagliare un tiro perfetto. Direi che onestamente non è una partita in cui si può salvare qualcosa”.
Perlomeno già lunedì ci sarà la possibilità di riscattarsi, è il bello dei playoff. Ma bisognerà fare una metamorfosi, a partire dall’attitudine…
“Io credo che l’attitudine ci sia stata, ogni tanto capitano queste serate. Dovremo parlare e analizzare quanto accaduto. Sappiamo quali sono le nostre forze, contro l’Ambrì Piotta abbiamo dimostrato di sapere rimontare nel risultato, siamo un team unito e remiamo tutti nella stessa direzione”.