LUGANO – Alla luce delle tre sconfitte consecutive in campionato che l’avevano portato al decimo posto in classifica, la sfida casalinga con il neopromosso Rapperswil per il Lugano di Greg Ireland rappresentava già un delicato crocevia.
La roboante vittoria per 6-0 in questo senso per i bianconeri è stata una vera e propria boccata d’ossigeno.
“Sì, assolutamente”, ci conferma Julian Walker. “Avevamo soprattutto bisogno dei punti. Sabato sera per noi non c’era altra scelta se non quella di vincere ed è quello che abbiamo fatto. Abbiamo fatto bene i nostri compiti, niente di più e niente di meno”.
Sentivate una certa pressione prima di questa partita?
“Chiaramente un po’ sì, bastava dare un’occhiata alla classifica per capire che dovevamo vincere. Adesso dobbiamo veramente cercare di continuare su questa strada, facendo piccoli passi in avanti. In questo modo cresce anche la fiducia e così potremo vincere altre partite in futuro”.
Per dare ulteriore valore a questa vittoria, servirà confermarla nelle prossime partite… Cosa dovrete fare affinché questo accada?
“Esatto, ora dobbiamo giocare nel modo in cui diciamo sempre, cioè tutti e cinque i giocatori assieme. Ogni tanto poi sono le piccole cose che bisogna fare bene a decidere tra vittoria e sconfitta, ma la cosa più importante per noi – e che dobbiamo fare sempre – è giocare il nostro sistema tutti assieme, perché se lo facciamo sappiamo che siamo una squadra forte. In caso contrario invece è sempre difficile vincere una partita”.
Dopo un lunghissimo digiuno avete finalmente ritrovato un gol in powerplay…
“Chiaramente è stato importante trovare la rete e vedere che il powerplay ha iniziato un po’ a funzionare. Sappiamo che gli special teams sono un punto davvero importante. Adesso però non dobbiamo fare come dopo la partita con l’Ambrì, quando abbiamo trovato una vittoria e poi basta, dobbiamo continuare su questa strada”.
Martedì vi aspetta l’ultima partita dei gironi di CHL. Una partita secca, da dentro o fuori…
“Esattamente. Andiamo, giochiamo e torniamo, spero con un’altra vittoria in tasca”.
Fa piacere andare a giocare in Finlandia, spezzando così la solita routine?
“Personalmente se fosse un po’ più vicino non direi di no (ride, ndr). Però chiaro, è un’opportunità per crescere come squadra e di fare un altro passo avanti. Questo mi sembra il punto più importante”.
Quali sono gli aspetti positivi delle due sfide del weekend che dovrete cercare di portare in pista anche martedì in Finlandia?
“La nostra uscita di zona. Mi sembra che anche venerdì sera – purtroppo solo per due tempi – abbiamo fatto un buon lavoro, siamo usciti insieme e abbiamo giocato in tutta la pista tutti e cinque assieme. Questo è il nostro sistema, poi se pattiniamo abbiamo anche più opzioni. Per il resto dobbiamo portare le piccole cose, come i tiri bloccati, che sono importanti in ogni partita”.