LUGANO – La preparazione del Lugano prosegue serrata e intensa, la squadra bianconera ha appena terminato una prova di “campionato” con le due partite in due giorni contro Kloten e Davos, trovando spunti interessanti.
A mettersi in luce è stato anche Matthew Verboon, schierato con Joly e Ruotsalainen nella sfida ai grigionesi e autore di un gol che rispecchia tutte le sue caratteristiche di forza fisica e pattinaggio: “Sì è stata una bella azione di tutta la linea – ammette il numero 13 – sono stato servito bene dai miei compagni poi ho sfruttato quelle che sono le mie caratteristiche. È in questa maniera che cercherò di avere successo in National League, so di avere determinate qualità e le metterò sempre a disposizione dei compagni”.
Matthew Verboon, qual è il tuo piccolo bilancio di questi primi mesi in bianconero?
“Sono veramente felice, soprattutto perché è la prima volta che non devo più studiare tutta l’estate per il ritorno a scuola! (ride, ndr). Scherzi a parte, per me sono sensazioni nuove ma è anche vero che senza lo studio ho più tempo per conoscere i compagni e passare qualche serata con loro, così come posso sfruttare meglio i momenti liberi per allenarmi anche da solo. È tutto molto ben organizzato, mi hanno accolto alla grande sin dal primo giorno, sono veramente felice di questa prima parte di stagione”.
Quali differenze principali, aldilà dello studio, trovi nella preparazione dalla NCAA ad oggi?
“La differenza principale è che ogni allenamento è più lungo e più duro rispetto a prima, soprattutto per quello che riguarda la preparazione fuori dal ghiaccio. Nei college si passa molto più tempo in pista e finché verso la fine dell’estate ogni classe non è completa non si inizia veramente a fare sul serio. Qui mi accorgo invece di quanto sia importante la parte atletica prima di quella di gioco e devo dire che non sono mai stato così in forma come oggi dopo i primi mesi di preparazione”.
Piano piano ti stai anche ritagliano dei buoni spazi nel lineup…
“Credo che lo staff tecnico abbia subito capito come sfruttare le mie caratteristiche e mi trovo bene con qualsiasi compagno venga schierato. Non mi importa adesso se gioco in prima o quarta linea, posso rendermi utile in qualsiasi blocco, l’importante ora e che si trovi l’unità di squadra e si facciano progressi in vista del campionato”.
In rosa ci sono 17 attaccanti, come vivi questa concorrenza?
“È vero siamo veramente tanti, ma questo è solo un bene, aumenta la competizione e di conseguenza il livello di tutti, sia individualmente che di gruppo. Questo mi sprona a fare di tutto per migliorare e crescere e poi sarà ancora una motivazione quando dovrò guadagnarmi il mio spazio nelle partite di campionato, ma non mi spaventa, sono abituato a questo tipo di concorrenza”.
Farai il tuo debutto tra i professionisti relativamente tardi, cosa ti aspetti dalla National League?
“Penso di essere piuttosto preparato, in fondo prima di partire per il college ho sempre guardato le partite di campionato e so quello che mi può attendere. Dovrò riabituarmi alle piste grandi e al ritmo più elevato, ma in NCAA ho potuto comunque giocare in un campionato dove l’età media non è bassa come nelle giovanili e sul piano fisico c’è già un bel livello. Dovrò abituarmi a giocare probabilmente meno minuti rispetto a prima e a prendermi altre responsabilità, ma sono pronto a fare questo passo.”
Tra qualche settimana potrai avere anche un assaggio di derby ticinese in un’amichevole contro l’Ambrì Piotta…
“Non vedo l’ora di giocarlo! Ho sempre sentito grandi storie sul derby e ovunque si trovano vecchie immagini e filmati dei tifosi con fuochi d’artificio e coreografie incredibili, mi ha sempre affascinato chiedermi come sarebbe stato giocare in un ambiente del genere e finalmente ci sarò. Diversi miei compagni me ne hanno già parlato e anche se sarà amichevole sono già in attesa per questa sfida”.