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Interviste

Walker: “Non neghiamo la pressione, ma tutti c’erano con il cuore e questo è importante”

Al rientro, l’attaccante ha analizzato il match di venerdì: “Abbiamo un problema di continuità, non riusciamo a tenere 60 minuti. I falli? Proviamo a giocare al limite, ma dobbiamo fare attenzione a non sorpassarlo”

LUGANO – Reduce da tre sconfitte consecutive – oltretutto patite contro tre avversarie dirette – che hanno ulteriormente complicato la situazione in classifica, la sfida di venerdì sera alla Cornèr Arena contro lo Zurigo era una di quelle da vincere a tutti i costi.

Partita che era inoltre stata preceduta da dichiarazioni pesanti di Greg Ireland, il quale dopo la gara persa martedì a Zurigo aveva tra le altre cose appellato all’onore dei giocatori, invocando un impegno ancora maggiore.

Da questo punto di vista l’allenatore bianconero non può dichiararsi deluso, in quanto la sua squadra ha messo in pista grande voglia, impegno e lotta. “Il punto positivo”, ci conferma Julian Walker, “è che ogni giocatore era presente al 100%, anche con il cuore, e questo è un punto importantissimo per uscire da una situazione del genere”.

Si può dire che, nonostante un buon boxplay che ha retto a lungo, siano state le troppe penalità a fare la differenza?
“Sì, questo è il punto negativo di questa partita. È sicuramente un aspetto che dobbiamo correggere, cercando di essere un po’ più intelligenti. Proviamo a giocare al limite, ma dobbiamo fare attenzione a non sorpassarlo. Penso però che in boxplay tanti giocatori abbiano fatto un ottimo lavoro, bloccando molti dischi. Questo è sempre un segno alla panchina, dà tanta fiducia uno nell’altro ed è un punto positivo che prendiamo da venerdì sera”.

Buona parte delle vostre penalità sono arrivate in seguito ad azioni ingenue e inutili… Come te lo spieghi?
“Non lo so. Magari avevamo un po’ troppa energia e volevamo giocare troppo aggressivo, andando però un po’ sopra il limite. Penso però che sia sempre meglio essere in una situazione in cui devi togliere un po’ di energia, piuttosto che in una in cui devi andare a cercarla. Direi che questo è un aspetto positivo. Chiaramente però, come detto, dobbiamo reagire in maniera più intelligente, dobbiamo essere un po’ più furbi”.

Con 25 reti subite nelle ultime 5 partite, la fase difensiva recentemente è uno dei vostri maggiori problemi. Venerdì avete mostrato dei passi avanti, ma non è bastato per tornare alla vittoria… Cosa vi manca?
“Sappiamo di avere questo problema di continuità, non siamo mai capaci di giocare sessanta minuti ad alto livello e abbiamo troppi cali durante una partita. Se guardiamo un po’ indietro, mi sembra questo il problema. Adesso però per il futuro la cosa più importante è che ognuno si prepari al 100% e sia pronto fisicamente per portare il suo massimo alla squadra”.

A lungo si è detto che la classifica era corta, ora però la riga è già a 8 punti di distanza…
“È chiaro che la pressione c’è, non possiamo negarlo, ma dobbiamo saper vivere con questa pressione. Però come detto, quello che dobbiamo fare è essere pronti a reagire ad ogni situazione, e per fare ciò dobbiamo metterci in forma per essere freschi sia fisicamente che mentalmente”.

Sabato sera vi aspetta una trasferta a Rapperswil, dove l’ultima volta avete patito una brutta sconfitta…
“Mi sembra uguale dove e contro chi giochiamo. Più importante è che come venerdì sera ognuno sia al suo 100% e dia il suo massimo per la squadra, dopodiché giocando tutti uniti come squadra abbiamo una chance di vincere questa partita”.

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