Le società HCAP e Valascia Immobiliare SA esprimono gratitudine per il costruttivo incontro avuto mercoledì con il Consiglio di Stato, che hanno informato in merito alla situazione del progetto del nuovo stadio multifunzionale ad Ambrì, in adempimento del mandato del Gran Consiglio che si attende un’informazione ogni sei mesi sull’andamento dei lavori.
Le due società committenti hanno ribadito la loro soddisfazione per il fatto che – dopo la rinuncia ad ulteriori ricorsi di progettisti specialisti – la via sia ora spianata per terminare la progettazione di dettaglio e passare alla fase esecutiva dei lavori. Nel frattempo è ormai pronto l’aumento di capitale della Valascia Immobiliare SA, al quale il Comune di Quinto parteciperà in particolare con l’apporto del terreno per la costruzione.
I ricorsi, ma anche le mutate esigenze del futuro inquilino Ice Sport International Academy con relativo ridimensionamento della volumetria prevista, hanno portato ad un ritardo valutabile in circa sei mesi. In questo lasso di tempo è emersa la disponibilità del Comune di Quinto a sostituirsi in parte ai contenuti previsti per ISIA integrando nel nuovo stadio i posti protetti della Protezione civile per il Comune, estendibili se del caso al vicino comune di Prato. La necessaria verifica istituzionale di tale ipotesi con le istanze competenti dovrebbe concludersi entro settembre, consentendo di per sé l’inizio dei lavori a tale data.
Entro settembre andranno però anche perfezionati gli accordi per il finanziamento dell’opera, premessa indispensabile per iniziare la costruzione dell’opera, il cui preventivo – pur considerando le modifiche di cui sopra – rimarrà al disotto dei 50 milioni. Di questi, il 35% provengono da sussidi (cantonali, federali e Sport Toto) già deliberati, mentre il 9% è costituito da mezzi propri, in primis il terreno apportato dal Comune ed il progetto architettonico di Mario Botta offerto dai privati Giovanni e Filippo Lombardi, Giorgio Behr (imprenditore di Sciaffusa con salde radici ticinesi), Sergiy Kasianov (imprenditore ucraino attivo anche in Ticino) e Samih Sawiris (imprenditore egiziano promotore del progetto Andermatt Swiss Alps, cui si aggiungono altri apporti minori).
Il rimanente 56% a mente del committente andrà finanziato in parte da un mutuo ipotecario contratto con un consorzio di banche che si auspica condotto da Banca Stato e in parte da investitori privati. Da alcune banche come da taluni privati è stata segnalata una diponibilità di massima, che andrà concretizzata a breve sulla base del nuovo business plan che la BDO consegnerà nei prossimi giorni.
A mente di Comune, dei committenti e dei progettisti, un’apertura del cantiere a settembre 2016 permette ancora di raggiungere – sempre che non sopravvengano altri ostacoli – l’obiettivo di messa in servizio del nuovo stadio nel settembre 2018.